Morto Gaarder per Covid: era il re dei negazionisti norvegesi. Molti contagiati nei suoi raduni illegali

Gaarder (da Facebook)
Gaarder (da Facebook)
di Riccardo De Palo
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Giovedì 15 Aprile 2021, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 20:36

Un noto negazionista norvegese sessantenne, che aveva anche ospitato due grandi eventi pubblici nella sua proprietà contro la “dittatura” delle misure anti coronavirus, è morto a sua volta di Covid. Hans Kristian Gaarder era positivo al Sars-CoV-2, come hanno confermato gli esami compiuti dopo la sua morte, avvenuta il 5 aprile scorso a Gran, città a una sessantina di chilometri da Oslo. 

Gaarder credeva in svariare teorie del complotto sulle origini del coronavirus.

Spesso compariva in tv, o scriveva nel suo sito web: era convinto che il coronavirus fosse come un banale raffreddore. Molti suoi post su Facebook sono stati bollati come “notizie senza fondamento” dallo stesso social network. Pochi giorni prima di morire, il 26 e 27 marzo scorsi, aveva organizzato delle riunioni che contravvenivano con le misure anti-pandemia nazionali, nella sua proprietà. Dodici persone che hanno partecipato alle sue feste private sono in seguito risultati positive al Sars-Cov-2 e hanno contagiato i propri familiari. 

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Il comune di Gran ha ora lanciato un appello, per poter rintracciare e sottoporre a tampone i partecipanti ai raduni. Il medico capo della regione, Are Løken, ha commentato che la morte di Gaarder è comunque motivo di cordoglio e ha aggiunto che “i nostri pensieri ora sono rivolti ai suoi parenti”. 

La propaganda di Gaarder si spingeva anche oltre l fede di un qualsiasi no-vax impenitente: i suoi messaggi contenevano anche farneticazioni sulla setta degli Illuminati e sulla presunta “illegittima” elezione di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti. 

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