La Corea del Nord ha lanciato «un proiettile non identificato» verso est. Lo riferiscono i militari di Seul. Si tratta dell'ottava iniziativa del suo genere da inizio anno, secondo una breve nota del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano. Con i negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti in prolungata fase di stallo, Pyongyang ha effettuato a gennaio sette test di missili anche balistici, incluso quello più potente dal 2017, sospendendo ogni attività nel periodo olimpico con gli analisti che hanno motivato la decisione come una deferenza nei confronti della Cina. L'ultimo test risale a fine gennaio quando fu lanciato un vettore balistico a raggio intermedio a pochi giorni dalla minaccia di revoca della moratoria autoimposta sui test nucleari e missilistici a lungo raggio decisa alcuni anni fa, generando i timori di una ripresa sistematica delle provocazioni.
A Seul, il Consiglio di sicurezza nazionale presidenziale, riunitosi d'urgenza, ha condannato l'iniziativa e ha espresso il suo «grave rammarico», ha riferito la Yonhap. Mentre a Tokyo, il ministro della Difesa Nobuo Kishi ha definito il lancio «inaccettabile» quando «la comunità internazionale risponde all'aggressione della Russia contro l'Ucraina».
Missile verso il Mar del Giappone, la condanna di Seul
Il ministro degli Esteri nipponico Yoshimasa Hayashi ha osservato che l'impatto dell'invasione russa «non sarà limitato all'Europa e potrebbe interessare anche l'Asia orientale», spiegando che il governo deve ancora analizzare se esista una connessione tra l'ultimo lancio di missili del Nord e la crisi in Ucraina.
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