Federica Torchetti: «Estrosa o sobria, il mio stile dipende dai ricci. Amo trench e baschi»

Foto di ROBERTAKRASNIG
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di Veronica Timperi
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Mercoledì 28 Settembre 2022, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:12

Fascino mediterraneo e una sensualità tutta naturale che, a suo dire, la fa sembrare goffa.

Federica Torchetti, attrice pugliese classe 1995, non ha ancora 30 anni ma una carriera cinematografica avviatissima. Diplomata alla Scuola D’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè e laureata in Lingue, con la sua chioma riccia e il suo stile lievemente rétro si è fatta notare al cinema come in tv. Nel 2021 ha recitato in Zero, la serie andata in onda su Netflix, ma l’abbiamo vista anche in altre importanti pellicole come La scuola cattolica di Stefano Mordini, L’ultimo piano, L’ultimo Paradiso con Riccardo Scamarcio e Valentina Cervi, Mondocane e Storia di una famiglia per bene di Stefano Reali. Sarà sul piccolo schermo dal 5 ottobre, come protagonista del film Per lanciarsi dalle stelle, in onda su Netflix. Qual è il suo rapporto con la moda? «Umorale, varia molto in base al mio stato d’animo e alle stagioni».

Nel suo armadio c’è più ordine o caos?

«Tendenzialmente sono abbastanza ordinata, ma nei periodi di lavoro intenso tendo a lasciar andare e imparo a trovare l’ordine nel disordine. Una scusa che ripeto a me stessa come un mantra e pare funzioni».

Si è mai regalata momenti di shopping sfrenato? E cosa ha comprato?

«Sì, soprattutto nei momenti di estrema felicità o tristezza. Lo trovo terapeutico e mi distrae molto dalla realtà. Sono una fan sfegatata di trench e giacche oversize».

Come definirebbe il suo stile?

«Non mi riconosco in uno stile preciso. Mi piace il vintage e lo stile francese in inverno. Amo pantaloni a vita alta e maglioni in cashmere d’inverno, al contrario d’estate uso molto pantaloni in lino e camicette corte. D’estate sono decisamente poco rétro».

Ama più la semplicità o osare negli abbinamenti?

«Tendo sempre ad equilibrare l’abbigliamento in base a come ho i capelli.

Se li porto legati posso sbizzarrirmi con colori e quindi utilizzare anche abiti più estrosi. Se invece li ho sciolti bilancio con capi più sobri».

Quanto si sente sensuale e quanto goffa?

«La maggior parte delle volte mi sento goffa, ed è assurdo perché proprio in quei momenti agli occhi degli altri appaio sensuale».

Ha un colore preferito?

«Mi piace il color cammello».

A quale indumento non rinuncerebbe mai?

«Al mio Woolrich invernale, elegante e casual ».

E cosa non indosserebbe per alcuna ragione al mondo?

«I vestitini corti e super aderenti a pois».

Attualmente quali sono i capi e gli accessori chiave?

«Trench in camoscio, jeans scuro a vita alta e dr Martens platform. Poi orecchini a cerchio dorati, il basco francese, e la borsa a spalla anni ’90».

Ha un portafortuna?

«In realtà, nonostante io sia nata di venerdì 17 non sono molto scaramantica. Non escludo però che possa diventarlo».

Scarpe: alte o basse?

«Alte, ma non troppo. Devo sempre sentirmi comoda».

C’è un abito che la fa sentire particolarmente bella?

«Sì, un vestitino corto stile impero preso in una boutique a Parigi, in velluto nero».

Le è sempre piaciuto il suo modo di vestire?

«Non proprio. Ho iniziato tardino, intorno al terzo liceo, ad avere un po’ più di gusto personale. Alle medie ero a metà tra l’emo e il truzzo, periodo che grazie al cielo durato pochissimo».

Ha qualche accessorio o capo a cui è legata?

«Un choker preso in una gioielleria a Saint Tropez quest’inverno. Non ha un valore affettivo, ma da quando l’ho comprato non riesco a liberarmene».

Quale sarà il suo prossimo acquisto fashion?

«A Roma, in una delle traverse di via dei Condotti, ho visto un trench in pelle nero. Devo assolutamente ritrovarlo». 

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