Boeing cinese precipita, guasto o suicidio del pilota: caduta verticale a 550 chilometri orari

Nessun allarme lanciato e condizioni meteo non avverse. Aereo in linea dal 2015

Boeing cinese precipita, guasto o suicidio del pilota: caduta verticale a 550 chilometri orari
Boeing cinese precipita, guasto o suicidio del pilota: caduta verticale a 550 chilometri orari
di Paolo Ricci Bitti
4 Minuti di Lettura
Martedì 22 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:22

Una picchiata devastante a una velocità oltre 10 volte il normale. Per una colossale avaria, per un errore o per un'azione suicida dei piloti, il Boeing 737-800 della compagnia statale China Eastern Airlines si è trasformato in missile precipitando sulle montagne del Guangxi, nella Cina meridionale. Nessuno scampo per i 123 passeggeri, i tre piloti e i 6 fra hostess e steward (tutti cinesi) del volo MU5735 decollato ieri alle 5.20 da Kunming e diretto a Guangzhou dove era atteso alle 8.35, ora italiana (le 15.35 locali). Quattro o cinque tonnellate di carburante hanno poi incenerito ettari di boschi.

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Ma che cosa può avere causato quel tuffo in verticale di 8 chilometri durante il quale il velivolo ha raggiunto la spaventosa velocità di 550 km/h? L'aereo della compagnia cinese costruito negli Usa è in linea appena dal 2015 e fa parte degli oltre 5mila modelli di questo tipo venduti in tutto il mondo dalla Boeing dal 1997 per le tratte brevi e medie.

E non fa parte della nuova generazione dei 737-Max già protagonisti dei due tragedie in Etiopi e Indonesia: il documentario Boeing downfall (Netflix) toglie il sonno con la ricostruzione delle responsabilità - ammesse - del colosso americano.


Il VIDEO
Quando è iniziata quella picchiata il 737-800 da 189 posti (solo classe economica), jet bimotore, stava volando da un'ora e si trovava a circa 9mila metri di quota a velocità di crociera (800 km/h): di lì a poco avrebbe iniziato la discesa (il finale) per Guangzhou distante circa 150 chilometri. In un video ripreso dalla telecamera della compagnia mineraria Chenfa si nota il velivolo nell'ultimo tratto della caduta: una picchiata a 90 gradi non più recuperabile. I dati di velocità e quota sono stati registrati dal sito Flightradar24. L'aereo, apparentemente intatto e non in fiamme, in questa fase è come un mattone, non ha alcuna portanza, la caduta non è rallentata da traiettorie volute o causate dalla perdita di controllo. Il Boeing, che a vuoto pesa 41 tonnellate, non entra in vite, non plana, non devia. In poco più di due minuti perde 8mila metri di quota e si schianta sulle colline alte, in quella zona, un migliaio di metri. Al momento non sono note eventuali mayday dei piloti. E nemmeno condizioni meteo avverse. Eppure l'aereo può arrivare a destinazione anche con un solo motore. In avaria entrambi i turbojet Cfm International?

Da quella quota si può impostare una lunga planata nella speranza di trovare una pista non troppo distante. O comunque uno spazio per provare un disperato atterraggio di emergenza. Un'avaria ai sistemi di comando? Un'esplosione nella carlinga? Dal video il velivolo sembra intatto, forse manca la coda, strappata dalla velocità. Allora una rara e istantanea depressurizzazione della cabina che ha messo fuori uso i piloti? Oppure una manovra errata dei piloti che ha causato uno stallo (perdita improvvisa di velocità)? Anomala in quella fase di volo: l'aereo era livellato e inoltre i piloti sono addestrati a riprendere il controllo avvantaggiati anche dall'alta quota. Certo, se non si richiama in fretta, le conseguenze possono essere letali.

 


L'INCHIESTA
Un pilota, infine, che vuole farla finita (ricordate i casi Germanwings nel 2015 e SilkAir nel 1997?) che punta il muso verso il terreno senza dare il tempo ai due colleghi di intervenire?

E come interpretare quella che sembra, in base sempre ai tracciati finora disponibili, una "richiamata" a 3mila metri, ovvero 2mila sopra le colline? Una manovra disperata, che interrompe per pochi secondi la picchiata, ma che resta  senza effetti data l'eccessiva velocità? 

La China Eastern ha intanto messo a terra altri 102 Boeing 737-800, mentre l'azienda americana trema per le commesse del riveduto 737-Max.

Il recupero delle scatole nere, che potrebbero essere assai danneggiate, sarà il primo passo dell'inchiesta, con le autorità cinesi incalzate dallo stesso presidente  Xi Jinping che ha ricevuto la solidarietà del presidente Mattarella e anche dell'amico Putin: l'immagine della Cina non può essere appannata da questi drammi e una verità ufficiale dovrà essere trovata.     
 

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