Terremoto Turchia e Siria, dalla Caritas all'Unicef: ecco come donare aiuti alla popolazione

«Faremo sentire la nostra vicinanza a comunità già provate dalla dura realtà della povertà e della guerra», sottolinea in una nota Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana

Terremoto Turchia, dalla Caritas all'Unicef: ecco come donare aiuti alla popolazione
Terremoto Turchia, dalla Caritas all'Unicef: ecco come donare aiuti alla popolazione
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 18:55

Per fronteggiare le prime necessità delle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria, Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione 20 mila euro e al contempo ha lanciato una raccolta fondi, il cui ricavato sarà destinato a finanziare interventi d'urgenza, e successivamente di riabilitazione e ricostruzione, nel medio e lungo periodo. «Faremo sentire la nostra vicinanza a comunità già provate dalla dura realtà della povertà e della guerra», sottolinea in una nota Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, invitando «anche i cittadini e i fedeli della diocesi a manifestare la loro generosa, fraterna solidarietà».

Caritas Ambrosiana ha predisposto anche una pagina internet dedicata, finalizzata a illustrare e aggiornare le modalità di donazione e il contenuto degli aiuti.

Facendo leva sui rapporti di collaborazione stretti negli ultimi anni in Turchia e Siria, dove ha condotto e finanziato numerosi progetti rivolti a profughi, vittime di guerra e persone in povertà, Caritas Ambrosiana ha attivato i suoi canali di contatto e aiuto nelle regioni colpite dal sisma.

Terremoto Turchia, sotto le macerie una squadra di pallavolo femminile. «Non riusciamo a trovarle»

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza utilizzando il conto corrente postale n. 347013, oppure con donazione tramite il sito www.caritas.it, oppure con bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111;

Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474;

Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013;

UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 0000110.

 

La Cei stanzia 500mila euro come primo aiuto

La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Centinaia le vittime, migliaia le persone ancora intrappolate sotto le macerie, numerosi gli edifici colpiti. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà drammaticamente: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. «La Cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunità siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire», fa sapere il Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell'Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l'80% della popolazione vive in povertà. Lo stanziamento della Conferenza Episcopale Italiana aiuterà a far fronte alle prime necessità. Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a «un'attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema».

 

Unicef, l'appello

Nella notte del 6 febbraio, quando la maggior parte della popolazione dormiva nelle proprie case, un violento terremoto ha colpito la zona di confine tra Siria e Turchia, provocando un disastro. Il numero dei morti e dei feriti, già molto alto, continua ad aumentare.

Sappiamo che le primissime ore sono fondamentali per salvare quante più vite possibile.
Noi siamo già sul posto e abbiamo iniziato a:

- fornire kit di primo soccorso per medicare i feriti
- distribuire acqua potabile, cibo e coperte
- allestire rifugi per le famiglie che hanno perso la casa e sono rimaste senza riparo
Abbiamo immediatamente impegnato tutte le risorse già disponibili, ma abbiamo bisogno di ulteriori fondi per consentire l’invio immediato degli aiuti umanitari e far fronte alle urgenti necessità dei bambini e delle famiglie.

La situazione è resa ancora più drammatica dal freddo intenso. È una lotta contro il tempo per salvare quante più vite possibile. Ecco il link per le donazioni: https://donazioni.unicef.it/landing-emergenze/emergenza-terremoto-siria-turchia#/home

 

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