Inghilterra, quegli sguardi annichiliti dopo una vigilia spavalda

Inghilterra, quegli sguardi annichiliti dopo una vigilia spavalda
di Chiara Bruschi
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Luglio 2021, 00:40

 Spavaldi prima del match, volti annichiliti alla fine. Può sintetizzarsi così la storia della finale vissuta dagli inglesi. «Football’s coming home», celebre ritornello che significa “il calcio sta per tornare a casa”, ha imperversato per settimane durante Euro 2020. Cantato per le strade, urlato dai finestrini delle auto addobbate con le bandiere con la croce di San Giorgio. La vittoria era nell’aria, secondo i sudditi di Sua Maestà, e la si poteva respirare ovunque.
La delusione è stata quindi ancor più dolorosa quando un gioco di parole ideato dagli italiani diffuso nell’ultima settimana è diventato realtà. Nella sera della semifinale contro la Spagna e soprattutto nella finale contro la stessa Inghilterra, infatti, i tifosi del tricolore hanno ironizzato sulla frase “The Football is coming home” sostituendo semplicemente la H di home con la R di Rome. Un’allusione al fatto che la vittoria sarebbe andata proprio agli Azzurri.

Inghilterra, la delusione dopo la sconfitta


A 55 anni dall’ultima coppa tutte le circostanze sembravano favorevoli a una vittoria e gli inglesi sono stati a lungo convinti che questa fosse la volta buona: un girone particolarmente fortunato, una squadra determinata e un allenatore, Gareth Southgate desideroso di riscatto, la possibilità di giocare in casa quasi tutte le partite nel tempio del calcio, Wembley, e l’opportunità di scendere in campo per sfidare la finalista sotto la spinta di uno stadio gremito, per la maggior parte, di tifosi inglesi.

E la spinta si è sentita nei primi minuti della finale con l’Italia, quando il portiere Donnarumma ha subito il primo gol ha segnato nei primi due minuti della partita.


LA REGINA
«Ho mandato i miei auguri con la speranza che la storia non registri solo il vostro successo ma anche lo spirito, l’impegno e l’orgoglio che ha caratterizzato la vostra impresa», aveva twittato alla vigilia del match la regina Elisabetta citando quel giorno in cui, 55 anni fa, consegnava la coppa del Mondo a Bobby Moore. E se la squadra fosse riuscita a espugnare la squadra di Roberto Mancini per l’allenatore Gareth Southgate era già pronto un titolo nobiliare di baronetto. Al quale tuttavia ora dovrà rinunciare, con amarezza, soprattutto perché la sconfitta è arrivata a causa della maledizione dei rigori. Lo stesso Southgate, infatti, aveva infranto il sogno dei tifosi inglesi alla semifinale del 26 giugno 1996 tenutasi a Wembley tra Inghilterra e Germania. Un’altra partita persa ai rigori proprio a causa di un suo tiro parato da Kopke. 


Boris Johnson, che ha difeso dai tentativi dell’Europa di Mario Draghi di spostare la finale altrove, aveva condiviso una foto con indosso la divisa della Nazionale e aveva lodato i calciatori così: «Questa squadra ha già fatto la storia e ha elevato lo spirito della Nazione. Stanotte potranno alzare anche la coppa. In rappresentanza dell’intera Nazione, buona fortuna. E portatela a casa».

«Questo risultato con cui si è concluso Euro 2020 ci ha spezzato il cuore – ha twittato il primo ministro - ma Gareth Southgate e la sua Inghilterra hanno giocato da eroi. Hanno reso la nostra Nazione orgogliosa e meritano tutta la nostra considerazione».


Anche il principe William ha lodato la loro impresa: «Cuore a pezzi, ma testa alta. Siete arrivati tutti così lontano, ma purtroppo questa volta non è stata la nostra giornata. Potete tenere la testa alta ed essere orgogliosi di voi stessi. So che c’è altro in arrivo». 


L’Inghilterra ora guarda al futuro, ai Mondiali del 2022 quando ripartirà il ritornello e la speranza che il calcio, ancora una volta, possa “tornare a casa”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA