Ucraina, l'Ambasciata italiana ai connazionali a Kiev: «Lasciate il Paese, chi rimane si procuri cibo e acqua»

Dai problemi con i documenti alle code alla dogana, molti italiani in Ucraina chiedono un aiuto per lasciare il Paese

Ucraina, l'Ambasciata italiana a Kiev: «Lasciate immediatamente il Paese, chi rimane si procuri cibo e acqua»
Ucraina, l'Ambasciata italiana a Kiev: «Lasciate immediatamente il Paese, chi rimane si procuri cibo e acqua»
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 22:07 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 07:53

L'Ambasciata Italiana a Kiev il 23 febbraio alle 20:00 ha diffuso su Facebook un messaggio ai connazionali invitando gli italiani a lasciare l'Ucraina immediatamente con i mezzi commerciali disponibili. 

Per chi sceglie di rimanere, si legge nel post «Si raccomanda di usare la massima prudenza, di assicurarsi di avere documenti d'identità in corso di validità e si suggerisce, a titolo precauzionale, di valutare l’opportunità di predisporre sufficienti scorte di acqua, cibo, vestiti caldi e carburante per le auto».

Sono circa 2100 i cittadini italiani nel paese, anche se probabilmente sono di più, arriviamo a 2500 ha detto a Sky TG24 Mondo l'Ambasciatore Italiano Pier Francesco Zazo. Di questi, solo una minima parte hanno scelto di partire. Anche perchè sembra che lasciare il paese non sia così facile: sotto il post dell'Ambasciata, sono tante le storie di italiani che dicono di trovarsi bloccati nel paese con l'ombra della guerra alle porte: c'è chi non ha un alloggio dove tornare in Italia, chi deve rinnovare i documenti e vive lontano da Kiev, chi lamenta le ore di coda alla dogana per chi vuole lasciare il paese in auto e chi chiede corridoi umanitari per il rientro in Europa.

Inoltre, per chi rientra in Italia dall'Ucraina è necessario eseguire una quarantena di 10 giorni.

 

Dogana e documenti: le storie di chi non riesce a partire «Servono corridoi umanitari»

Dai commenti sotto ai post dell'Ambasciata Italiana emergono tante storie personali che si intrecciano in giorni difficili in cui il futuro diventa sempre più incerto. «La maggior parte dei connazionali non ha la possibilità di andarsene dall'Ucraina - scrive un utente itailano in uno dei commenti - lo stato deve fornire un alloggio alternativo e un minimo di sostentamento e un lasciapassare nelle dogane per chi ha la macchina. Ogni volta ci vogliono giorni per attraversare le dogane in macchina e se inizia una guerra ci vuole una corsia preferenziale per poter uscire con i nostri veicoli. Queste sono le cose che uno stato normale farebbe».

«State mandando 100 messaggi di lasciare l’Ucraina ai connazionali e ci sono ancora le restrizioni covid non si può nemmeno entrare in Italia liberamente senza la quarantena di 10 giorni per chi è vaccinato e comunitario» scrive un altro utente. Poi ci sono le storie familiari, come quella di una mamma, bloccata in una città ucraina lontana da Kiev che deve rinnovare il passaporto per il proprio figlio. Tra tutti, anche messaggi di ringraziamento all'Ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo e al Corpo Diplomatico. 

 

L'Ambasciatore italiano a Kiev «La maggioranza degli italiani scelgono di rimanere»

«Dalle verifiche che abbiamo fatto la maggioranza degli italiani è rimasta, per una serie di motivi». Lo ha detto a Sky TG24 Mondo Pier Francesco Zazo, ambasciatore d'Italia in Ucraina. «C'è chi ha un'attività imprenditoriale - ha spiegato - e non se la sente di lasciare il Paese, poi c'è chi ha rapporti di parentela e deciso di non lasciare mogli o figli, poi abbiamo constatato che c'è un numero di italiani che ritengono sia ancora possibile evitare l'escalation. Sono tutt'ora scettici sul rischio di una crisi militare».

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