Mariupol, evacuati gli Azov dall'acciaieria: tregua con Mosca. Soldati portati via con ambulanze e bus

Il comandante: «Abbiamo resistito speriamo nel sostegno del popolo»

Ucraina diretta, Zelensky: «Negoziati su Azovstal anche per i militari, i russi preparano nuovo attacco nel Donbass»
Ucraina diretta, Zelensky: «Negoziati su Azovstal anche per i militari, i russi preparano nuovo attacco nel Donbass»
di Cristiana Mangani
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Lunedì 16 Maggio 2022, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 06:08

L’annuncio arriva nel pomeriggio di ieri, dopo che ogni tipo di bomba è stata sparata sulle acciaierie Azovstal, comprese quelle al fosforo, secondo l’autorità locale. È il ministero della Difesa russo ad annunciare che è stata raggiunta una tregua con Kiev per le evacuazioni dei feriti dall’impianto di Mariupol. La notizia viene riportata da Tass e Interfax. Da Mosca confermano precisando che è stato attuato un cessate il fuoco nell’area dell’impianto ed è stato aperto un corridoio umanitario, attraverso il quale i militari ucraini feriti verranno portati in una struttura medica a Novoazovsk nella Repubblica popolare di Donetsk per fornire loro l’assistenza necessaria. Il trasporto è già iniziato, con autobus e ambulanze.

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L’ULTIMO MESSAGGIO
Ma alla notizia dei feriti segue un video pubblicato su Telegram dal comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko, che sembra quasi voler annunciare la resa. «I difensori di Mariupol - dice - hanno eseguito un ordine, respingendo il nemico per 82 giorni, nonostante tutte le difficoltà». Il marines ucraino sottolinea che la loro difesa dell’ultimo presidio nella città martire ha permesso che «nel frattempo l’esercito ucraino si riorganizzasse, addestrasse più personale e ricevesse armi dai Paesi partner». «Per salvare vite umane, l’intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione approvata dal Comando militare supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino», dice ancora Prokopenko, ammettendo di essersi interrogato su «ogni decisione presa, ogni piano e ogni operazione, ma i dubbi non hanno mai oltrepassato i limiti del normale e non mi hanno impedito di insistere sul mio punto di vista». E, alla fine, aggiunge: «In guerra non ci sono piani o operazioni sicuri, c’è sempre il rischio. Bisogna capire se tutti i rischi siano stati calcolati. Quando hai eseguito il compito dato e hai preservato le vite delle persone, hai raggiunto il livello più alto del comandare l’esercito, specialmente quando la decisione è stata approvata dalla dirigenza militare del Paese».

Nei giorni scorsi, l’Ucraina aveva individuato almeno 38 soldati in condizioni gravi, con l’urgenza di cure mediche, che i sanitari a loro volta prigionieri nei tunnel dell’impianto non potevano fornire. Ma in tutto i feriti sarebbero circa 600. Solo nelle prossime ore si capirà cosa sta accadendo di nuovo nella trattativa. Anche se difficilmente il presidente Vladimir Putin aprirà a una facile soluzione. Ancora ieri ha ripetuto: «L’Ucraina trasforma i nazisti in eroi. Durante l’operazione militare speciale la Russia ha ottenuto prove che dimostrano l’esistenza di laboratori per sviluppare armi batteriologiche vicino ai propri confini. Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l’Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali. Eppure, l’Occidente chiude un occhio su questo».

LA CONTROFFENSIVA
Mentre a Mariupol sembra di essere arrivati a una definizione, nel resto dell’Ucraina le armi non tacciono. La controffensiva prosegue sulle ali dell’entusiasmo nella regione di Kharkiv, la seconda città nel nord-est del Paese, dove l’esercito di Kiev rivendica di aver ripreso il controllo fino al confine con la Russia. Un’avanzata che, se consolidata, darebbe un’ulteriore iniezione di fiducia alle truppe, che già attendono l’arrivo delle nuove forniture di armi pesanti dagli alleati occidentali. «Signor Presidente, ce l’abbiamo fatta», festeggiano intanto orgogliosi i militari al fronte, in un video diventato virale sui social e rivolto a Volodymyr Zelensky, che ha subito risposto esprimendo «una gratitudine senza confini» alle sue truppe. L’avanzata ha intanto spinto Mosca a rafforzare il controllo sul confine nelle regioni di Bryansk e Kursk, mentre fino a sette battaglioni delle forze armate bielorusse continuano a presidiare la frontiera con l’Ucraina, costringendo le truppe di Kiev a non allentare la sorveglianza.

Per la Russia, però, potrebbe trattarsi anche di manovre per concentrare gli sforzi sull’offensiva nel Donbass. Attacchi che le forze ucraine, quando non possono contrastare, cercano di frenare. Come dimostra la riproposizione della tattica di far saltare i ponti ferroviari nell’oblast di Lugansk. Le truppe d’invasione si concentrano poi in direzione di Donetsk, raggruppando secondo lo Stato maggiore di Kiev i propri reggimenti nell’area di Izyum per tentare uno sfondamento a sud, mentre altre avanzate sono state respinte a nord-est, nell’area di Sumy. Gli attacchi missilistici proseguono anche sulla fascia meridionale costiera. Raid in pieno giorno hanno colpito Mykolaiv, devastando un quartiere residenziale della città. Nuovamente colpita anche la regione di Odessa, dove le autorità hanno denunciato il ferimento di almeno tre civili, tra cui un bambino piccolo, a seguito dei bombardamenti contro infrastrutture turistiche e un ponte sull’estuario del fiume Dnestr. 

Nel frattempo, per timore di rappresaglie interne la Bielorussia continua a tenere una posizione neutrale. «Nonostante le precedenti ipotesi, le forze bielorusse non sono state coinvolte direttamente nel conflitto finora - ha evidenziato l’intelligence britannica -. Tuttavia, il territorio bielorusso è stato utilizzato come trampolino di lancio per l’offensiva iniziale della Russia su Kiev e Chernihiv. La Russia ha anche effettuato attacchi aerei e missilistici dalla Bielorussia. È probabile che Alexander Lukashenko cerchi di evitare il coinvolgimento militare diretto a causa del rischio di sanzioni occidentali, oltre che per la reazione dell’Ucraina e il possibile malcontento dell’esercito bielorusso».

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Guerra in Ucraina, la diretta

Ore 00.40 - Esplosioni sono state udite a Leopoli nelle prime ore di oggi. Lo rende noto il sindaco della città ucraina occidentale Andriy Sadovy, citato dal Kyiv Independent. Corrispondenti della Cnn parlano da parte loro di una serie di esplosioni udite nel centro, nel nord e nel nordovest di Leopoli intorno alle 00:45 ora locale, poco dopo che le sirene dei raid aerei avevano risuonato in città. Esplosioni sono sate sentite anche da un testimone - citato dal canale americano - che vive a circa 30 chilometri di distanza da Leopoli, città a circa 70 km dal confine con la Polonia.

Ore 00.20 - Dopo le trattative che hanno portato all'inizio dell'evacuazione dei militari ucraini dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, Kiev continua «la massima attività diplomatica in altre aree, nell'interesse del Paese». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia Ukrinform, in un discorso alla nazione. «Il lavoro continua - ha detto ancora il presidente -. Questo lavoro richiede delicatezza, e tempo».

Ore 23.58«Speriamo di poter salvare i nostri ragazzi», perché l'Ucraina «ha bisogno di eroi vivi, e penso che ogni persona giudiziosa capirà queste parole». Lo ha detto il presidente Volodymyr, citato dall'agenzia Ukrinform, confermando l'avvio dell'evacuazione dei militari che per 82 giorni hanno difeso l'acciaieria Azovstal a Mariupol. All'operazione, ha aggiunto Zelensky, partecipano l'esercito ucraino e l'Intelligence in collaborazione con la Croce rossa e l'Onu.

Ore 23.35 - «La guarnigione 'Mariupol' ha portato a termine la sua missione di combattimento. Il Comando militare supremo ha ordinato ai comandanti delle unità di stanza ad Azovstal di salvare la vita del personale», ha affermato lo Stato maggiore ucraino, precisando che «le iniziative di soccorso ai difensori rimasti sul territorio dell'Azovstal continuano». «I difensori di Mariupol sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia», ha proseguito il comando di Kiev. «Mantenendo le posizioni ad Azovstal, non hanno permesso al nemico di trasferire gruppi fino a 17 gruppi tattici di battaglione (circa 20.000 membri del personale) in altre aree. Ciò ha impedito l'attuazione del piano per la rapida cattura di Zaporizhzhia, l'accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia» e «ci ha dato l'opportunità di preparare e creare linee difensive, dove si trovano oggi le nostre truppe», ha spiegato lo Stato maggiore.

