Svezia, timori per una guerra imminente: ripristinato il servizio civile e "arruolati" migliaia di giovani

L'annuncio del ministro svedese, Bohlin: «Potrebbe esserci un conflitto nel nostro Paese». Obbligatorio un corso di 11 mesi per imparare nozioni di guerra chimica, biologica, radiologica e nucleare

Svezia, timori per una guerra imminente: ripristinato il servizio civile e "arruolati" migliaia di giovani
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 12:33

La Svezia si sta preparando a una possibile guerra? Intanto sta arruolando tutti i cittadini obbligandoli a partecipare a un corso di sopravvivenza e di guerriglia urbana con tanto di studi teorici per conoscere armi chimiche e tecniche di resistenza. E da oggi il governo ripristina anche il servizio civile obbligatorio.

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È passato solo un anno e mezzo da quando la Svezia ha presentato domanda di adesione alla Nato, segnando un netto cambiamento nell'approccio del paese storicamente neutrale alla difesa e alle relazioni internazionali.

Ma nelle ultime settimane un incombente sensazione di potenziale conflitto ha travolto il paese poiché i cittadini sono stati avvertiti di prepararsi alla possibilità di una guerra. Molti studenti universitari si sono visti recapitare prima dei questionari e poi l'iscrizione “forzata” a un corso di 11 mesi per imparare nozioni di guerra chimica, biologica, radiologica e nucleare.

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«Ho fatto i test e poi mi hanno reclutato, che volessi o no», ha detto Heddo Johannesson, uno degli studenti e che insieme a tutti i suoi compagni è stato obbligato a svolgere i test attitudinali. «Con quello che sta succedendo in Ucraina, vorrei proteggere le persone che possono essere protette, perché se ci sarà una guerra nel mio Paese qualcuno dovrà farlo e potrei anche essere io».

Anche se non tutti saranno obbligati a prestare il servizio militare, solo una piccola parte della popolazione sarà richiamata contro la propria volontà, da venerdì il governo ripristinerà anche il servizio civile obbligatorio, una forma di servizio nazionale abolito dopo la guerra fredda. In un discorso ad una conferenza sulla difesa nazionale all'inizio del mese, il primo ministro Ulf Kristersson, ha fatto appello ai rifugi antiaerei a Kiev dicendo: «Passo dopo passo, stiamo ora costruendo la nuova difesa totale. E il 19 gennaio la Svezia riattiva l'obbligo civile». Dicendo alla popolazione che spetta ai cittadini garantire la sicurezza della Svezia, ha affermato: «La cittadinanza non è un documento di viaggio». Kristersson ha anche annunciato l'intenzione di inviare forze in Lettonia, nonostante la Svezia non sia ancora membro a pieno titolo della Nato. «Non perdiamo tempo aspettando le ratifiche finali», ha detto, riferendosi allo stallo da parte di Ungheria e Turchia.

Che lo sostengano o meno, questo cambio di direzione nazionale sta già trasformando la vita e le prospettive di molti giovani. Johannesson è uno dei circa 100.000 giovani che saranno chiamati al servizio militare l'anno prossimo – circa il 10% dei quali lo farà controvoglia. In passato, solo coloro che esprimevano interesse a prestare servizio dovevano farlo, ma i numeri insufficienti hanno portato un cambiamento di politica da parte delle autorità. Il nuovo dovere civico obbligatorio si applicherà inizialmente solo a coloro che sono formati nei servizi di emergenza e nella fornitura di elettricità, ma è il primo passo in quello che dovrebbe essere un programma di servizio nazionale molto più ampio. Carl-Oskar Bohlin, ministro svedese per la difesa civile – che ha annunciato alla conferenza «potrebbe esserci la guerra in Svezia» ha detto che in futuro si sta prendendo in considerazione un pieno ritorno al dovere civico. «Questa riattivazione avverrà in due settori, innanzitutto nei servizi di soccorso municipali», ha detto. Il lavoro dei servizi di emergenza sarà richiesto per una formazione estesa che copra le “condizioni di guerra”, ha detto, compreso l'apprendimento su come maneggiare gli ordigni inesplosi. 

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