Obitori stracolmi, posti nei cimiteri esauriti e perfino carenze di bare in una Hong Kong devastata dalla variante Omicron. Perfino le tradizionali bare di legno stanno finendo mentre le autorità si affrettano ad aggiungere spazio nei cimiteri per fare fronte alle numerose richieste delle pompe funebri. «Non ho mai visto così tanti corpi accatastati insieme», ha detto il direttore delle pompe funebri Lok Chung, 37 anni, che ha lavorato 24 ore su 24, con circa 40 funerali organizzati a marzo, rispetto ai circa 15 in un mese medio. «Non ho mai visto membri della famiglia così sconvolti, così delusi, così impotenti», ha raccontato alla Reuters.
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Da quando la quinta ondata di coronavirus ha colpito l'ex colonia britannica quest'anno, ci sono stati più di un milione di infezioni e oltre 8.000 morti.
Anche le infezioni tra il personale delle pompe funebri stanno aumentando ha affermato un altro direttore di pompe funebri, Hades Chan, 31 anni. «Quasi un quarto del personale non è in grado di lavorare. Quindi alcuni saloni di pompe funebri hanno deciso di lavorare insieme per riunire il personale tra di loroe per continuare a far fronte alle numerose richieste».
a Cina fornisce oltre il 95% delle 250-300 bare di cui Hong Kong ha bisogno ogni giorno, ha affermato Irene Young, funzionaria comunale per l'igiene e l'alimentazione. Ha ricevuto più di 3.570 bare durante il periodo dal 14 al 26 marzo, dopo che il governo della città governata dalla Cina si è coordinato con le autorità della terraferma. I sei crematori che lavoranoi quasi 24 ore su 24 eseguono quasi 300 cremazioni al giorno, il doppio della cifra normale. E gli obitori pubblici sono stati ampliati per ospitare 4.600 corpi dai 1.350 precedenti, hanno affermato le autorità.
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