Ore 23.30 - L'Ucraina ha confermato l'evacuazione di 264 militari dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Si tratta di 53 soldati feriti, condotti a Novoazovsk, e di 211 altri combattenti portati a Olenivka, nel territorio controllato dai separatisti filorussi di Donetsk. Questi ultimi sono poi stati ricondotti nelle zone in mano alle forze ucraine nell'ambito di uno scambio di prigionieri. Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev su Facebook.

Ore 22.15 - È iniziata a bordo di una dozzina di autobus l'evacuazione dei soldati ucraini dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riferisce sul suo sito la Reuters, precisando che non è stato finora possibile accertare quante persone fossero a bordo dei mezzi e se tra queste ci fossero i militari feriti.

Ore 20.56 - Emerge una quarta fossa comune a Mariupol, nei pressi del cimitero centrale della città. A denunciarlo è Radio Svoboda, che ha analizzato foto satellitari della società americana Maxar a partire da una denuncia dei giorni scorsi del consigliere del sindaco Petro Andrushchenko. La sepoltura di massa appare composta da due trincee, una delle quali lunga oltre 30 metri, che sarebbero state scavate già a inizio marzo.

Ore 20.08 - «I difensori di Mariupol hanno eseguito l'ordine. Nonostante tutte le difficoltà, hanno respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e hanno permesso all'esercito ucraino di riorganizzarsi, addestrare più personale e ricevere armi dai Paesi partner. Nessuna arma funzionerà senza militari professionisti, il che li rende l'elemento più prezioso dell'esercito.

Per salvare vite umane, l'intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione (di evacuazione) approvata dal Comando supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino». Lo dice in un videomessaggio il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko.

Ore 19.50 - «Non riconosceremo un km quadrato di terra ucraina presa dalla Russia. Non permetteremo che nessuna parte dell'Ucraina sia rivendicata» da Mosca. Lo ha sottolineato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell al termine della riunione dei ministri degli Esteri dei 27. «Abbiamo da superare tre prove: guerra, resilienza e legittimità internazionale», ha aggiunto.

Ore 19.20 - La Turchia «non cederà» sul no all'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Come possiamo dare loro fiducia?», ha detto Erdogan, tornando ad accusare Finlandia e Svezia di dare ospitalità ai curdi del Pkk. La Svezia in particolare, afferma il presidente turco, è «un vivaio di organizzazioni terroriste». «Noi non cederemo sull'adesione alla Nato di coloro che applicano sanzioni contro la Turchia», ha inoltre detto Erdogan.

Ore 18.45 - l segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sta cercando un accordo con Russia, Turchia e altri paesi per aprire le esportazioni alimentari dell'Ucraina ai mercati mondiali così da evitare carenze nelle forniture globali, già sotto pressione. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Guterres avrebbe chiesto a Mosca il permesso di far passare alcune forniture di grano ucraino attraverso il Mar Nero in cambio di un allentamento sulle esportazioni russe e bielorusse di fertilizzante di potassio. Al momento comunque la Russia non sarebbe impegnata in trattative per un accordo in questo senso mentre la Turchia avrebbe espresso la volontà di partecipare all'accordo, aggiunge il Wall Street Journal citando alcune fonti.

Ore 18.40 - I ministri degli Esteri di Svezia e Finlandia si recheranno «presto» ad Ankara per discutere delle obiezioni turche all'ingresso dei due Paesi nella Nato. Lo riferisce l'agenzia di stampa svedese Tt, citando fonti del ministero degli Esteri di Stoccolma, secondo cui Ann Linde e il collega finlandese Pekka Haavisto incontreranno l'omologo turco Mevlut Cavusoglu.

Ore 18.10 - Le forze russe continuano ad attaccare Severodonetsk. Il bilancio attuale è di almeno 10 morti. Lo riferisce Serhii Haidai, il governatore della regione di Luhansk. «Almeno 10 persone sono state uccise. Al momento è estremamente difficile controllare l'area a causa dei nuovi bombardamenti», sottolinea Haidai.

Ore 18.00 - «Non posso credere che il sesto pacchetto di sanzioni sia approvato senza l'embargo al petrolio, la domanda ora è quando verrà approvato. Siamo delusi che non sia stato adottato ma è compito dell'Unione Europea trattare con le autorità ungheresi, perché si tratta di una questione di famiglia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a Bruxelles, in occasione del consiglio Affari esteri dell'Ue.

