LA GIORNATA

Terremoto Turchia e Siria oggi: oltre 3.800 morti, migliaia sotto le macerie. Un italiano tra i dispersi. Sisma registrato in tutto il mondo

Gli aggiornamenti in tempo reale dopo le scosse che hanno devastato Turchia e Siria

Terremoto Turchia e Siria oggi: oltre 3.613 morti, migliaia sotto le macerie. Sisma registrato in tutto il mondo
Terremoto Turchia e Siria oggi: oltre 3.613 morti, migliaia sotto le macerie. Sisma registrato in tutto il mondo

Sisma, oltre 3800 morti tra Turchia e Siria

Mentre il lavoro dei soccorritori continua nella notte, ha superato le 3.800 vittime il bilancio provvisorio del violento sisma che ha colpito Turchia e Siria, radendo al suolo anche migliaia di edifici. Almeno 1.444 persone sono morte in tutta la Siria, hanno detto il governo e i servizi d'emergenza. Il nuovo bilancio porta il numero totale di morti in entrambi i paesi ad almeno 3.823 dopo che la Turchia ha rivisto il suo bilancio in precedenza a 2.379. Quasi 14.500 persone sono rimaste ferite e 4.900 edifici sono stati rasi al suolo, ha annunciato Ankara.

Biden chiama Erdogan: "Forniremo ogni aiuto"

Joe Biden ha chiamato oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e gli ha ribadito la disponibilità degli Stati Uniti a fornire tutta l'assistenza necessaria «al nostro alleato della Nato di fronte a questa tragedia». Il presidente ha espresso le condoglianze a nome del popolo americano a coloro che sono rimasti feriti o hanno perso i propri cari nei terremoti. Biden ha anche sottolineato che «squadre Usa sono state dispiegate rapidamente per supportare gli sforzi di ricerca e soccorso turchi e coordinare l'assistenza alle persone colpite dal sisma».

Un italiano tra i dispersi

Ci sarebbe anche un italiano tra i dispersi in Turchia. L'uomo risiedeva in un albergo a Kahramanmaras, una delle città più colpite dal sisma. L'edificio è andato completamente distrutto. 

Ha superato 3.600 il numero delle vittime

Ha superato 3.600 il numero delle vittime del devastante sisma che ha colpito Siria e Turchia. Il bilancio fornito dalle autorità turche, infatti, parla di 2.316 morti, mentre gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani riferiscono di 1.348 morti in Siria, per un totale complessivo di 3.664.

Telefonata tra Erdogan e Macron

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico incentrato sul gravissimo sisma che ha colpito Turchia e Siria con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto la presidenza turca, secondo la quale Macron ha espresso le sue condoglianze per le vittime e ha fatto gli auguri di pronta guarigione ai feriti.

Turchia, bilancio vittime sale a 1.651

È salito a 1.651 morti e 11.119 feriti il bilancio del gravissimo sisma che ha colpito la Turchia. Lo ha annunciato alla stampa il ministro turco della Sanità, Fahrettin Koca.

Sale ancora il bilancio delle vittime, oltre 2.600 morti

Il bilancio dei morti provocati dal violento terremoto che ha colpito Turchia e in Siria continua a salire. Più di 2.600 persone sono morte, 1.651 delle quali nelle dieci province della Turchia colpite dal sisma, dove altre 11.119 persone sono rimaste ferite, secondo il ministro della Salute. Nelle zone della Siria controllate dal governo i morti sono 538 e i feriti 1.360, come ha denunciato il ministero della Salute a Damasco. Nelle aree del nord ovest controllate dai ribelli invece sono morte 430 persone, secondo i dati diffusi dai soccorritori citati dal Guardian.

I morti sono quasi 2.500

È salito a quasi 2.500 morti il bilancio del sisma che ha colpito la regione al confine tra Turchia e Siria. Lo riporta Sky News citando i dati delle autorità di Ankara e Damasco. In Turchia i morti sono fino a questo momento 1.541. Nella Siria controllata dal governo i decessi sono 538, altri 390 nella parte di territorio siriano controllato dall'opposizione.

