Ucraina, banche russe fuori da Swift: accordo nell'Ue. Ecco la lista dei sette istituti fuori dal sistema di pagamento

Gazprombank e Sberbank potrebbero essere salve solo per una manciata di giorni

Banche russe sanzionate: ecco la lista dei sette istituti fuori dal sistema di pagamento Swift
Banche russe sanzionate: ecco la lista dei sette istituti fuori dal sistema di pagamento Swift
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Martedì 1 Marzo 2022, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:17

Altre sanzioni per la Russia. È arrivala la lista nera delle banche russe, quelle cioè che saranno escluse dal circuito Swift. Cosa vuol dire? Che i pagamenti internazionali di questi banche verranno bloccati. Dopo un lungo negoziato Bruxelles è riuscita a compilare la lista di queste sette banche. C'è stata infatti una lunga maratona diplomatica, ci sono stati i ripensamenti della Polonia, ma poi è arrivata l'intesa finale.

È forse la sanzione che potrebbe far più male a Mosca e non a caso il negoziato tra i Paesi membri è stato durissimo. Alla fine è passata la proposta della Commissione: le banche cancellate dal sistema di pagamenti internazionali sono sette. C'è il colosso Vtb Bank ma non la banca del gas, Gazprombank, lasciata almeno per ora fuori dalle misure restrittive.

L'Italia, e non solo, potrà quindi continuare a pagare il metano russo con gli strumenti usati in tempi di pace. In mattinata, sul tavolo del Coreper, è arrivata finalmente la proposta della Commissione. Tra gli ambasciatori europei la discussione è stata lunga e, nel pomeriggio, ad un certo punto l'unanimità sembrava addirittura essere saltata. La Polonia, infatti, chiedeva di più. Poi la resistenza di Varsavia ha capitolato ed è arrivato il via libera che renderà la misura effettiva già nelle prossime ore.

La lista dei sette istituti di credito colpiti

Gli istituti colpiti sono, oltre a Vtb Bank, la Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e Veb.rf. Manca anche il maggior gruppo bancario russo, Sberbank. E i motivi non sono legati solo al gas. Come spiega una fonte europea l'Unione ha bisogno di lasciarsi uno spazio di manovra per poter continuare a infliggere sanzioni via via più dannose. Gazprombank e Sberbank, insomma, potrebbero essere salve solo per una manciata di giorni.

Anche perché per il G7 e l'Ue la strada della deterrenza resta quella delle sanzioni civili. «L'Occidente è pronto a intensificarle finché sarà necessario», ha avvertito il primo ministro britannico Boris Johnson. Lo schema del nuovo pacchetto potrebbe comprendere anche lo stop all'uso dello spazio marittimo da parte dei russi.

«L'annuncio delle sanzioni occidentali ha già un impatto massiccio, dopo quanto sta accadendo non può esserci alcun business as usual», ha spiegato il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner nella riunione dei responsabili dell'Economia dei Paesi del G7. «Sarà operativa inoltre nelle prossime ore la messa al bando di Russia Today e Sputnik da tutti i media Ue: televisione, satellite, streaming, app, Iptv e Isp», ha annunciato il commissario al Mercato interno Thierry Breton.

Anche Taiwan nel frattempo ha deciso di varare sanzioni contro Mosca, mentre la Turchia si è smarcata: nessuna misura restrittiva, con l'obiettivo di tenere aperto il dialogo, ha spiegato Ankara. Bruxelles prova insomma a stringere Mosca nella morsa economica fornendo, parallelamente, armi all'Ucraina. L'hub dove i Paesi membri stanno consegnando materiale militare anche letale all'esercito ucraino è in Polonia. Ma allo stesso tempo crescono, in Ue, i timori sugli effetti della guerra e delle sanzioni stesse.

«Dobbiamo sospendere il patto di stabilità, scorporare le spese militari e umanitarie dal debito e creare un fondo che aiuti famiglie e imprese dei Paesi più danneggiati», ha raccomandato il vicepresidente del Ppe Antonio Tajani. Un Recovery di guerra, insomma, al quale l'Italia - visti i rapporti commerciali con Mosca e Kiev - potrebbe ambire. Un Ecofin informale, previsto nel pomeriggio, analizzerà la situazione. Il Patto di stabilità, ha spiegato una fonte europea, è escluso che sia ulteriormente sospeso.

Il binario su cui muoversi sono le linee guida per le leggi di bilancio del 2023 che presenterà il commissario Paolo Gentiloni. Linee guida di certo più flessibili nel ritmo di riduzione del debito e che terranno conto dell'altissima incertezza legata a questi mesi in cui, dopo l'ondata Omicron, l'Europa si è ritrovata in guerra. Con un peso sulla crescita del 2022 che, nelle stime peggiori, arriva allo 0,7%.

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