Ore 16.34 - «La guerra di aggressione russa in Ucraina», i rapporti tra Finlandia e Nato alla luce della nuova situazione della sicurezza in Europa e come ridurre la dipendenza dall'energia russa sono tra i temi principali del bilaterale tra la premier finlandese, Sanna Marin, ed il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in programma a Roma il 18 maggio. Secondo quanto riporta il governo finlandese in una nota, Marin e Draghi discuteranno anche di come accelerare la cooperazione economica e commerciale tra i due Paesi. Durante la visita a Roma, precisa la nota, Marin incontrerà anche due ex primi ministri: il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Corte, e quello del Pd, Enrico Letta.

Ore 16.00 - Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba esclude che Kiev possa accettare un accordo di cessate il fuoco che implichi concessioni alla Russia. E sottolinea, in una intervista a Bloomberg Television, che se entro giugno l'Unione europea non avrà approvato la candidatura di Kiev all'adesione, sarà incorsa in un «fallimento morale». «Cercare opzioni che possano salvare la faccia a Putin è un approccio fasullo. Facciamo in modo che sia Putin a cercare una opzione che gli salvi la faccia», ha affermato Kuleba, ribadendo che l'ambizione dell'Ucraina rimane quella di ripristinare la piena integrità territoriale del Paese, incluse quindi le regioni del Donbass in mano ai filorussi dal 2014 e la Crimea. «Vogliamo che tutto ciò che ci appartiene sia nostro», ha aggiunto.

Ore 15.08 - Il ministero della Difesa russo ha annunciato che è stata raggiunta una tregua con Kiev per le evacuazioni dei feriti ucraini dall'impianto di Azovstal, a Mariupol. Lo riporta Interfax. «A seguito dei colloqui con i rappresentanti delle truppe ucraine bloccate presso l'acciaieria Azovstal a Mariupol, il 16 maggio è stato raggiunto un accordo per evacuare i feriti». Lo ha annunciato il ministero russo, precisando che è stato attuato un cessate il fuoco nell'area dell'impianto ed è stato aperto un corridoio umanitario, attraverso il quale i militari ucraini feriti vengono portati in una struttura medica a Novoazovsk nella Repubblica popolare di Donetsk per fornire loro tutta l'assistenza necessaria. Lo riporta la Tass.

Ore 14.40 - Gli hacker russi di Killnet hanno annunciato il lancio di un attacco informatico globale contro Usa, Germania, Regno Unito, Italia, Lettonia, Romania,Lituania, Estonia, Polonia, Ucraina. Lo riferisce in un tweet il sito di notizie indipendente bielorusso Nexta Tv.

Ore 14.31 - «Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentate che testimoniano il fatto che venivano creati vicino ai nostri confini dei laboratori di armi biologiche». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia russa Tass.

Ore 14.23 - «La risposta della Russia all'adesione alla Nato di Finlandia e Svezia dipende da come l'alleanza espande le infrastrutture, i problemi sono creati dal nulla». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia russa Tass.

Ore 14.18 - «L'espansione della Nato è artificiale». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia russa Tass. «La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea alcuna minacce per Mosca», ha aggiunto Putin.

Ore 14.10 - «Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l'Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia russa Tass. «Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l'Occidente chiude un occhio su questo», ha aggiunto.

Ore 13.45 - Nove militari ucraini sarebbero usciti dall'acciaieria Azovstal di Mariupol sventolando la bandiera bianca della resa. Lo scrive l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando il comandante Alexander Khodakovsky, della brigata Vostok della Repubblica popolare di Donetsk, parlando con l'emittente Rossiya 1.

Ore 13.40 - «Se si decide di interrompere il rubinetto del gas la recessione è certa con una perdita di posti di lavoro rilevante e in un Paese come il nostro non si può pensare di mettere debito pubblico. Con uno scenario di quel tipo ci muoveremo verso una recessione importante». Lo ha detto Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, all'inaugurazione della sede delle Gallerie d'Italia di Torino.

Ore 13.37 - «Ho iniziato la mia visita a Bruxelles per spingere per il sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia che deve includere un embargo al petrolio». Lo scrive il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba su Twitter. «Mi concentrerò anche sulla fornitura di altre armi e la concessione all'Ucraina dello status di candidato Ue. Crediamo che l'Ucraina meriti una valutazione individuale e basata sul merito», ha aggiunto.

