Justin Peden ha 20 anni, frequenta il secondo anno dell'università dell'Alabama e quando non studia si siede davanti al suo pc nel dormitorio e da lì rintraccia e condivide informazioni cruciali sulla guerra tra Ucraina e Russia. Sui social usa uno pseudonimo, Intel Crab, e ha accumulato oltre 220mila followers solo su Twitter. Ma non è il solo. Perché l'esercito dell'intelligence amatoriale è formato da decine di giovani ricercatori e sta incidendo (e non poco) sulla guerra in Ucraina. Perché nell'epoca dove tutto finisce sui social, anche i soldati non resistono, spesso condividendo video e immagini delle loro operazioni. Il risultato tangibile immediatamente, però, è quello della tracciabilità. Ma non solo social: perché Justin passa al setaccio immagini satellitari, feed di telecamere sicurezza, solamente però da fonti open source, cioè disponibili a tutti. E li condivide con le mappe dei movimenti delle truppe e delle forze aeree. Un lavoro che gli ha permesso di raggiungere oltre 20 milioni di persone nel giro di poche settimane. Oggi, di fatto, Peden è una delle figure più importanti di intelligence open source (OSINT) su Twitter.
Ucraina e Russia, quale compromesso si potrà raggiungere? Ecco tutti gli scenari per la pace
L'esercito dei ricercatori OSINT
Secondo gli analisti, i ricercatori OSINT hanno cominciato il loro lavoro sotto traccia nel 2014, lavorando in collaborazione in tutto il mondo per setacciare risorse disponibili gratuitamente come Google Maps e il servizio di immagini satellitari Maxar Technologies.
Mentre alcune analisi OSINT provengono da professionisti formati in luoghi come il Middlebury Institute of International Studies - spiega il portale specializzato Rest of the World - Peden ha raccontato che i dilettanti di OSINT come lui possono offrire aggiornamenti sugli eventi del conflitto, grazie alla disponibilità di informazioni online accessibili e al potere dei social media in Ucraina.
I ricercatori OSINT utilizzano informazioni liberamente accessibili a chiunque, che possono includere feed video di sicurezza e immagini satellitari. La comunità scambia suggerimenti su dove trovare informazioni e come analizzarle per indicatori come i tag per la geolocalizzazione. Dopo aver utilizzato questi dati per tracciare qualsiasi cosa, dall'attività militare ai flussi di armi, i ricercatori pubblicano le loro scoperte sui social come Discord, Twitter e Facebook. Un lavoro che ha attirato anche i più quotati professionisti, tanto che l'agenzia investigativa Bellingat è stata accusata di aver utilizzato il lavoro dei ricercatori "dilettanti" nelle proprie indagini.