Russia, funerali vietati per i soldati caduti in Ucraina. Ma che fine fanno i corpi? La scure di Putin sui caduti

«Ci hanno detto che non avremo il corpo del nostro caro indietro finché tutto non sarà finito»

Russia, funerali vietati per i soldati morti in Ucraina. Ma che fine fanno i corpi? La scure di Putin sui caduti
Russia, funerali vietati per i soldati morti in Ucraina. Ma che fine fanno i corpi? La scure di Putin sui caduti
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 10:02

Funerali vietati in Russia per i soldati caduti nella guerra in Ucraina. Sarebbe questa la dispozione imposta da Mosca per «non scatenare il panico» tra le famiglie. A confidarlo è stata una donna alla Novaya Gazeta, uno dei pochi periodici russi liberi ed indipendenti che, nel corso della sua esperienza editoriale, ha pubblicato importanti inchieste su casi di corruzione nell'esercito e sulla condizione dei civili ceceni coinvolti nel conflitto, di cui è stato sempre un fermo oppositore sin dai tempi del governo El'cin. «Ci hanno detto che non avremo il corpo del nostro caro indietro finché tutto non sarà finito», ha detto la donna. Ma che fine fanno dunque i cadaveri? E qual è esattamente la situazione dell'esercito russo? 

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«Mosca sta per esaurire le truppe» 

Secondo Michael Clarke, ex direttore generale del Royal United Services Institute (Rusi), le forze russe hanno perso finora circa 860 pezzi di «importanti» equipaggiamenti inclusi carri armati, veicoli blindati e pezzi di artiglieria. Di questi, ha proseguito, circa il 60% sono stati abbandonati o sono stati catturati dalle forze ucraine. Allo stesso tempo, Kiev ha perso meno di 250 pezzi. «Se stai attaccando, non ti aspetti che il tuo equipaggiamento venga abbandonato o catturato, il che indica che i contrattacchi ucraini, i contrattacchi locali, stanno andando abbastanza bene», ha commentato. Secondo Clarke, inoltre, i russi hanno perso finora quasi 10.000 soldati, un bilancio di gran lunga peggiore rispetto a quello del conflitto in Afghanistan, dove l'allora Unione Sovietica perse 15.000 soldati in circa nove anni. «Quella perdita di 15.000 negli anni '80 iniziò ad avere un grande effetto sull'opinione pubblica nell'Unione Sovietica, quindi quale effetto avranno 10.000 in 10 giorni...

anche se il pubblico russo non ne sente molto parlare, le madri non sanno cosa sia successo ai loro figli», ha commentato l'esperto ricordando che i russi stanno cremando i loro caduti sul posto con forni crematori mobili.

Attualmente «stanno per esaurire le truppe disponibili, perché hanno impegnato circa 190.000 (soldati) in questa operazione», ha proseguito Clarke: «E ora sono tutti lì. Alcune migliaia saranno stati trattenuti, ma non molti. Quindi oltre il 90% è impegnato in questa operazione». Il problema dei russi, secondo l'esperto, «è che stanno cercando di occupare un Paese che non li vuole: questo significa che devono lasciare indietro le truppe per mantenere le aree sotto il loro controllo, cosa che non dovrebbero fare se stessero liberando la popolazione, come sostengono». Quanto al gigantesco convoglio diretto verso Kiev, Clarke sottolinea che la colonna - formata da circa 15.000 soldati e probabilmente circa 230 carri armati - è ferma da sei giorni ed è diventata un «bersaglio facile» per i droni ucraini.

Zelensky: forni crematori per oscurare perdite 

Le truppe russe stanno portando con sé forni crematori mobili mentre continuano a invadere l'Ucraina, presumibilmente per sbarazzarsi dei propri caduti e nascondere il vero numero di vittime che hanno subito. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zekensky incontrando la stampa mondiale. «Questi ragazzi - ha aggiunto - stanno portando questi forni crematori per se stessi, vengono usati come carne da cannone. E disumano». Zelensky ha affermato che finora si ritiene che un gran numero di russi sia morto nel conflitto, ma, ha concluso, nessuno ha traccia dei corpi. 

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