Elezioni Usa 2020, Biden fa il pieno di stati chiave, la Casa Bianca è a un passo. Casa Bianca, tira aria di resa

Elezioni Usa 2020, Biden fa il pieno di stati chiave, la Casa Bianca è a passo. Alla Casa Bianca tira aria di resa
Elezioni Usa 2020, Biden fa il pieno di stati chiave, la Casa Bianca è a passo. Alla Casa Bianca tira aria di resa
9 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Novembre 2020, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 06:03

Joe Biden ha ormai la vittoria in tasca e si avvia ad essere il 46mo presidente degli Stati Uniti. Appena passata la terza notte insonne in attesa dei risultati definitivi delle elezioni nella sua Wilmington, in Delaware, tutto era già pronto per la grande festa e per il primo discorso da vincitore.

Il sorpasso in Pennsylvania

Avanti, sempre più avanti, in Pennsylvania e Georgia con un sorpasso in volata su Donald Trump, ma vicino anche alla conquista del Nevada e dell'Arizona, tutti gli ostacoli sulla strada della Casa Bianca, salvo clamorosi colpi di scena, sono superati. E se per il presidente ancora in carica «non è finita» e tutto verrà ribaltato dalla Corte Suprema, attorno a lui tira aria di resa.

 

«Se si contano solo i voti legali vinco facilmente», ha detto Trump parlando in diretta tv alla nazione e rompendo un inusuale silenzio durato 36 ore, dalla notte dell'Election Day. Ma il suo viso diceva tutto, e dalla sua espressione trapelava una rassegnazione e una stanchezza mai viste. Risentendo le sue parole, più che suonare come una minaccia hanno il sapore di una sconfitta ormai inevitabile.

Video

Del resto, con il conteggio dei voti ancora in corso in cinque Stati chiave, il colpo del ko in grado di mettere definitivamente al tappeto il presidente in carica è arrivato proprio dalla Pennsylvania, quella che nel 2016 Trump strappò clamorosamente a Hillary Clinton. Una Pennsylvania che quattro anni dopo ha voltato le spalle a The Donald e riabbracciato uno dei suoi figli, il vecchio Joe, nato a Scranton ben 77 anni fa.

Ma espugnare la roccaforte repubblicana della Georgia è stato il vero miracolo di Biden, un'impresa che non riuscì nemmeno a Barack Obama con le sue vittorie a valanga del 2008 e del 2012. Impresa per certificare la quale manca solo la prova del nove: quella del riconteggio delle schede elettorali, reso necessario da uno scarto di appena 1.561 voti. Per Trump tutta colpa del voto per posta e della possibilità in molti Stati di continuare a riceverlo e scrutinarlo anche giorni dopo l'Election Day. Voti che Trump continua a definire «illegali» e da invalidare. Per questo dal suo staff trapela che il presidente, asserragliato alla Casa Bianca, non è assolutamente disposto a concedere la vittoria. Anzi, è convinto che al termine dell'offensiva legale avviata dai suoi avvocati sarà sicuramente rieletto lui. Così tocca soprattutto all'amata figlia Ivanka, raccontano i ben informati, tentare di riportarlo alla ragione, cercare di fargli realizzare che la realtà potrebbe essere diversa da quella che il padre si ostina a vedere.

Elezioni Usa 2020, Chi è Joe Biden, lo zio buono d'America: da ragazzo bullizzato con il soprannome Mister Trattino

Trump: americani meritano trasparenza

«Gli americani meritano una totale trasparenza» sul voto: «perseguiremo ogni via legale». Lo afferma Donald Trump in un comunicato diffuso dalla sua campagna elettorale. «Riteniamo che gli americani meritino una totale trasparenza sul conteggio dei voti e sul processo di certificazione delle elezioni. Questo è per l'integrità dell'intero processo elettorale», afferma Trump. «Fin dall'inizio abbiamo detto che tutti i voti legali devono essere contati e che quelli illegali non devono essere contati, ma abbiamo incontrato la resistenza dei democratici su questo principio di base - mette in evidenza Trump -. Seguiremo tutte le vie legali per garantire che gli americani abbiano fiducia nel governo. Non smetterò mai di battermi per voi e il nostro paese».

