È resistenza a Severodonetsk. Ed è il battaglione Karpatska che sta lottando per evitare che i russi prendano il controllo totale della città in Donbass. L'esercito russo continua ad avanzare per occupare totalmente l'area, ma gli ucraini stanno cercando di evitare che il centro crolli. E più tempo passa, più la forze difensive hanno modo di far arrivare armi dall'Occidente per la guerra: così da cercare di respingere i soldati di Putin.
Il battaglione Karpatska nato al tempo della rivoluzione
Il battaglione Karpatska si trova nella parte orientale del Donbass, difende sia la città di Sievierodonetsk che Lyssychansk: entrambe sotto attacco. Creato nel 2014, il battaglione è nato al tempo della rivoluzione di Maidan. Con più di 600 uomini, è composto da volontari integrati nell'esercito ucraino.
🇺🇦 #Ukrainian Volunteer Battalion SVP Karpatska Sich
💬 “You are naked here. War makes you naked. Everything is simple. You should be honest.
I've never had so many close people as here in three months. I'd never have met them if not for the war."
📸 Julia Kochetova pic.twitter.com/jOc0VX8Wsg— National resistance: Ukraine (@ResistUA) May 19, 2022
Il battaglione Karpatska Sitch e altri sono riusciti a fermare l'avanzata nemica a sud di Izum, una città ora controllata dai russi, e nelle pianure circostanti. I soldati hanno una base nelle retrovie dove gli uomini vengono a riposare ogni quindici giorni prima di tornare al fronte. Per raggiungere le posizioni del battaglione, si tratta di un viaggio di 25 km con un livello massimo di pericolo. I russi bombardano continuamente e usano i loro droni per individuare i veicoli in movimento.
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I carri armati T72 in uso
I soldati ucraini sono sparsi nella regione, in particolare con carri armati T72 discretamente posizionati in vari punti strategici. I russi sono molto vicini, a circa 2 km a nord. E bombardano costantemente gli ucraini. Ma per il comandante di questo plotone non si tratta di arrendersi nonostante la potenza del nemico. Paragona l'attuale conflitto a una guerra d'indipendenza. «Contro di noi usano l'artiglieria, i carri armati, i mortai, tutti i tipi di razzi. In breve, tutto quello che possono. Ma siamo nella nostra terra. Siamo tutti motivati a proteggere le nostre famiglie e il nostro Paese. Nel 1991 il nostro territorio si è semplicemente separato dall'URSS. Ma ora siamo in una vera e propria lotta per la libertà, per diventare una nazione, un paese, una terra libera», spiega a Rfi.
I volontari provenienti dal Sud America
Il Karpatska Sich è composto principalmente da volontari, che hanno preso le armi nel 2014. Hanno preso le armi quando è iniziato il conflitto nel Donbass. Da febbraio e dall'inizio dell'offensiva russa, questi uomini hanno ricevuto armi dall'Occidente, ma anche rinforzi da combattenti stranieri. Volontari provenienti dal Sud America: Perù, Brasile e Colombia. Tutti si dicono scioccati dall'attacco russo, dal dispiegamento di forze contro l'Ucraina, dalle vittime civili e dalle esazioni.«Ho combattuto contro le FARC, ma non ho mai visto un tale livello di potenza con un'artiglieria così pesante. La mia famiglia dice che sono pazzo a venire qui, pensando che questa non è la mia guerra», ci ha detto un combattente colombiano, aggiungendo che un conflitto in cui vengono commesse simili atrocità dovrebbe essere affare di tutti.
#Russia #Ukraine 🇷🇺🇺🇦: #Ukrainian group "Carpatian Sich" ("Karpatska Sich") released a video of their fighters.
Fighters can be seen with AK-74 rifles, supressed UKROP UAR-15 rifle, FIM-92 Stinger MANPADS (from #USA 🇺🇸) and ASM-L1A1 'MATADOR-AS' recoilless gun (from #UK 🇬🇧). pic.twitter.com/dtDMcZiK1T— War Noir (@war_noir) May 17, 2022
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