Ucraina, Ursula von der Leyen a Roma: «Qui parte la sfida per cambiare il mondo». E in Campidoglio esclama: «Wonderful»

La presidente della Commissione europea al Festival Internazionale New European Bauhaus. Franceschini: la cultura sia al centro della nuova visione europea

Von der Leyen a Roma: «Ricostruiremo l'Ucraina, è un nostro dovere. Ora investiamo nelle rinnovabili»
Von der Leyen a Roma: «Ricostruiremo l'Ucraina, è un nostro dovere. Ora investiamo nelle rinnovabili»
di Laura Larcan
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Giovedì 9 Giugno 2022, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 15:57

«Noi ricostruiremo l'Ucraina, e dobbiamo farlo nello spirito del Nuovo Bauhaus». Parla di energie rinnovabili, architettura sostenibile e green deal, Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea dal palco del Maxxi, a Roma, arrivata per il festival "The New European Bauhaus in Italia", dove architetti e artisti discutono sulla sostenibilita' delle arti. E annuncia, non a caso, che nel pomeriggio avra' un dibattito anche con il sindaco di Mariupol e con un architetto ucraino. Protagonista e star, la Von der Leyen, di un festival verde per l'Europa creativa, finalizzato  a definire e pianificare una visione nuova, verde del vivere in Europa. Una sorta di EuroVision delle arti applicate e dell'architettura. 

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E' stata la pioggia, ma soprattutto l'installazione d'arte millecolori dell'albero fontana "Brainforest" dell'africano Pascale Marthine Tayou, ad accogliere nella piazza corte del Maxxi la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.

In una via Guido Reni blindatissima, in un quartiere Flaminio avvolto dal silenzio febbricitante dei grandi eventi. A fare gli onori di casa la presidente del Museo Giovanna Melandri, emozionatissima, al fianco del ministro della Cultura Dario Franceschini, con la direttrice del Tg1 Monica Maggioni, che ha moderato l'incontro, il presidente dell'Eni Michele Crisostomo e la rettrice della Sapienza Antonella polimeni. Presente all'incontro l'archistar Diebedo' Francis Kere' vincitore del Pritzker Architecture Prize 2022.  Eleganza sobria, giacca blu bon ton con ricami perlacei, su pantaloni, Ursula Von der Leyen ha collezionato raffiche di flash, applausi e foto come una autentica rock star. E tanti erano i giovani che l'attendevano. 

 

Il Festival Internazionale New European Bauhaus - NEB, in programma dal 9 al 12 giugno principalmente a Bruxelles, vede oltre 300 eventi online e in presenza in tutti i Paesi dell'Unione. «È incredibile - ha detto Von der Leyen - vedere oltre 200 eventi in programma in questa manifestazione, molti anche in Italia, Paese che voglio ringraziare, perché è entusiasta e in prima linea».

 

«Ora investire in rinnovabili»

«L'economia russa è fondata su gas, petrolio e carbone e noi nell'Ue ne siamo fortemente dipendenti - continua von der Leyen -. A causa di questa guerra orribile abbiamo deciso di ridurre la dipendenza. Adesso dobbiamo andare avanti, stare attenti a non restare bloccati con nuovi fornitorie investire massicciamente nelle energie rinnovabili. Siamo al limite, per troppi decenni - ha osservato la presidente della commissione - abbiamo inquinato, sprecato, estratto e preso dal pianeta più di quello che potevamo ridare e sappiamo che ora serve un cambiamento e per questo c'è il Green deal europeo», ma «ci siamo accorti che mancava qualcosa: un movimento dal basso delle persone. E per questo il cuore e l'anima del Green deal europeo è il nuovo Bauhaus europeo».

«Qui parte la sfida per cambiare il mondo»

«Sappiamo che gli artisti scoprono il futuro prima di noi. Ecco perché siamo qui, per ribadire che la bellezza può essere fonte di cambiamento forte, per ridisegnare, insieme al Maxxi, il cambiamento che vogliamo nel mondo, che dovrà essere "carbon free" e dove dobbiamo pensare uno spazio nuovo per la comunità», ha detto Ursula Von Der Leyen ospite al Maxxi. «Dobbiamo fare le cose per bene - ha aggiunto . Ci troviamo in un momento di cambiamento radicale, anche per il "green deal". Il 40 per cento delle emissioni di Co2 arriva dalle abitazioni. Devono nascere progetti senza impatto ambientale, ispirandosi alla natura nel costruire come ha fatto l'architetto Diébédo Francis Kéré. Dobbiamo garantire che tutti partecipino a un mondo di prosperità - ha detto ancora la Von Der Leyen -. La stessa cosa deve riguardare il green deal, che non può prescindere dall'elemento sociale. Dobbiamo prendere in considerazione l'impatto verso i nostri vicini, come quello sull'Africa. Dobbiamo passare alle rinnovabili, e in Africa ci sono risorse per utilizzare questo tipo di energia. Dobbiamo sviluppare assieme ai nostri vicini le energie che alimenteranno il pianeta in maniera ecologica, lavorando tutti insieme a questo scopo. Infine, la tecnologia dev'essere creata in Africa, come la produzione dei vaccini, bisogna esportare la tecnologia».  

Franceschini: la cultura sia al centro della nuova visione europea 

«Possiamo e dobbiamo fare di più tutti insieme per portare la cultura al centro della nuova visione dell'Europa, in cui il cambiamento accade grazie alla progettazione. Vogliamo lodare il lavoro fatto in questo senso dalla Commissione Europea»: così il ministro della Cultura Dario Franceschini partecipando al Maxxi di Roma. «La cultura offre comprensione, dialogo, soluzione, contribuendo all'impegno ambientale e sociale. Abbiamo bisogno di saggezza, ecco perché a Napoli a giugno riuniremo tutti i ministri della Cultura per lanciare insieme agli Stati membri un nuovo processo di cooperazione culturale - ha proseguito il ministro -. La cultura in Europa deve contare per il bene dell'inclusività e della creatività nelle società del Mediterraneo e per svolgere un ruolo fondamentale nell'attuare una nuova agenda europea per il Mediterraneo. La voce dell'Ue deve essere ascoltata grazie alla cultura perché gli esseri umani siano più uniti per la pace».

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