Polina Kovaleva, la figlia dell'amante di Lavrov sanzionata: la sua villa da 5 milioni pagata in contanti

La 26enne è finita nel bersaglio delle sanzioni anti-Mosca. Su Instagram la bella vita tra feste, abiti firmati e viaggi

Polina Kovaleva, la figlia dell'amante di Lavrov sanzionata: la sua villa da 5 milioni pagata in contanti
Polina Kovaleva, la figlia dell'amante di Lavrov sanzionata: la sua villa da 5 milioni pagata in contanti
di Veronica Cursi
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Giovedì 24 Marzo 2022, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 11:33

Nel suo appartamento milionario a Kensington, una delle zone più esclusive di Londra, erano noti i party da mille e una notte. D'altronde Polina Kovaleva, bellissima e biondissima 26enne, figlia dell'amante del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, non ne faceva mistero postando su Instagram (fino a poco tempo fa) immagini di abiti sfarzosi, viaggi, cene nei ristoranti più alla moda. La sua casa, da 5 milioni di euro, era stata acquistata in contanti e senza mutuo, ma lei (così come la madre) non aveva alcun reddito. E ora proprio Polina - al pari degli oligarchi russi - è finita nella lista de bersagli delle sanzioni anti-Mosca imposte dal governo di Boris Johnson in risposta all'invasione dell'Ucraina.

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L'amante "ufficiale"

La storia di Polina era diventata un caso e da tempo si chiedeva il sequestro del suo appartamento a Kensington. Polina infatti non è ufficialmente legata tramite parentela a Lavrov. Il ministro degli Esteri ha una prima famiglia "ufficiale" nota ai media. Sebbene non si veda in pubblico da molto tempo, Maria Lavrova è la sua consorte da 50 anni. Il matrimonio parallelo di Lavrov con Svetlana Polyakova, madre di Polina, non è mai stato un mistero. La donna vive a Londra insieme alla figlia 26enne: entrambe dispongono di una collezione di automobili e, appunto, un appartamento di lusso. Nonostante i rapporti noti con Lavrov, per la Gran Bretagna Svetlana è una donna single e disoccupata, così come sua figlia Polina.

Ma queste nuove sanzioni registrano un cambio di rotta che andrebbe a colpire anche quei beni "nascosti" riconducibili agli oligarchi russi. Lo sottolinea via Twitter la ministra degli Esteri inglese, Liz Truss, precisando che l'elenco comprende ora «più di 1000 fra individui e aziende» ritenuti in un modo o nell'altro legati al sistema di potere del presidente Vladimir Putin. Truss scrive che fra persone fisiche e giuridiche gli ulteriori sanzionati «sono 65», e non 59 come inizialmente riferito. Vi sono incluse banche e imprese finora non colpite, ma pure - a livello
individuale - amministratori delegati di strutture già prese di mira a livello societario. Truss cita fra gli esempi più
significativi delle aggiunte odierne la società di arruolamento di «mercenari Wagner Group, la figliastra del ministro degli Esteri, Lavrov e il ceo della maggiore banca» della Russia.

 

Le ricchezze "inspiegabili"

Polina Kovaleva è laureata in marketing ed economia e con un master all'Imperial College di Londra. Non è sposata e il padre non è un milionario. La madre, moglie di Lavrov, non ha un lavoro. Secondo il team di Navalnyj gran parte dei soldi spesi da Kovaleva arriverebbero proprio dal patrigno Lavrov e per questo andavano sanzionati. La giovane ha lavorato per Gazprom e altri colossi  legati a Mosca e in passato avrebbe vissuto in un'abitazione di Holland Park, West London, di proprietà dell'ambasciata russa. E' stata passeggero sull’aereo del ministero degli Esteri almeno 60 volte, a volte con la madre a volte con la nipote, e con  la mamma è proprietaria di un appartamento a Mosca, valutato 6-8 milioni di dollari, una dacia nella regione di Mosca, e di almeno due auto di lusso.  Intanto dai Instagram è scomparso il suoi profili social.

La casa di Londra

Condivide l'appartamento con un uomo, ritenuto il suo partner, che ha anche una partecipazione del 10% nella società di investimento che ora gestisce. La struttura fa parte di uno sviluppo pluripremiato che offre piscina, palestra, spa, cinema, simulatore di golf, sala giochi e viste su Kensington e Holland Park.

Il ministero degli Esteri britannico ha affermato che prendere di mira Polina "invia un forte segnale che coloro che beneficiano dell'associazione dei responsabili dell'aggressione russa rientrano nell'ambito delle nostre sanzioni". In pratica, le sanzioni impediranno ai cittadini e alle imprese del Regno Unito di "trattare con fondi o risorse economiche di proprietà, detenute o controllate" da Polina. Inoltre impediranno che il denaro venga fornito a Polina o che venga fornito a suo vantaggio.

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