Sima Turchia-Siria registrato in tutto il mondo

Il terremoto di magnitudo 7,8 fra Turchia e Siria «è stato registrato in tutto il mondo» ed è anche «l'evento di gran lunga più forte ad avere attivato il Sistema di allertamento maremoto da quando esiste»: lo ha detto all'ANSA Alessandro Amato, sismologo e direttore del Centro Tsunami dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). I sismografi di tutto il mondo hanno registrato l'evento e, per quanto riguarda l'allerta tsunami, il secondo evento ad avere attivato il sistema è stato quello di Samos del 2020, di magnitudo 7.0.

Sono 3.471 gli edifici crollati

Sono 3.471 gli edifici crollati in Turchia a causa del sisma. Lo ha annunciato alla stampa il vice presidente turco, Fuat Oktay, precisando che il bilancio dei feriti è salito a 9.733 e che ci sono state ben 145 scosse di assestamento.

Sindaco Adana, in città crollati due edifici di 14 e 17 piani

Ad Adana, città del sud della Turchia a un centinaio di chilometri dall'epicentro del terremoto al confine tra la Turchia e la Siria, sono crollati anche due edifici, rispettivamente, di 14 e 17 piani. Lo riportano i media turchi riportando quanto annunciato dal sindaco della città.

In Turchia e Siria il bilancio supera 2000 vittime

Si aggrava sempre di piu il bilancio del fortissimo terremoto che questa notte ha colpito la Turchia e la Siria. Le vittime accertate sono, al momento piu di 2000.

Regno Unito invia in Turchia team con 76 specialisti

Il Regno Unito sta inviando «aiuti immediati» alla Turchia colpita dal sisma, a partire da una squadra di soccorso con 76 specialisti, insieme ad attrezzature e cani. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly su Twitter. Il team arriverà oggi in tarda serata a Gaziantep, nel sud-est del Paese. Cleverly ha aggiunto che Londra è «pronta a fornire ulteriore assistenza». Inoltre per quanto riguarda la Siria, altro Paese interessato dal terremoto, l'organizzazione dei White Helmets «finanziati dal Regno Unito ha mobilitato le proprie risorse per intervenire».

Putin parla con Assad, squadre russe in partenza per Siria

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con quello siriano Bashar Assad, che ha accettato l'offerta di aiuto per far fronte al terremoto che ha colpito la Siria. Squadre di soccorritori russi partiranno quindi nelle prossime ore alla volta del Paese mediorientale. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino. Entro oggi Putin ha in programma una telefonata anche con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per offrire aiuti ad Ankara

Piantedosi: pronti a partire con aiuti

«Abbiamo già pronte le risorse e squadre dedicate per la ricerca in contesti urbani drammatici come quelli che si sono verificati. Esprimo solidarietà e vicinanza al governo e al popolo turco. Noi italiani sappiamo bene cosa vuol dire vivere drammi di questo tipo quindi ci predisponiamo per il meglio per essere partecipi di ogni aiuto. Abbiamo già un modulo pronto dei vigili del fuoco, più altre risorse di natura tecnologica, siamo pronti a partire non appena ci sarà il consenso del paese aiutato. È questione di ore». Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a Foggia, a margine del comitato per la sicurezza.

Il punto alle 13.30. Oltre 1500 i morti

Sono oltre 1.500 i morti causati finora dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e la Siria, mentre i feriti sono diverse migliaia. A questo sisma ne è seguito un altro in mattinata - alle 11:24 ora italiana, di magnitudo 7.5 - mentre secondo l'Istituto geofisico statunitense USGS le scosse di assestamento sono almeno 31 finora. In Turchia si contano almeno 1.014 morti e circa 5.385 feriti. Il terremoto, definito dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan «il più grande disastro nel Paese dal 1939», ha visto la mobilitazione della comunità internazionale.

«L'Italia è vicina ed è pronta a mettere a disposizione la Protezione Civile», annuncia il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani che assicura che «nella zona dove c'è stato il sisma più forte 21 italiani stanno tutti bene» così come i 168 connazionali che vivono in una zona più ampia. Un primo team Usar (urban search and rescue) dei Vigili del Fuoco, fa sapere il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, è pronto a partire dall'aeroporto di Pisa. «L'Ue è pronta ad aiutare», ha annunciato in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell. Sostegno è stato annunciato anche dal premier britannico Rishi Sunak, dal presidente francese Emmanuel Macron e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz mentre Madrid ha attivato l'unità militare di emergenza e il trasporto aereo urgente per dare sostegno alle ricerche. La Casa Bianca, intanto, ha reso noto che gli Usa sono «pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria». E anche il presidente russo Vladimir Putin promette assistenza ai due paesi colpiti. Secondo Erdogan, 2.818 edifici sono crollati nel Paese.

