Finlandia e Svezia, subito la protezione Nato. «Minaccia nucleare seria»

Blinken a Kuleba: «In arrivo altre armi e fondi». Missili vicino al confine polacco

Ucraina diretta, Nato: «Zelensky può vincere». Missili russi colpiscono struttura militare a Leopoli
Ucraina diretta, Nato: «Zelensky può vincere». Missili russi colpiscono struttura militare a Leopoli
di Claudia Guasco e Gabriele Rosana
22 Minuti di Lettura
Domenica 15 Maggio 2022, 07:28 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 06:29

Non sono servite a nulla le intimidazioni e nemmeno le ritorsioni, come tagliare le forniture di gas. Se il presidente russo Vladimir Putin pensava di ridurre a miti consigli Finlandia e Svezia usando la forza, le sue previsioni si sono dimostrate sbagliate. Anzi, ha ottenuto l’effetto opposto. La premier finlandese Sanna Marin ha ufficializzato ieri la volontà del suo Paese di entrare nella Nato e la Svezia consegnerà domani una richiesta formale alla sede di Bruxelles. L’invasione dell’Ucraina, giustificata da Mosca come necessaria per frenare l’espansionismo dell’Alleanza atlantica, ha prodotto l’effetto opposto, con i due Paesi nordici che escono dalla zona cuscinetto di «non allineamento militare» (Helsinki) e «neutralità convenzionale», quindi non permanente (Stoccolma). La Finlandia condivide una frontiera di oltre 1.300 chilometri con la Federazione russa, che ora si ritrova con l’Occidente dietro il cortile di casa. Come sintetizza efficacemente Mikhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «I confini della Nato si estenderanno alla periferia di San Pietroburgo. Benvenuto nella nuova realtà, signor Putin».

SICUREZZA NAZIONALE
Il primo ministro Marin ha dipinto uno scenario fosco spiegando i motivi che hanno indotto il suo governo a entrare nell’orbita Nato. «Non avremmo preso questa decisione se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale. La minaccia nucleare è molto seria e non può essere isolata in una specifica regione se parliamo di armi nucleari», sottolinea. L’ingresso nell’organizzazione «influenzerà la regione baltica, rafforzerà le capacità di tutti i Paesi di difendersi e anche la Nato». Superata la linea della neutralità, «siamo pronti a diversi tipi di reazioni da Mosca. Quando guardiamo alla Russia, vediamo un tipo di Paese molto diverso solo fino a pochi mesi fa. Tutto è cambiato quando il Cremlino ha attaccato l’Ucraina e penso che non possiamo più fidarci di un futuro pacifico accanto alla Russia». Il processo di adesione ha passaggi formali da rispettare: l’ammissione dovrà essere ratificata dai trenta Paesi membri e per molti sarà indispensabile un passaggio parlamentare.

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg assicura che la Nato darà garanzie di sicurezza a Svezia e Finlandia da subito, anche nel periodo di esame della candidatura, in ogni caso l’intenzione è di procedere spediti e la ministra degli Affari esteri tedesca Annalena Baerbock, nel vertice con i colleghi dell’Alleanza svoltosi a Berlino, fa sapere che il via libera sarà molto veloce e dovrebbe chiudersi già a giugno. Tra i nove Paesi Nato che non fanno parte della Ue l’unico a non essere convinto è la Turchia, che ha già manifestato le sue perplessità a riguardo: sono motivazioni di politica interna, ovvero l’ospitalità fornita dalla Svezia a presunti terroristi curdi del Pkk, ed estera, cioè l’intenzione di mantenersi equidistante nel conflitto ucraino. «La Turchia non sta tentando di bloccare l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, ha espresso delle preoccupazioni. Sono fiducioso che troveremo una soluzione e un accordo», assicura Stoltenberg. Al termine del summit berlinese, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha detto chiaro e tondo cosa si aspetta Ankara: «Finlandia e la Svezia la devono smettere di sostenere i terroristi del Pkk». Le frizioni sono soprattutto con Stoccolma, definita «provocatoria», mentre Helsinki è «rispettosa» delle preoccupazioni della Turchia, rimarca Cavusoglu. Ma secondo l’agenzia tedesca Dpa sul piatto ci sarebbe altro ancora. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan vorrebbe comprare da Washington dei jet da combattimento F16 e punta a superare i dissidi per la consegna dei sistemi missilistici S400. Ha acquistato gli ultimi nel 2017, nonostante le vibrate proteste degli Usa e della Nato, e come conseguenza Washington ha escluso Ankara dal programma dei jet F35 e imposto sanzioni.