Ore 13.15 - Attacchi di artiglieria in tre diverse ondate contro obiettivi della regione russa di Belgorod, dopo che le forze militari ucraine sono riuscite a riprendere il controllo del confine con la Russia, in corrispondenza di Kharkiv. Il governatore della regione russa oltre il confine con l'Ucraina, Vyacheslav Gladkov, ha denunciato che alle prime ore di ieri è stato colpito il villaggio di Sereda, dove un uomo di 30 anni è stato ferito. I sistemi di difesa anti aerea russi hanno neutralizzato dieci proiettili in arrivo su Sereda. Altri colpi - ha precisato il canale Telegram Baza informato su questioni di sicurezza in Russia- sono caduti vicino al villaggio di Novostroyevka-Vtoraya e altri ancora hanno danneggiato cavi elettrici e fattorie a Zhuravlevka. Il ministero della Difesa ucraino ieri sera ha annunciato che la 127esima brigata «ha costretto i russi a lasciare il confine».

Ore 12.20 - McDonald's esce dalla Russia con la vendita completa delle sue attività a un acquirente locale in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Lo riporta Bloomberg. I locali non utilizzeranno più il nome, il logo, il marchio di McDonald's.

Ore 12.10 - L'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato «non rafforzerà» la sicurezza europea. Lo sostiene il Cremlino.

Ore 11.10 - Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è volato a Mosca per partecipare al vertice del Csto, l'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva. Al termine del summit è previsto un faccia a faccia tra Lukashenko e il presidente russo Vladimir Putin.

Ore 10.58 - Il monastero dell'Ordine di San Paolo primo eremita a Mariupol dove vivevano e prestavano servizio i padri paolini, è stato sequestrato dai russi ed è diventata la sede della dell'amministrazione locale della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk. L'amministrazione è stata istituita a fine marzo. Ma solo ora si è saputo che la sua sede è ospitata nel monastero cattolico. A dare la notizia padre Pavlo Tomaszewski, il parroco paolino della parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa di Mariupol, con un post su Facebook, ripreso dall'agenzia Sir.

Ore 10.03 - Balzo del prezzo del grano duro, mentre prosegue la guerra in Ucraina da parte della Russia. Le quotazioni si attestano a 1.341 dollari per unità contrattuale da 5mila staia (bushel), in aumento del 4,6%, dopo aver toccato un massimo di giornata a 1.352 dollari. In netto rialzo anche il grano tenero a 1.242 dollari, in crescita del 5,48%.

Ore 10.00 - La Svezia invierà i propri diplomatici in Turchia per cercare di superare le obiezioni di Ankara alle ambizioni del paese di aderire alla Nato. Lo ha annunciato il ministro della difesa svedese, Peter Hultqvist, secondo quanto riporta il Guardian. «Manderemo un gruppo di diplomatici a tenere dei colloqui e ad aprire un dialogo con la Turchia in modo da vedere come risolvere la questione e cosa concerne esattamente», ha detto Hultqvist alla tv pubblica SVT. La Turchia ha detto di volere che Finlandia e la Svezia smettano di sostenere i terroristi del Pkk e lo stop all'embargo sulle armi. Qualunque decisione sull'allargamento della Nato richiede l'approvazione da parte di tutti i 30 membri dell'alleanza. Il parlamento svedese terrà oggi il dibattito sulla richiesta di adesione alla Nato. Il governo, ha detto Hultqvist, prenderà la decisione formale di presentare la domanda nel corso della giornata.

Ore 9.47 - La Nato «non deve farsi illusioni» sul fatto che la Russia possa sopportare l'adesione di Svezia e Finlandia all'Alleanza. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia Interfax. «Il modo in cui garantiremo la nostra sicurezza... dipenderà dalle conseguenze pratiche» della prevista ammissione della Finlandia e della Svezia alla Nato: «Non dovrebbero farsi illusioni sul fatto che sopporteremo» questa decisione, ha affermato Ryabkov, sottolineando che la sicurezza dei due Paesi non aumenterà in seguito al loro ingresso nell'Alleanza.

Ore 9.30 - «Faremo il massimo per sbloccare la situazione, ma non posso garantire che si arrivi ad un accordo perché le posizioni sono abbastanza forti: il mio ruolo non è di assegnare le colpe a qualcuno ma di costruire il consenso». Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell rispondendo ad una domanda sull'embargo al petrolio nel nuovo pacchetto di sanzioni Ue.

Ore 9.18 - Fonti russe sostengono che i combattenti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol sarebbero usciti dall'impianto con la bandiera bianca della resa, ma si tratta di una notizia falsa. Lo scrive sui social il consigliere del sindaco della città Petro Andryushchenko citato dai media ucraini. «A fidarsi delle fonti degli occupanti russi, hanno già fatto prigionieri tutti a Mariupol tre volte», afferma Andryushchenko indicando che l'esercito di Mosca non smette di cercare di entrare nell'Azovstal e di bloccare l'uscita dai bunker: «Ma non è in corso alcun avvicinamento, quindi i bombardamenti stanno diventando più intensi».

Ore 9.10 - L'ammissione della Svezia e della Finlandia alla Nato è un errore con conseguenze di «vasta portata». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, riportato dall'agenzia Interfax.

Ore 8.58 - Le attività della casa automobilistica francese Renault in Russia sono da oggi di proprietà dello Stato russo: lo ha reso noto il ministero dell'Industria e del commercio di Mosca in un comunicato. L'annuncio segue il ritiro della Renault dalla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. «Sono stati firmati accordi per il trasferimento di asset russi dal gruppo Renault alla Federazione Russa e al governo di Mosca», ha affermato il ministero nella nota.

Ore 8.47 - Dalle sei di questa mattina l'esercito russo ha lanciato una nuova operazione offensiva nella zona orientale dell'Ucraina concentrandosi sulla direzione di Donetsk, e intanto sta concentrando reggimenti nell'area della città di Izium. Lo scrive lo Stato maggiore di Kiev secondo quanto riportano i media ucraini. Nella direzione di Slobozhansky le truppe di Mosca cercano di bloccare la controffensiva delle unità ucraine. Le Forze armate di Kiev, secondo il rapporto, hanno colpito i russi nella zona di Chornobaivka nella regione meridionale di Kherson, mentre alcune unità delle forze armate bielorusse (fino a sette battaglioni) continuano a coprire il confine ucraino-bielorusso. In direzione Nord, i russi hanno rafforzato il controllo sul confine ucraino-russo nelle regioni di Bryansk e Kursk.

Ore 8.16 - Le truppe russe stanno continuando l'offensiva nella zona operativa orientale, concentrandosi sull'area di Donetsk. Lo ha comunicato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. «Nella direzione di Donetsk, gli occupanti hanno sparato con l'intera gamma di armi disponibili dall'aviazione, per distruggere le nostre difese e le nostre truppe - si legge in un comunicato - Nelle aree di Lyman, Bakhmut e Kurakhiv, il nemico continua ad avanzare e le ostilità continuano. In direzione Avdiivka, dopo le perdite inflitte dalle Forze di Difesa, il nemico si è ritirato nelle posizioni precedentemente occupate».

Ore 8.09 - Sale a 229 il bilancio dei bambini uccisi dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Lo riferisce la Procura generale ucraina su Telegram, precisando che i minori feriti sono 421.

Ore 7:53 - Questa mattina si sono sentite delle esplosioni a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo riporta Ukrinform citando il sindaco Alexander Senkevich. «Si sentono esplosioni a Mykolaiv», scrive il sindaco su Telegram, invitando i cittadini a restare nei rifugi. Alle 5.19 era suonato in città l'allarme aereo.

Ore 7.50 - «Sono otto anni che suggeriamo l'opzione migliore, il compromesso». A dichiararlo, in un'intervista, è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass. «Non una pura opzione simbolica per salvare il volto di questo stato, ma per preservare un paese unito, un paese che sarebbe inoltre stato in grado di superare una crisi della crescita e sarebbe stato basato su principi democratici con possibilità di sviluppo sostenibile alternativo in un certo numero di aree», ha proseguito. «Questa opzione è stata suggerita dalla Russia, dai politici russi, ma l'Europa ha perso l'occasione», ha affermato la portavoce, secondo la quale l'Europa ha scelto di tagliare qualsiasi canale di comunicazione con la Russia: «Quello che è successo ora, e penso che non lo capiscano completamente, è che ci hanno dato il via libera».