Elezioni Usa 2020, Donald Trump non si arrende e mezza America è con lui: «Andremo sino in fondo»

La situazione negli Stati chiave

Sono ancora sei gli Stati in cui lo scrutinio non ha decretato un vincitore, ma sono soprattutto due gli Stati che possono essere decisivi: Pennsylvania e Georgia, che assegnano rispettivamente 20 e 16 Grandi elettori. Vincendo in Pennsylvania (dove Biden, dopo il 96% delle schede scrutinate, alle ore 22 di New York, ha 27.130 voti e uno 0,4% di vantaggio su Trump) il candidato dem sarebbe automaticamente presidente degli Usa anche se perdesse in tutti e gli altri cinque stati perche supererebbe quota 270 che è il quorum necessario per essere eletto. Vincendo in Georgia invece (dove in attesa del riconteggio, Biden conduce per 4.289 voti, dopo il 98% delle schede scrutinate) Biden raggiungerebbe quota 269 grandi elettori e si assicurerebbe come minimo lo "spareggio" alla Camera. Biden potrebbe essere eletto anche se vincesse solo in Arizona (11 Grandi elettori) e Nevada (6): raggiungerebbe così la fatidica quota 270. In Arizona per ora il dem conduce per 49,6% contro il 48,7% del rivale (29.861 voti di differenza, in leggero calo rispetto al precedente aggiornamento), mentre nel Nevada il vantaggio di Biden è di 22.657 voti (49,8% contro 48%) dopo il 93% di schede scrutinate. Negli altri due Stati ancora non definiti, North Carolina (15 Grandi elettori) e Alaska (3), è Trump ad essere in vantaggio, rispettivamente di un 1,4% e 29,9%.

Joe Biden ha parlato quando in Italia era notte fonda, ma non per rivendicare la vittoria perché il risultato del Pennsylvania ha tardato ancora e anche gli altri stati in biloco non sono stati ancora chiamati.  

L'aviazione Usa intanto ha chiuso lo spazio aereo sopra la casa di Joe Biden a Wilmington, in Delaware, per un raggio di un  miglio. La Federal Aviation Administration, riferisce la Cnn, ha anche temporaneamente sospeso il sorvolo sul vicino Chase Center, dove è possibile che Biden faccia il suo discorso in caso di vittoria.

La chiusura dello spazio aereo spetta ai presidenti.  Proprio qui si stanno preparando ai festeggiamenti. 

 

Donald Trump dovrebbe pronunciare un "concession speech"  in cui ammette di aver perso e fa le congratulazioni al vincitore. Ma non lo farà, a quanto si apprende.

In Georgia Biden ha sorpassato Trump dopo una nottata di testa a testa sul filo di lana.  Il candidato democratico è ora in vantaggio di 4 mila voti rispetto al presidente in carica. Prima era avanti il presidente uscente Trump ma la rimonta di Biden è stata progressiva fino ad arrivare al sorpasso. Ora Biden è al 49,39%, Trump è al 49,37%. La Georgia, si ricorda, mette in palio 16 voti elettorali. 

Se Joe Biden dovesse espugnare la Georgia, per Donald Trump diventerebbe impossibile raggiungere quota 270 grandi elettori, quelli necessari per assicurarsi la rielezione. Anche vincendo tutti gli altri Stati in cui ancora sta andando avanti il conteggio dei voti, compresa l'Arizona. In quest'ultimo caso Trump potrebbe raggiungere al massimo quota 269. 

Elezioni Usa 2020, sorpresa Georgia: l'ex stato schiavista che può dare la vittoria a Biden

Qui i risultati della Georgia in diretta

Elezioni Usa 2020, Donald Trump non si arrende e mezza America è con lui: «Andremo sino in fondo»

Anche in Pennsylvania Biden ha sorpassato Trump nonostante avesse oltre 120 mila voti di svantaggio. Quando è stato scrutinato il 95% dei voti, Joe Biden passa, dunque, per la prima volta in vantaggio in Pennsylvania con l'aggiornamento di un nuovo pacchetto di schede. Ora ha 6.900 voti in più di Donald Trump. La Cnn calcola che il candidato democratico alle presidenziali Usa Joe Biden, con il sorpasso su Donald Trump in Pennsylvania, può contare sull'87% dei consensi nella sola città di Philadelphia, dove lo spoglio è ancora in corso.

