Sergei Shoigu, il ministro russo sparito da 12 giorni per «problemi cardiaci». Ma è giallo: «Putin non si fida più di lui»

Il presidente, sempre più sospettoso, avrebbe dato il via a delle vere e proprie "purghe" fra i suoi collaboratori più stretti

Russia, ministro Shoigu sparito da 12 giorni per «problemi di cuore». Ma dagli Usa: Putin ha cominciato caccia alle streghe
Russia, ministro Shoigu sparito da 12 giorni per «problemi di cuore». Ma dagli Usa: Putin ha cominciato caccia alle streghe
di Alessio Esposito
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 07:41

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, è sparito dalla circolazione. La sua ultima apparizione pubblica risale a 12 giorni fa e, ufficialmente, sarebbe a riposo per «problemi cardiaci». In contemporanea, secondo fonti occidentali, Vladimir Putin avrebbe cominciato una vera e propria «caccia alle streghe» fra i suoi collaboratori più stretti. Lo "zar", infatti, sarebbe furioso per la fuga di notizia - avvenuta principalmente verso Stati Uniti e Gran Bretagna - sui piani militari della Russia e sarebbe pronto a tutto pur di individuare la "talpa" fra i suoi generali.

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Il ministro russo Shoigu sparito da 12 giorni per «problemi di cuore»: ma è giallo

Putin, secondo le medesime fonti, starebbe diventando sempre più sospettoso nei confronti di Shoigu, che non è solo ministro della Difesa, ma anche suo fedele alleato e amico di vecchia data. Tuttavia le sue apparizioni pubbliche sono notevolmente diminuite nell'ultimo periodo e la tv russa ha iniziato a utilizzare immagini d'archivio quando chiamata a dare notizie su di lui. Il 18 marzo i media del Cremlino hanno riferito di un incontro fra Putin e Shoigu per discutere «dell'andamento dell'operazione speciale in Ucraina», ma anche in quel caso nessuna foto o filmato è stato diffuso. Inoltre - secondo alcuni rumors provenienti da ambienti di opposizione - la figlia del ministro, la 31enne Ksenia, avrebbe postato sui social una sua foto vestita in giallo e blu, come segnale di sostegno all'Ucraina.

 

Nelle ultime settimane sono emerse diverse tensioni fra Putin e alti generali dell'esercito. Secondo alcune fonti il presidente sarebbe entrato in conflitto con Alexander Bortnikov, altro alleato di lungo corso e capo dell'Fsb (servizi di sicurezza russi), indicato da alcuni report d'intelligence occidentali come potenziale successore di Putin in caso di "colpo di stato" da parte dell'élite scontenta.

Lo "zar" ha per questo cominciato delle vere e proprie purghe fra i suoi uomini. Non ci sono notizie di una possibile rimozione di Shoigu, ma la sua assenza prolungata in un periodo del genere fa certamente discutere. L'entourage del ministro, per ora, si limita a giustificarne l'assenza per dei generici «problemi di cuore».

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