Chi sono i «nazisti ucraini» di cui parla Putin? Dal ruolo nella guerra del Donbass al battaglione Azov

Chi sono i «nazisti ucraini» di cui parla Putin? Dal ruolo nella guerra del Donbass al battaglione Azov
Chi sono i «nazisti ucraini» di cui parla Putin? Dal ruolo nella guerra del Donbass al battaglione Azov
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Giovedì 3 Marzo 2022, 21:11 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 20:20

L'obiettivo dichiarato della Russia in Ucraina è quello di «demilitarizzare» e, soprattutto, «de-nazificare» il paese. In altre dichiarazioni, il presidente russo Vladimir Putin ha definito il governo di Kiev «una banda di drogati e neo-nazisti». Zelensky ha più volte rispedito al mittente le accuse, eppure la propaganda del Cremlino continua a spingere sul tema della battaglia all'ultra-destra. Ma perché la Russia ha scelto questo tema? E, soprattutto, su quali basi si poggia l'idea (non confermata dai fatti) che i politici ucraini appartengano a correnti di estrema destra?

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Nazisti ucraini? Le radici storiche

Le affermazioni di Putin hanno delle radici storiche e bisogna tornare alla Seconda Guerra mondiale per capire a cosa si riferisce lo Zar. L'ucraino Stepan Bandera, infatti, collaborò con la Germania di Hitler con l'obiettivo di opporsi all'Urss e creare uno stato indipendente alleato dei tedeschi.

Nacque così l'Armata ucraina d'insurrezione, che negli anni ha dato vita a successive formazioni nazionaliste che si sono opposte a Unione Sovietica prima e Russia poi. Per Putin, dunque, la nascita stessa di un'Ucraina indipendente è legata al nazismo.

Formazioni di ultra-destra sono apparse in Ucraina, con ruoli più o meno centrali, a più riprese. Contro la Russia hanno combattuto nel 1993 al fianco dei georgiani e nel 1994 con i ceceni. Nel 2004 i nazionalisti ebbero un ruolo (seppur marginale) nella cosiddetta rivoluzione arancione in Ucraina, che portò il filo-occidentale Viktor Yushchenko a diventare presidente.

Rivoluzione del 2014 e battaglione Azov

Ma è nel 2014 che queste formazioni acquisiscono centralità nello scenario politico ucraino, quando durante le settimane dell'Euromaidan salgono sulle barricate per spodestare il presidente filo-russo Viktor Yanukovich. L'impegno dell'ultra-destra ucraina si è poi spostato nel Donbass, nella guerra contro i separatisti di Donetsk (tradizionalmente filo-russi). In questo contesto nasce il temibile battaglione Azov, formatosi a Mariupol nel 2014, proprio per prendere parte alla guerra del Donbass. Questa formazione, di chiara ispirazione neonazista, divenne famosa a seguito di accuse di crimini di guerra e tortura. Oggi è inquadrata nei ranghi della Guardia nazionale dell'Ucraina.

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