A Kiev le persone comuni si preparano per la battaglia urbana. Finora la capitale è rimasta saldamente in mano all'Ucraina, nonostante i sabotatori della Russia provino da giorni a minare le difese. Ma l'escalation delle ultime ore apre le porte a un'invasione della città, che sembra ormai questione di giorni. I civili che sono rimasti hanno imbracciato i fucili, anche se le armi per tutti quelli che vorrebbero combattere non ci sono.
Qualcuno è pronto a difendersi con le pistole che conservava a casa. Si fabbricano centinaia di molotov con le bottiglie di vetro. Si innalzano muri fatti di gomme ammassate, si schierano camion per chiudere le strade, alcune già distrutte dai bombardamenti. Si scavano trincee dopo fino a una settimana fa si passeggiava per lo shopping. E tutti sono pronti a fare la propria parte per aiutare la resistenza. «Non ci piegheranno. Siamo forti, siamo ucraini», dice il presidente Zelensky parlando al parlamento europeo.
La guida per le molotov
Dopo la chiamata alle armi, il governo ha fornito anche i tutorial su «come lanciare le molotov sui carri armati».
Закінчення війни - В РУКАХ КОЖНОГО З НАС!👊🏼
Знищуй! Пали! 🔥
Викидай ворога зі свого дому, своєї країни! pic.twitter.com/t1d8mKirEC— Defence of Ukraine (@DefenceU) February 28, 2022
Kiev pronta a combattere
Durante il giorno i cittadini si ritrovano e ascoltano chi ha esperienza militare, che spiega come combattere e come difendersi. La città ha ancora luce e la rete internet. Le immagini dei bombardamenti e dell'invasione di Kharkiv (la seconda città più popolosa dell'Ucraina) fanno il giro di tutti gli smartphone. Così come la fila di mezzi militari russi che puntano la capitale. Assolutamente vietato diffondere le immagini dei blocchi stradali in città o delle trappole che sono state preparate, per non aiutare in nessun modo l'esercito russo. La paura che l'invasione sia imminente è forte, ma il morale degli ucraini è ancora altissimo. Nessuno vuole cedere un passo.