La polizia sta intanto indagando su un presunto piano per attaccare il Pennsylvania Convention Center di Philadelphia, dove si sta effettuando il conteggio dei voti. Lo riportano i media americani, precisando che un uomo armato è stato arrestato vicino all'edificio. Non è chiaro se l'arresto sia collegato al presunto piano. L'allerta, secondo il 'New York Post', è scattata dopo che la polizia è stata informata dell'arrivo di un gruppo di persone dalla Virginia a bordo di un Hummer. L'arresto è avvenuto all'interno di un ristorante vietnamita e gli agenti hanno sequestrato un'arma.

Come funziona il riconteggio

Con i risultati sul filo del rasoio si prevede che potranno essere richiesti dei riconteggi negli stati chiave Arizona, Georgia, Pennsylvania, Nevada, Wisconsin e Michigan - che decideranno, una volta concluso lo spoglio, le sorti del duello della Casa Bianca. Ecco quali sono le regole, stato per stato, per richiedere il riconteggio dei voti.

ARIZONA Il conteggio scatta automaticamente se lo spoglio finale e cerrtificato dal segretario di Stato riscontra un margine dello 0,1% tra i due candidati.

GEORGIA Deve essere un candidato a richiedere il riconteggio se ha una distanza dal vincitore inferiore all'un per cento. La richiesta deve essere fatta entro due giorni dopo la certificazione ufficiale dei risultati.

NEVADA Anche qui deve essere il candidato sconfitto a chiedere il riconteggio entro tre giorni dopo la certificazione dei risultati. 

PENNSYLVANIA Il riconteggio scatta automaticamente se il margine di vittoria è inferiore e mezzo punto percentuale e deve svolgersi tra il terzo mercoledì successivo alle elezioni e finire il martedì successivo.

WiSCONSIN Il riconteggio può essere richiesto dal candidato sconfitto con un margine inferiore all'un per cento.

MICHIGAN Un candidato può chiedere il riconteggio in un distretto se ritiene che una frode o un errore commesso in quel distretto ha impedito la sua vittoria.

La situazione

Al momento il candidato democratico Biden è in vantaggio in Arizona, Nevada, Pennsylvania e Georgia, mentre in North Carolina e Alaska è avanti Donald Trump.

In Nevada, dove Biden è in vantaggio di oltre 11.000 voti, lo scrutinio procede a rilento (89%); per questo, nelle ultime ore, l'attenzione si è spostata su Georgia e Pennsylvania, che potrebbero presto consentire a Biden di dichiarare vittoria. Ora dopo ora, Biden ha rosicchiato il margine che lo divide da Trump. La campagna di Donald Trump ha avviato un'azione legale in Nevada contro presunte irregolarità nel controllo e nella verifica dei voti. Lo riporta Abc. 

In Arizona (11 voti elettorali) il vantaggio di Biden va riducendosi ed ora, con lo scrutinio al 90%, è di poco più di 47mila voti, pari all'1,6%. In questo stato sono scoppiate forti proteste pro Trump: a Phoenix alcuni sostenitori del presidente hanno circondato un ufficio dove si stava tenendo lo spoglio.

 

Scontri e proteste anche in Oregon. Portland è teatro da mesi di proteste antirazziste anche violente dopo la morte di George Floyd. La polizia ha arrestato 11 persone mentre la governatrice Kate Brown ha mobilitato la Guardia nazionale. Una situazione che potrebbe scappare di mano se l'impasse sui voti dovesse prolungarsi, col rischio di scontri e dell'apparizione di una delle tante milizie armate dell'arcipelago suprematista con cui flirta il presidente.

 

Il Secret Service intanto ha inviato una squadra di rinforzi a Wilmington, in Delaware, per aumentare la protezione attorno a Joe Biden e la sua famiglia. Lo riporta il Washington Post. Si tratta di un chiaro segnale che il candidato democratico sarebbe pronto a tenere il discorso della vittoria nella corsa alla Casa Bianca già nelle prossime ore. Un altro indizio è che la sua campagna avrebbe allungato di almeno un giorno l'affitto delle sale del Wilmington Convention Center, da dove Biden intende parlare al Paese una volta eletto presidente.

 

Elezioni Usa 2020, fra Biden e Trump sfida all'ultimo stato: quando sapremo chi ha vinto? La situazione in diretta

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA