Coronavirus, nuova ondata «tra fine estate e autunno». Capo statistiche gela la Gran Bretagna

Coronavirus, nuova ondata «tra fine estate e autunno». Capo statistiche gela la Gran Bretagna
Coronavirus, nuova ondata «tra fine estate e autunno». Capo statistiche gela la Gran Bretagna
di Elena Panarella
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Domenica 14 Marzo 2021, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 18:26

«Non c’è dubbio che ci sarà un’ulteriore ondata di infezioni da Covid-19 in autunno», avverte il capo delle statistiche del Regno Unito. Il professor Sir Ian Diamond, afferma che ci sono anche molte variazioni regionali all’interno del Paese in termini di numero di persone che hanno anticorpi.

I suoi commenti arrivano dopo che l’ufficiale medico capo dell’Inghilterra, il professore Chris Whitty, ha affermato che «il Regno Unito sperimenterà un’altra ondata di casi ad un certo punto, potenzialmente a fine estate o durante l’autunno e l’inverno».

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Sir Ian ha spiegato che le persone devono capire come i dati stanno andando avanti e guardare l’impatto del lancio «meraviglioso» del vaccino. «Ma detto questo, dobbiamo anche riconoscere che questo è un virus che non andrà via», ha poi sottolineato senza troppi giri di parole. «E non ho dubbi che in autunno ci sarà un’ulteriore ondata di infezioni».

 

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La risposta immunitaria

Alla domanda se è troppo presto per sapere quanto del calo delle infezioni nel Regno Unito sia dovuto all’introduzione del vaccino, ha detto che ci sono una serie di parti in movimento come vaccini e restrizioni. «Voglio dire, però, che questo è stato un lancio di vaccino incredibilmente impressionante, abbiamo esaminato gli anticorpi nella popolazione e abbiamo ampliato il nostro sondaggio per essere in grado di fare molti più esami del sangue in modo da poter esaminare l’impatto».

«E quello che stiamo vedendo è un aumento piuttosto notevole del livello di anticorpi negli ultraottantenni e sempre più negli ultra settantenni - aggiunge - Quindi sono molto, molto fiducioso che il lancio del vaccino stia davvero iniziando a fornire una protezione reale.

Dall’altro lato, vediamo livelli molto relativamente alti tra i giovani, il che mostra solo quanti giovani sono stati colpiti dal virus». E ancora «alla fine vorrei solo dire su questo che c’è molta variazione regionale, quindi troviamo che il 30% di Londra ha anticorpi mentre solo il 16% nel sud-ovest, quindi dobbiamo riconoscere anche questo».

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