Adesso però un riavvicinamento, se non una svolta nelle trattative, pare imminente con un incontro, probabilmente già a metà settimana, tra i due ministri. «Ho parlato con il mio collega turco. La Nato è un posto per il dialogo, per parlare di ogni differenza che abbiamo fra noi - afferma il segretario di Stato Usa Antony Blinken – Sono molto fiducioso sul raggiungimento del consenso per l’ingresso di Finlandia e Svezia». Che non è l’unica conseguenza del conflitto ucraino. La Nato potrebbe infatti definire la Russia non più «partner» ma «minaccia diretta» nel documento strategico che delinea le priorità per i prossimi anni e che sarà approvato dagli Alleati nel vertice di Madrid di giugno, scrive Bloomberg. Intanto a Bruxelles la commissione europea si prepara a presentare il piano “DefendEU” per aumentare in maniera coordinata la spesa militare dei Ventisette e ripopolare gli arsenali con caccia, fregate, missili e corazzati.

LA DIFESA EUROPEA
Si parte da un’analisi della situazione attuale, di ciò che manca e degli ambiti in cui occorre intervenire per modernizzare in maniera efficiente gli armamenti dei Paesi Ue, facendo leva su una centrale comune per gli appalti che segua l’esempio di quanto fatto con i vaccini durante la pandemia. Il commissario all’Industria Thierry Breton condividerà il testo in anteprima domani con i ministri della Difesa, in vista dell’adozione da parte del collegio dei commissari mercoledì. Nella sua mappatura, la commissione ha identificato le aree prioritarie in cui intervenire per razionalizzare i costi in modo da evitare le duplicazioni e colmare le lacune negli investimenti militari dell’Unione. È una lista della spesa per la difesa quella che emerge dal documento, che elenca tra le azioni prioritarie il potenziamento dei sistemi anti-aerei e antimissile, in particolare alla luce della minaccia costituita dalla Russia, ma anche lo sviluppo di droni di precisione, superando i limiti finora dimostrati dall’industria europea, l’incremento delle scorte di munizioni, missili e pezzi di ricambio e l’ampliamento dell’inventario delle unità di combattimento navali, aeree e di terra.

Mentre sul fronte di guerra il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba incassa l’ulteriore sostegno degli Usa: «Altre armi e aiuti sono in arrivo in Ucraina», è il suo tweet dopo un incontro con Blinken. La prima linea russa è concentrata sul Lugansk, dove sono stati effettuati una trentina di bombardamenti in ventiquattr’ore, soprattutto su Severodonetsk dove un raid avrebbe preso di mira anche un veicolo con dieci civili fuga, tra cui bambini fortunatamente salvi. Ma nel Donbass l’offensiva di Mosca «ha perso slancio ed è rimasta significativamente indietro rispetto ai piani», segnala il ministero della Difesa britannico fotografando una fase di incertezza nel conflitto. L’armata, che avrebbe perso fino a «un terzo delle truppe», tiene alta la pressione a est e colpisce anche in altre direzioni, come a Leopoli, tuttavia i difensori resistono e contrattaccano da Kharkiv. Per arrivare a una fase decisiva del conflitto «bisognerà attendere mesi», è la previsione del capo dell’intelligence ucraina.

 

Guerra in Ucraina, la diretta

Ore 00.20 - Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky afferma che sono in corso negoziati per arrivare far uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini asserragliati nell'acciaieria di Azovstal. Zelensky lo ha annunciato in un videomessaggio, riferisce Ukrinform. «Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati», ha detto il presidente.

Ore 22.45 - L'Ucraina si sta preparando «a nuovi tentativi della Russia di attaccare il Donbass, per consolidare le sue posizioni nel sud dell'Ucraina. Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta 'operazione specialè è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà»: lo ha detto in un messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Unian. Parlando delle aree al momento occupate dai russi, il presidente ha affermato che «la loro permanenza è temporanea. Ci sarà ancora la bandiera ucraina, la legge ucraina, la vita ucraina».

 

Ore 21.45 - Le esportazioni della Bielorussia verso l'Unione europea e i paesi del Nord America, per un valore di 16-18 miliardi di dollari all'anno sono state bloccate dalle sanzioni occidentali.

Lo ha affermato il primo ministro bielorusso Roman Golovchenko in un'intervista ad Al Arabiya, frammenti di cui sono stati trasmessi dal Canale televisivo Bielorussia-1 e ripresi dall'agenzia Tass. «Praticamente tutte le esportazioni della Bielorussia verso i paesi dell'Unione Europea e del Nord America sono state bloccate dalle sanzioni - ha aggiunto -. Approssimativamente, la somma si aggira intorno ai 16-18 miliardi di dollari l'anno».

Ore 18.50 - Il Partito socialdemocratico al governo in Svezia si è espresso a favore della domanda di adesione alla Nato. Durante una riunione straordinaria che si è tenuta oggi, la direzione ha deciso che il partito «lavorerà a una candidatura della Svezia alla Nato». In una nota diffusa dal Partito socialdemocratico si legge che, nel caso di via libera all'ingresso nella Nato, si lavorerà per fissare le condizioni unilaterali contro il dispiegamento di armi nucleari e basi permanenti in territorio svedese. In un tweet, la ministra degli Esteri svedese Ann Linde ha parlato di una «decisione storica»: «L'invasione russa dell'Ucraina ha deteriorato la situazione di sicurezza per la Svezia e per l'Europa nel suo insieme».

Ore 17.06 - La Nato potrebbe definire la Russia non più 'partner' ma 'minaccia diretta' nel documento Strategico che sarà approvato dagli Alleati nel vertice di Madrid, a giugno. Lo riporta Bloomberg citando un fonte dell'Alleanza. Gli alleati probabilmente manterranno comunque aperta la possibilità di rilanciare le relazioni se il comportamento di Mosca cambiasse, ha detto la fonte. Il documento Strategico delinea le priorità per i prossimi anni e dovrebbe essere finalizzato a Madrid a fine giugno. La versione precedente, del 2010, si riferiva a Mosca «come partner, una formulazione che - sottolinea Bloomberg - dovrebbe essere eliminata».

Ore 16.30 - I combattenti del battaglione Azov non possono essere oggetto di «negoziati politici». Lo ha detto Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev, mentre sono ancora in corso le trattative per l'evacuazione da Azovstal. Medinsky, riporta la Tass, ha utilizzato l'appellativo di «criminali di guerra» nei confronti del battaglione ucraino che resiste all'interno dell'acciaieria di Mariupol.

Ore 15.50 - «L'Ucraina può vincere questa guerra». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sottolineando che «gli ucraini stanno coraggiosamente difendendo la loro madrepatria». «Per aiutarli a fare questo, gli alleati sono impegnati e hanno fornito assistenza di sicurezza all'Ucraina per miliardi di dollari», ha affermato Stoltenberg al termine della riunione informale della Nato a Berlino.

Ore 15.30 - L'Ue è al lavoro per aggiornare le linee guida per permettere alle aziende di pagare il gas alla Russia senza violare le sanzioni. A quanto si apprende, venerdì si è tenuto un primo incontro per un giro d'orizzonte con i delegati dei Paesi membri. Le indicazioni di Bruxelles prevedono che il pagamento debba essere effettuato in euro o dollari. La exit strategy potrebbe riguardare una dichiarazione delle aziende europee, a pagamento effettuato, che renda conclusi gli obblighi contrattuali con Mosca. Sulla questione, tuttavia, i Ventisette sono ancora divisi tra chi appoggia la proposta e chi chiede maggiore certezza delle regole.

Ore 15.20 - La Nato darà garanzie di sicurezza a Svezia e Finlandia anche nel periodo di candidatura per l'adesione all'Alleanza. Lo ha detto il segretario generale, Jens Stoltenberg, nel videocollegamento alla conferenza finale del summit dell'Alleanza.

Ore 15.00 - «La decisione di entrare nella Nato da parte di Svezia e Finlandia va presa da loro. Sarebbe un momento storico e aumenterebbe la nostra capacità di difesa. La Turchia non sta tentando di bloccare l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato». Lo ha detto Jens Stoltenberg a Berlino in video per la conferenza finale della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato.

Ore 14.55 - «L'Ucraina può vincere questa guerra», e «la Nato è più forte e unita di sempre». Lo ha detto Jens Stoltenberg a Berlino in video per la conferenza finale della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato. «La Russia non sta raggiungendo gli obiettivi strategici che si è posta», ha aggiunto.

Ore 14.35 - «Siamo preparati a diversi tipi di reazioni russe. Siamo pronti e ci stiamo preparando». Lo ha detto la premier finlandese Sanna Marin in conferenza stampa. «Quando guardiamo alla Russia, vediamo oggi un paese molto diverso da quello che abbiamo visto appena qualche mese fa. Tutto è cambiato da quando la Russia ha attaccato l'Ucraina e penso personalmente che non possiamo più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli», ha detto, spiegando la decisione di chiedere l'adesione alla Nato. «È un atto di pace, non ci sarà più la guerra in Finlandia», ha detto.

Ore 14.23 - «Non avremmo preso questa decisione se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale: pensiamo che sia la giusta decisione. La minaccia nucleare è molto seria, e non può essere isolata in una specifica regione se parliamo di armi nucleari». Lo ha detto la premier finlandese Sanna Marin in conferenza stampa. La premier ha anche sottolineato che la decisione di entrare nella Nato, insieme alla Svezia, «influenzerà tutta la regione baltica e rafforzerà le capacità di tutti i paesi di difendersi e rafforzerà anche la Nato».

Ore 14.20 - «Con l'adesione alla Nato, la Finlandia rafforzerà la sua sicurezza e quella di tutta l'Europa. Stiamo prendendo questa storica decisione storica per le generazioni future». Sono le parole del capo della diplomazia finlandese, Pekka Haavisto, riportate in un tweet del ministero degli Esteri in cui si sottolinea come il contesto di sicurezza del Paese sia «radicalmente cambiato» e come questo giustifichi una «reazione» da parte della Finlandia. «L'adesione alla Nato offre alla Finlandia la massima sicurezza - aggiunge il tweet - La Finlandia prende le proprie decisioni riguardo la sua sicurezza e queste decisioni non sono dirette contro nessuno».

Ore 13.20 - Sono 227 i bambini uccisi dall'inizio dll'invasione russa dell'Ucraina o oltre 420 sono rimasti feriti. Lo riferisce il servizio stampa della Procura generale su Telegram, riporta Interfax Ukraine. Si tratta di dati non definitivi perché il lavoro di ricognizione nei territori occupati e poi liberati è ancora in corso. A seguito dei bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe, sono state danneggiate 1.748 istituzioni educative, 144 delle quali completamente distrutte.

Ore 12.40 - Non ci rassegneremo a una parziale separazione del nostro territorio». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista alla Bild tv, ripresa dal domenicale. Kuleba ha sottolineato che il suo paese non accetterebbe un accordo che lasci il proprio territorio nelle mani dell'aggressore: «Non ci sarebbe nulla di male in una tregua, se fosse il primo passo verso una soluzione in cui il territorio statale ucraino è liberato», ha detto, per poi aggiungere «non permetteremo che la diplomazia prolunghi la nostra sofferenza, e che la prossima fase della guerra venga semplicemente rimandata».

Ore 12.35 - «Quattro missili del nemico hanno colpito una delle infrastrutture militari nella regione di Leopoli. Il sito è completamente distrutto. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime. Nessuno ha chiesto assistenza medica». Lo ha scritto su Facebook il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyi - come riporta Ukrinform - precisando che i missili hanno colpito un'infrastruttura militare nel distretto di Yavoriv, vicino al confine con la Polonia.

Ore 12.30 - La Svezia intende presentare la propria domanda di adesione alla Nato martedì. Lo riporta il quotidiano svedese Svenska Dagbladet, secondo cui il piano svedese è di presentare la domanda martedì presso la sede della Nato a Bruxelles, dopo che il governo avrà preso la decisione storica di candidarsi all'alleanza lunedì pomeriggio.

Ore 12.15 - La Finlandia ha deciso di chiedere l'adesione alla Nato. Lo annuncia il presidente. L'annuncio è stato fatto congiuntamente dal presidente e dalla prima ministra finlandesi. «È un giorno storico, una nuova era si apre», ha detto il presidente Sauli Niinisto in una conferenza stampa.

Ore 12.10 - Dopo la ritirata dei russi a Kharkiv in tanti stanno rientrando in città. Lo riporta l'agenzia Ukrainska Pravda citando le dichiarazioni del responsabile dell'oblast, Oleg Sinegubov. «La gente sta tornando nella città di Kharkiv, almeno 2 mila al giorno rientrano. Ora dobbiamo risolvere i problemi abitativi perchè circa 4-5 mila persone ora vivono ancora nella metropolitana. Dobbiamo fornire almeno alloggi temporanei in attesa di costruire dei nuovi», ha aggiunto.

Ore 11.40 - La Nato deve mantenere la sua politica della "porta aperta" guardando all'ammissione di nuovi membri, secondo la ministra britannica degli Esteri Liz Truss citata dalla Press Association, che da Berlino ha anche sottolineato come la sicurezza dell'Europa risulterebbe rafforzata se - come ci si aspetta - Finlandia e Svezia chiederanno di aderire all'Alleanza.

Ore 11.10 - La Russia ha perso un terzo delle sue truppe di terra e l'offensiva nel Donbass ha perso slancio e ha un «ritardo notevole». È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa di Londra. «Nonostante progressi iniziali su scala ridotta, nell'ultimo mese la Russia non è riuscita a ottenere conquiste territoriali sostanziali, mantenendo livelli di logoramento costantemente elevati. Ora - si legge - la Russia ha probabilmente subito perdite pari a un terzo delle forze di combattimento di terra impegnate a febbraio» quando Vladimir Putin ha annunciato l' «operazione militare speciale» in Ucraina. «Le forse russe sono sempre più limitate da capacità compromesse, un morale sempre basso e ridotta efficacia di combattimento. Molte di queste capacità non possono essere rimpiazzate o ricostituite rapidamente e probabilmente continueranno a ostacolare le operazioni russe in Ucraina», prosegue l'aggiornamento, secondo cui «nelle condizioni attuali» è «improbabile» che «nei prossimi 30 giorni» la Russia «acceleri in modo drastico il ritmo di avanzata».

Ore 11.00 - Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet ha riferito del suo incontro a Berlino con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, affermando che «altre armi e aiuti sono in arrivo in Ucraina». «Incontrato SecBlinken a Berlino. Più armi e altri aiuti sono in arrivo in Ucraina. Abbiamo concordato di lavorare insieme per garantire che le esportazioni ucraine di cibo raggiungano i consumatori in Africa e Asia. - si legge nel tweet - Grato a segretario Blinken e agli Usa per la loro leadership e il loro incrollabile sostegno».

Ore 9.30 - Le difesa anti-aerea ucraina ha distrutto due missili da crociera lanciati dai russi sulla regione di Leopoli. Lo fa sapere il Comando delle forze West Air ucraine su Facekook, secondo quanto riporta Ukrinform. Nella mattinata di oggi i russi «hanno sparato diversi missili sulla regione di Leopoli dal Mar Nero, mirando a infrastrutture critiche. I missili da crociera sono stati probabilmente lanciati dai sottomarini. Le nostre forze di difesa anti-missile hanno abbattuto due di questi missili da crociera», afferma il comunicato.

Ore 9.25 - «Spero che il problema si possa risolvere attraverso il dialogo fra i tre Paesi». Lo ha detto il ministro della Romania Bogdan Aurescu, a margine della riunione Nato a Berlino, rispondendo a una domanda sulla cena con Finlandia e Svezia sulla futura adesione alla Nato.

Ore 9.20 - I russi hanno lanciato bombe incendiare o al fosforo contro l'acciaieria Azovstal. Lo denuncia il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, secondo quanto riportano i media ucraini. «Ieri gli occupanti hanno usato per la prima volta bombe incendiarie o al fosforo contro i difensori di Mariupol», scrive Andryushchenko su Telegram, precisando che «gli stessi occupanti affermano che sono stati usati proiettili incendiari 9M22C con strati di termite. La temperatura di combustione è di circa 2-2,5mila gradi Celsius. È quasi impossibile fermare la combustione. L'inferno è sceso sulla terra alla Azovstal».

Ore 8.11 «C'è stato un clima costruttivo al dibattito di ieri sera». Lo ha detto uno dei vicesegretari della Nato, Mircea Geoana, a margine del vertice informale Nato dei ministri degli Esteri a Berlino, commentando la cena di ieri sera con Finlandia e Svezia. «L' Ucraina può vincere», ha anche affermato. 

Ore 7.54 I missili russi hanno colpito stamattina all'alba un'infrastruttura militare nella regione di Leopoli. Lo riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform, citando l'amministrazione militare regionale di Leopoli. «Questa mattina alle 4.30 circa una parte dell'infrastruttura militare è stata colpita da un attacco missilistico», afferma su Telegram l'amministrazione militare regionale, precisando che al momento non sono riportate vittime e i danni sono in via di accertamento. 

Ore 7.15 A Mariupol le truppe russe continuano a bloccare le unità di difesa ucraina nell'acciaieria Azovstal, continuando a lanciare attacchi dai cieli e con l'artiglieria. Lo rileva lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell'ultimo aggiornamento sulle operazioni militari, secondo quanto riporta Ukrinform. Sempre nel sud del paese, le truppe russe si stanno raggruppando per riprendere l'offensiva su Barvinkove (nell'oblast di Kharkiv vicino al Dombass) e Sloviansk (nel Donetsk) e continuano a portare avanti l'offensiva nelle direzioni di Lyman, Sievierodonetsk, Avdiivka e Kurakhove, tutte cittadine del Donetsk. «Nella direzione di Sloviansk, il nemico ha aperto il fuoco sulle forze di difesa ucraina, tentando invano di aprire un varco nella linea di difesa. Stanno ricostituendo le perdite e raggruppandosi per riprendere un'offensiva su Barvinkove e Sloviansk», spiega lo Stato maggiore dell'esercito di Kiev. Nel nord, nelle direzioni di Volyn e Polissia, le truppe russe non hanno fatto «azioni attive, ma la minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio bielorusso persiste».

Ore 06:32 - Blinken a Berlino per parlare con i ministri dei Paesi Nato

Nuovo vertice Europa-Usa per mettere a punto le strategie Nato. «Sono arrivato a Berlino, dove incontrerò informalmente i ministri degli esteri dei Paesi per discutere la nostra alleanza e un’azione sostenuta per affrontare l’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Ore 06:18 - Kyiv Independent: «Nel Donbass respinti 12 attacchi russi dalle forze armate»

Continua la resistenza alle operazioni dei reparti russi: le forze armate ucraine hanno infatti respinto 12 attacchi nel Donbass. Lo riferisce The Kyiv Independent, citando il comando delle operazioni delle forze congiunte dell’Ucraina. In particolare sarebbero stati otto carri armati, cinque sistemi di artiglieria, nove unità di equipaggiamento corazzato da combattimento e cinque veicoli. Sono state abbattute anche unità di difesa aerea: sei veicoli aerei senza pilota (UAV) Orlan-10 e un UAV Eleron da ricognizione tattica.

 

Ore 06:14 - Zelensky: «La nostra musica conquista l’Europa»

Dall’emozione della vittoria, al rilancio sotto il profilo politico. «Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa», ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post sulla sua pagina Facebook, pochi minuti dopo la vittoria band ucraina Kalush Orchestra all’Eurovision.Quindi ha rilanciato: «L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché la città ospitante la manifestazione possa essere Mariupol».

Ore 06:12 - L’Ucraina ha vinto l’Eurovision

La band ucraina Kalush Orchestra, che era in gara con Stefania, ha trionfato all’Eurovision con 631 voti, 192 ricevuti dalle giurie dei diversi paesi e ben 439 tramite il televoto. Al secondo posto il Regno Unito. Durante l’esibizione, i cantanti hanno lanciato un appello: «Chiedo a tutti voi per favore di aiutare l’Ucraina e Mariupol, di aiutare Azovstal ora». Con queste parole, la band ha rischiato la squalifica dalla gara, perché il regolamento della manifestazione non prevede messaggi politici.

Ore 06:10 - La Turchia si fa avanti per evacuare i feriti e i civili rimasti nell’acciaieria Azovstal: «Abbiamo una nave pronta a partire»

La Turchia è pronta a inviare una nave a Mariupol per consentire l’evacuazione dei soldati ucraini feriti e altri civili che si trovano nell’acciaieria Azovstal. Lo ha reso noto il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in un’intervista alla Reuters, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. «Il nostro piano prevede che le persone evacuate dall’acciaieria siano portate via terra al porto di Berdyansk, che come Mariupol si trova sul Mar d’Azov, e che una nave turca li conduca a Istanbul», ha detto. «Se si può fare in questo modo, la nostra nave è pronta per partire e portare i soldati feriti e altri civili in Turchia».

Ore 06:09 - I russi continuano ad attaccare l’acciaieria di Azovstal

Secondo quanto riferito dal reggimento Azov, asserragliato nell’acciaieria Azovstal, i russi hanno continuato ad attaccare gli stabilimenti di Mariupol con bombe, artiglieria e tank. Gli ucraini parlano di «situazione critica», affermando comunque che stanno «riuscendo a respingere i tentativi del nemico di sfondare», si legge in un messaggio su Telegram, come riportano i media locali. L’esercito russo, fa inoltre sapere il reggimento, ha radunato un gran numero di soldati di fanteria nei pressi di Azovstal, presumibilmente per tentare di prendere l’impianto.

Gli attacchi dunque proseguono, nonostante i tentativi — che vanno avanti proprio in queste ore — per l’evacuazione dell’acciaieria. Zelensky ha detto che i negoziati (che per il momento si concentrano prima di tutto sui feriti) sono «complessi». Secondo la vicepremier Iryna Vereshchuk, nell’impianto non ci sono solo i combattenti del reggimento Azov ma anche membri di altri reparti delle forze armate e della polizia.

Ore 06:05 - Una delegazione del Senato Usa guidata da McConnell a Kiev

Una delegazione del Senato Usa guidata dal leader della minoranza repubblicana alla camera alta del Congresso, Mitch McConnell, è arrivata a Kiev in visita ufficiale. Lo ha riferito il presidente Zelensky, pubblicando un video sul suo canale Telegram. Il capo di Stato ha definito la visita «un forte segnale di sostegno bipartisan all'Ucraina da parte del Congresso degli Stati Uniti e del popolo americano».

Ore 06:03 - Putin alla Finlandia: l’Ucraina non è interessata al dialogo

Il presidente finlandese Sauli Niinistö il presidente russo Vladimir Putin ha detto che «i negoziati con l’Ucraina sono effettivamente sospesi, Kiev non è interessata a un dialogo serio e costruttivo». Lo riferisce l’ufficio stampa del Cremlino, dopo che in mattinata Mosca ha tagliato le forniture di energia elettrica alla Finlandia. «Su iniziativa della parte finlandese, Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Repubblica di Finlandia Sauli Niinistö.

Si è svolto un franco scambio di opinioni in relazione all’intenzione annunciata della leadership finlandese di presentare domanda per l’adesione alla Nato», si legge nel comunicato.

I negoziati di pace tra Mosca e Kiev sono sospesi a causa del governo ucraino, «che non ha alcun interesse a sviluppare un dialogo serio e costruttivo», ha aggiunto Putin.

Ore 06:01 - Il presidente finlandese chiama Putin: «Noi nella Nato». Mosca: «Errore abbandonare la neutralità»

Il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, ha annunciato all'omologo russo, Vladimir Putin, che Helsinki «deciderà di chiedere l'adesione alla Nato nei prossimi giorni». In una telefonata avvenuta su iniziativa finlandese, come si legge nel comunicato ufficiale della presidenza della Finlandia, Niinisto ha spiegato a Putin «come le richieste russe, presentate a fine 2021, volte a impedire a nuovi Paesi di aderire alla Nato e la massiccia invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022 hanno alterato l'ambiente di sicurezza della Finlandia». I due hanno concordato «di evitare tensioni».

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