Il precedente grande disastro in Turchia risale a 84 anni fa, quando un terremoto colpì Erzincan, provocando la morte di circa 33.000 persone. Nel 1999 il Paese fu colpito a İzmit da un altro violento sisma - di magnitudo 7.6 - che uccise più di 17.000 persone. Secondo la Cnn, il bilancio odierno è finora di almeno 1.504 vittime nei due Paesi , incluse le zone controllate dai ribelli in Siria. Ma le vittime sono destinate ad aumentare: l'USGS, che assegna al sisma di questa notte il rischio 'rossò, attribuisce infatti un 47% di probabilità a un numero di morti compreso tra 1.000 e 10.000. Il presidente siriano Bashar al Assad ha convocato stamani a Damasco una riunione d'emergenza del governo e dei capi delle agenzie della protezione civile e della sicurezza per coordinare gli interventi, mentre in entrambi i Paesi proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi. Nelle ultime ore, la protezione civile della regione nord-occidentale siriana di Idlib, fortemente colpita dal terremoto di questa notte, ha dichiarato tutto il nord-ovest della Siria una «zona disastrata». Interi villaggi delle zone fuori dal controllo del governo centrale di Damasco, sono stati rasi al suolo, in particolare nelle zone più vicine al confine turco, si legge nel comunicato della Protezione civile siriana.

 

Ancora una violenta scossa, stavolta di magnitudo 6.0

Un terzo violento terremoto - di magnitudo 6.0 - ha scosso di nuovo il centro-sud della Turchia: è quanto emerge dal sito dell'Istituto geofisico statunitense USGS. L'istituto ha localizzato l'epicentro della nuova scossa a 5 km a nord-est di Goksun, nella provincia di Kahramanmaras, ad una profondità di 10 km.

Crollato un orfanotrofio in Siria, morto un bimbo

È crollato un orfanatrofio a Sarmata, in Siria, in seguito al violento terremoto che ha colpito la zona e che ha distrutto migliaia di edifici: un bambino è morto e altri cinque sono rimasti feriti. Lo fa sapere il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini. «Come Unicef - prosegue Iacomini - esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i propri cari nel devastante terremoto che ha colpito oltre 10 provincie nelle regioni sudorientali della Turchia e il nord della Siria, e auguriamo una veloce ripresa ai feriti. L'Unicef è pronto a supportare le operazioni di emergenza dei partner che dovessero rendersi necessarie. Secondo le notizie che ci giungono dal campo, la situazione è disastrosa. Siamo vicini ai bambini e alle famiglie colpite da questa tragedia».

 

 

 

 

 

 

La paura di Vincenzo Montella, che allena in Turchia: «È una scossa continua»

«Ci sono continue scosse di assestamento, siamo tutti preoccupati e in balia degli eventi». Così Vincenzo Montella racconta al telefono con l'ANSA la sua paura per il terremoto che ha sconvolto il sud della Turchia, al confine con la Siria. «Con il Demirspor - dice il tecnico dell'Adana - siamo a Instabul da ieri, la partita con l'Umraniyespor è stata annullata. Ad Adana so che il terremoto si è sentito forte, molti miei giocatori sono preoccupati per le famiglie. Ci hanno riferito che sono crollati palazzi e che tanta gente era per strada nella notte. Anche l'hotel dove risiedo ad Adana so che è stato evacuato e ha preso fuoco».

Solo in Turchia oltre mille morti: il bilancio continua a crescere

Sono almeno 1014 le persone morte in Turchia a causa del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il sud est del Paese questa notte. Lo ha fatto sapere l'agenzia per i disastri e le emergenze turca Afad, come riporta Anadolu.

