Mandati a combattere battaglie sanguinose senza cibo né equipaggiamento, arruolati con la leva obbligatoria nonostante i problemi di salute. Il comandante del 113° reggimento di fucilieri della Repubblica popolare di Donetsk accusa Mosca di sacrificare i propri uomini in maniera brutale. Il video dei soldati che depongono le armi davanti al comandante che tiene il discorso è stato pubblicato su Telegram ed è diventato rapidamente virale.
Il discorso del comandante: «Ignorati e accusati di sabotaggio»
Il comandante riassume le dure condizioni dei soldati: «La nostra compagnia, composta dal 5° Battaglione di Fanteria del 113° Reggimento di Fanteria, era in prima linea nella regione di Kherson in Ucraina. Per tanto tempo il personale ha superato il freddo e la fame e per un periodo considerevole lo abbiamo fatto senza supporto materiale, forniture mediche o cibo».
Il militare protesta anche sul modo in cui queste persone sono state mandate a combattere: «La mobilitazione della nostra unità è avvenuta senza alcuna visita medica e ci sono persone nella nostra unità che secondo le leggi della Repubblica popolare di Donetsk non dovrebbero essere mobilitate. Ci sono membri del nostro personale che soffrono di malattie croniche e altri che sono tutori di persone con malattie mentali. Per coloro che sono padri di bambini, tenendo conto della durata della nostra continua presenza in prima linea, sorgono molte domande che vengono ignorate dal comando». Il comandante lamenta il fatto che la voce dei soldati del Donbas non viene ascoltata da Mosca: «Il comando superiore interpreta le nostre lamentele come un sabotaggi mostra rispetto per i tuoi ufficiali. Che cosa c'è da guadagnare mandando a morire i tuoi soldati?»
Sale il malcontento tra i soldati russi in Ucraina
Non è la prima testimonianza che mostra le difficili condizioni dei soldati russi in Ucraina.