Ore 7:17 - Le forze armate ucraine non si fermeranno fino a quando non avranno recuperato il Donbass e le truppe russe non avranno cessato la loro offensiva nel paese. A dichiararlo, in nottata, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per il quale «gli occupanti non vogliono ancora ammettere di essere in un vicolo cieco e di aver fallito la loro cosiddetta operazione speciale. «Tutta questa brutalità degli occupanti, che l'Ucraina sta vivendo ogni giorno, porterà solo al fatto che i soldati russi sopravvissuti riporteranno il male in Russia, lo restituiranno perché si ritireranno», ha dichiarato Zelensky. Allo stesso modo, il presidente ha ribadito che sta lavorando affinché i Paesi rafforzino le sanzioni contro la Russia. «La priorità è l'embargo petrolifero», ha sottolineato.

Ore 2.48 Il sostegno degli Stati Uniti alla «sovranità e alle esigenze di sicurezza» dell'Ucraina è «incrollabile». Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, al ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov nel corso di una conversazione sulla situazione sul campo di battaglia.

Ore 01:41 - A Severodonetsk bombe su un ospedale, 9 feriti

Le forze russe hanno sparato contro ospedale di Severodonetsk: a riportarlo è il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhii Haidai. Secondo Haidai, 9 civili sono rimasti feriti e hanno ricevuto cure mediche presso il nosocomio, che ha continuato a funzionare durante i bombardamenti. Sono stati 11, nell’ultimo giorno, gli attacchi di artiglieria a Severodonetsk: «I russi hanno bombardato case, un impianto chimico, una scuola e un ospedale», ha concluso.

 

Orre 00.21 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà in video nella giornata di oggi agli studenti delle principali università americane. Lo ha detto lui stesso in un videomessaggio, citato da Ukrinform. «Un compito che diventa più importante quanto più durerà la guerra: mantenere la massima attenzione del mondo su di noi, sull' Ucraina. Le informazioni sui nostri bisogni dovrebbero essere nelle notizie di tutti i paesi che sono importanti per noi. Per avere un maggiore supporto informativo e politico per l' Ucraina, lunedì (oggi) comunicherò con gli studenti delle principali università americane: 63 università statunitensi e due università canadesi, che radunano centinaia di migliaia di studenti, esperti e ricercatori. La loro voce rafforzerà sicuramente le nostre capacità», ha affermato il capo di stato ucraino, aggiungendo che risponderà alle domande che il pubblico vorrà porgli. 

Ore 00:10 - Zelensky: negoziati su Azovstal, anche per uscita militari

Volodymyr Zelensky afferma che sono in corso negoziati per fare uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini asserragliati nell’acciaieria di Azovstal. Il presidente dell'Ucraina lo ha annunciato in un videomessaggio: «Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati».

Ore 22:44 - Zelensky: esercito russo si ritirerà

«Tutta questa brutalità degli occupanti, che l’Ucraina sta vivendo ogni giorno, porterà solo al fatto che i soldati russi che sopravviveranno riporteranno questo male in Russia. Lo porteranno via perché si ritireranno». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo video-messaggio «È così che finirà tutta la febbrile attività dell’esercito russo, che vediamo ora. E sono grato a tutti gli ucraini che si stanno avvicinando a questo momento».

Ore 22:20 - Zelensky: i russi si preparano a un nuovo attacco nel Donbass

L’Ucraina si sta preparando «a nuovi tentativi della Russia di attaccare il Donbass, per consolidare le sue posizioni nel sud dell’Ucraina. Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta operazione speciale è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà»: lo ha detto in un messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Parlando delle aree al momento occupate dai russi, il presidente ha affermato che «la loro permanenza è temporanea. Ci sarà ancora la bandiera ucraina, la legge ucraina, la vita ucraina».

Ore 19:32 - Il vincitore Eurovision parte per arruolarsi in Ucraina

Oleh Psjuk, il frontman della Kalush Orchestra, band vincitrice dell’Eurovision Song Contest sabato 14 maggio, ha salutato la sua ragazza per unirsi alla prima linea nella guerra in corso in Ucraina. Lo riporta il Daily Mail. Psiuk è stato fotografato mentre, dopo avere caricato i suoi effetti personali su un taxi, abbracciava la sua ragazza Oleksandra fuori dal suo hotel a Torino, in Italia. Poi la partenza per l'Ucraina con indosso il suo caratteristico cappello rosa e uno zaino.

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