Tajani: contattati tutti gli italiani, stanno bene

«Nella zona dove c'è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani: dagli incroci che abbiamo fatto, ci risulta che siano tutti in salvo». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti del terremoto tra Turchia e Siria.

 

Cnn: i morti sono oltre 1.500

Continua a salire il drammatico bilancio del terremoto che la notte scorsa ha colpito il confine tra Turchia e Siria. Secondo la Cnn, il numero di morti nei due Paesi ora è di 1.504.

Nuova scossa di magnitudo 7.5

Un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.5, ha colpito il sudest della Turchia negli ultimi minuti. 

 

Il nuovo bilancio: almeno 1.358 morti

Il bilancio del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e il nord della Siria è salito ad almeno 1.358 morti: è quanto emerge dai conteggi nei due Paesi. Finora in Turchia si registrano almeno 912 vittime mentre in Siria un totale di almeno 446 tra zone controllate dal governo (326) e aree controllate dai ribelli (oltre 120).

 

 

Erdogan: almeno 912 morti

Almeno «912 dei nostri cittadini hanno perso la vita e 5.385 persone sono state ferite» a causa del terremoto che ha colpito il sud della Turchia. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo in una riunione di governo.

Il terremoto più devastante degli ultimi 24 anni

«Stiamo affrontando il più grande terremoto che abbiamo visto in 24 anni in questa regione.

Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento. Circa 53 di loro sono più di 4 gradi (sulla scala Richter). Sette di loro sono più di 5 gradi. Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni». Lo afferma il direttore dell'osservatorio Kandilli e istituto di ricerca sui terremoti, come riporta la Bbc in lingua turca.

Casa Bianca: pronti a fornire aiuto

«Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le notizie del terribile terremoto di oggi in Turchia e in Siria. Siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria. Il Presidente Biden ha incaricato l'USAID di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo della Turchia». Così la Casa Bianca in un comunicato.

Danni a basi russe e turche

Anche basi militari russe e turche presenti nel nord-ovest della Siria sono state danneggiate dal terremoto di questa notte anche se per ora non si segnalano vittime tra le file dei militari di Mosca e Ankara da anni dispiegati nelle regioni siriane nord-occidentali martoriate dal conflitto in corso da 12 anni. Lo riferisce la tv siriana "Suriya", vicina alle opposizioni anti-governative. Non è possibile al momento verificare in maniera indipendente le informazioni sul terreno.

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Usgs: i morti potrebbero essere diecimila

I morti per il terremoto in Siria e Turchia potrebbero arrivare a diecimila. È la drammatica previsione fatta dall'United States Geological Survey (Usgs), secondo cui ci sarebbe il 47% di probabilità che le vittime siano tra mille e diecimila, il 20% che siano tra diecimila e 100mila e il 27% che siano tra 100 e mille. Le stime dell'Usgs si basano sui dati storici dei terremoti nella regione, sulla popolazione e sulla vulnerabilità delle strutture nelle zone più colpite. I danni potrebbero ammontare a cifre che oscillano tra un miliardo e dieci miliardi di dollari.

Il bilancio sale a 830 morti

È salito ad almeno 831 il bilancio delle vittime in Turchia e Siria provocate dal terremoto che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia: è quanto emerge dai conteggi fatti finora dalle autorità dei due Paesi, oltre che dalle squadre di soccorso in Siria. Finora, infatti, si contano almeno 284 morti in Turchia, almeno 427 nelle zone della Siria controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli.

Farnesina: per ora nessun italiano coinvolto nel sisma

Al momento «non risultano feriti o morti tra i connazionali» nelle zone colpite dal sisma in Turchia e Siria. Lo rendono noto fonti della Farnesina.

«A seguito del violento terremoto che questa notte alle ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell'area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali», precisa la Farnesina. «A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito "Dove siamo nel mondo" e scaricare la APP "Unità di Crisi" per cellulari, attivando la geolocalizzazione».

Putin: pronti a offrire assistenza ad Ankara

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria ad Ankara in seguito al potente terremoto che ha causato numerose vittime. Il Cremlino, come riporta Tass, ha citato il telegramma di condoglianze di Putin al leader turco Recep Tayyip Erdogan: «Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria in seguito al terremoto»

Il bilancio provvisorio: 711 vittime tra Turchia e Siria

È salito finora a 711 il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito nella notte il sud est del Paese e il nord della Siria. Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria ha reso noto la tv di Stato turca Trt. Mentre sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c'è stato l'epicentro e 2.323 i feriti, ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay.

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Borrell: Ue pronta ad aiutare

«Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare»: lo scrive in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell.

Almeno 427 morti in Siria

Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria a causa del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte le regioni sul confine turco. Lo ha fatto sapere la tv di Stato turca Trt. Sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c'è stato l'epicentro e 2.323 i feriti, ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay.

Oltre 300 morti in Siria

Oltre 300 persone sono morte in Siria nel sisma che ha colpito nella notte il sud-ovest della Turchia. Le autorità locali siriane delle regioni di Hama, Latakia, Aleppo e Idlib riferiscono di un bilancio delle vittime in continuo aggiornamento e la tv siriana afferma che finora si contano più di 300 vittime, in crescita rispetto al primo bilancio di 276 morti. «Centinaia di persone sono disperse, rimaste sotto le macerie», riferisce la tv citando i sindaci di diverse città della costa e del nord-ovest del Paese.

Il punto alle 8.30: oltre 520 morti

Sono oltre 520 le persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria. Almeno 284 i morti, e almeno 2.323 i feriti, nelle province turche interessate dal sisma (Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras) ma il bilancio è destinato a salire dal momento che il prefetto di Kahramanmaras - una delle province colpite - ha detto che non è ancora possibile capire quante siano le vittime mentre i danni sono ingenti.

Sono almeno 237 le vittime nel nord della Siria dove sono state colpite, oltre alle zone sul confine turco, anche le città di Aleppo, Latakya, Tartus e Hama. La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. Il sisma è avvenuto alle 4:17 del mattino (le 2:17 ora italiana) e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano.

Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione. Il Dipartimento della Protezione Civile aveva inizialmente diramato un allarme per un possibile maremoto a causa del sisma in Turchia ma l'allerta è stata successivamente revocata. Gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare «qualsiasi tipo di assistenza» ad Ankara mentre dall'Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.

 

 

 

Turchia, il bilancio: 284 morti e 2.320 feriti

È salito a 284 morti e 2.320 feriti il bilancio in Turchia del terremoto di magnitudo 7.4 della scala Richter. Lo ha reso noto il vice presidente turco Fuat Oktay.

Da Meloni solidarietà a popolazioni colpite

«Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite». Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Zelensky: vicini a popolo turco, pronti a fornire ogni assistenza

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky assicura che il suo Paese è pronto a fornire ogni aiuto all'amichevole popolo turco in seguito al terremoto della notte. Su twitter Zelensky, nel dirsi «scioccato» per le notizie sul sisma, porge le proprie condoglianze al presidente turco Recep Tayyip ed alla famiglie delle vittime: «Siamo vicini in questo momento all'amichevole popolo turco e pronti a fornire ogni necessaria assistenza». Sin dall'inizio della guerra in Ucraina la Turchia ha svolto un importante ruolo di mediazione tra Mosca e Kiev.

Siria, il bilancio sale a 230 morti e 600 feriti

È salito a 230 morti e 600 feriti in Siria il bilancio, provvisorio, del forte terremoto al confine con la Turchia. Lo hanno reso noto le autorità di Damasco, che danno notizia di una riunione d'emergenza del consiglio dei ministri convocata dal presidente siriano Bashar al Assad per coordinare ricerche e aiuti.

In Italia riprende regolarmente il traffico ferroviario

È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30, a seguito dell'allerta del Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2.17. Lo comunica Fs.

Le zone colpite

Il terremoto di magnitudo 7.9, localizzato alle ore 2:17 italiane del 6 febbraio 2023 nella parte sud-orientale della Turchia, ha coinvolto l'area del confine con la Siria, nella regione dell'Anatolia sud-orientale. L'Istitutto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha riferito che tra le città più vicine all'epicentro, circa 30 chilometri, troviamo Gaziantep, una delle più grandi della Turchia. I sismologi dell'Ingv hanno rilevato che il terremoto ha avuto un ipocentro a circa 20 chilometri di profondità ed è stato fortemente risentito in tutta l'area meridionale della Turchia ed anche in Siria.

Revocato l'allarme maremoto

Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l'allarme maremoto per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 2.17. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30

Polizia locale Bari: possibili onde maremoto

Un'allerta rosso è stato lanciato intorno alle 5 di questa mattina dalla Polizia locale di Bari per «possibili onde di maremoto sulla costa pugliese a partire dalle ore 6.44 con seguito del 6 febbraio 2023» dopo il terremoto avvenuto in Turchia. L'allerta riguarda anche le altre coste pugliesi e quelle di altre regioni italiane. La popolazione barese viene invitata a «evitare di percorrere a piedi o in auto tutti i tratti costieri e le strade del litorale nella fascia oraria dalle ore 6:30 fino all'emissione del messaggio di cessato allarme». Il maremoto «è costituito da una serie di onde e la prima onda può non essere la più alta e/o distruttiva». L'intervallo di tempo - si spiega nel messaggio della polizia locale - tra le onde successive può variare da pochi minuti a un'ora, e la possibilità che si abbiano nuove onde distruttive permane per molte ore. Il livello di allerta rosso (watch) indica che le coste potrebbero essere colpite da un'onda di maremoto con un'altezza superiore a 0,5 metri in mare aperto e/o un run-up superiore a 1 metro sul livello del mare«. Anche l'assessore comunale allo Sport e Ambiente Pietro Petruzzelli ha rilanciato su Facebook l'allerta. «È fondamentale che non andiate a correre o stazionare sul nostro lungomare», ha scritto. 

Tajani: vicino al popolo turco e siriano, contattiamo italiani che vivono lì

«Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime. Non mancherà l'aiuto dell'Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma». Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Turchia, sale a 76 morti il bilancio

Sale ad almeno 76 morti il bilancio delle vittime in Turchia per il terremoto di magnitudo 7.9 avvenuto nella notte nel sud del Paese, vicino al confine con la Siria. Lo rende noto l'autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri turca Afad, come riporta l'agenzia Anadolu, facendo sapere che i feriti sono almeno 440. «Non è possibile riferire il numero totale dei morti e i feriti al momento, i danni sono seri», ha dichiarato il prefetto di Kahramanmaras, dove è stato rilevato l'epicentro della scossa.

Protezione civile: allarme tsunami ridotto

Il capo della Protezione civile siciliana Salvatore Cocina, «in costante contatto con il DPC-Roma, ha avuto notizia che l'altezza di onda misurata in Turchia è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto l'allarme, pur ridimensionato, permane». «Il Dipartimento regionale della PC, tramite sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell'isola e con i Sindaci dei comuni costieri - si legge in una nota - L'onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo raggiungerà tutte le coste dell'isola». Ai sindaci è stato raccomandato di attivare le procedure dei piani di PC, di avvisare la popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali per eventuale allontanamento. La Protezione civile ha avvisato il presidente Schifani che si trova a Catania e segue l'evolversi della situazione.

Treni fermi al Sud dalle 6.30

Si ferma a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all'alta Italia a seguito dell'allerta diramata dal dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17. In conseguenza allo stop cautelativo potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni, fanno sapere in una nota le Ferrovie dello Stato.

Siria, almeno 111 morti e 516 feriti

Almeno 111 morti e 516 feriti tra Aleppo, Hama e Lattakia. È l'ultimo bilancio delle violente scosse di terremoto che nella notte hanno colpito Turchia e Siria, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Damasco. «La situazione è molto tragica, decine di edifici sono crollati nella città di Salgin», ha riferito un membro dell'organizzazione siriana dei caschi bianchi, in un riferimento alla città situata a cinque chilometri dal confine con la Turchia.

Terremoto devastante in Turchia, quando in Italia erano da poco passate le 2 di notte. Otto scosse di fortissima intensità hanno colpito il sud del Paese, non lontano dal confine con la Siria, che infatti è stata devastata al pari della Turchia: secondo le rilevazioni dell’Ingv, la maggiore è quella registrata alle 2:17 con magnitudo 7.9. Successivamente ne sono state avvertite altre sette tutte comprese tra magnitudo 4.7 e magnitudo 5.6.

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