Fuori Quota: «Lavoro friendly e più adatto alle esigenze individuali, così cambiamo la cultura dell'occupazione»

Fuori Quota: «Lavoro friendly e più adatto alle esigenze individuali, così cambiamo la cultura dell'occupazione»
di MAURIZIA IACHINO E LAURA CAVATORTA *
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 14:42

Un modello lavorativo più “friendly”, attento alle esigenze individuali di cittadine e cittadini, lavoratori e professionisti, persone tutte che hanno il diritto al lavoro, alla famiglia all’impegno sociale, alla felicità e al benessere.

Una nuovo sistema che favorisca anche l’equilibrio di genere. Sappiamo infatti che non si ritornerà indietro; è ora l’occasione di “pensare” innovando, per costruire il futuro. L’obiettivo da cui siamo partite è favorire un cambiamento culturale in grado di superare le disparità di genere. Abbiamo pertanto elaborato modelli organizzativi e di sistema per la nuova “era” del lavoro. Nel nostro tavolo “Oltre lo Smart Working” abbiamo analizzato e dibattuto la situazione che si è creata in fase di pandemia e post pandemia, le conseguenze sulle persone e sulle donne in particolare. Nei nostri incontri è emersa chiara l’idea che il lavoro agile sia un’evoluzione permanente innescata dall’emergenza e che riuscire a vederlo come un fenomeno sistemico e duraturo sia l’unico modo per assicurarsi i grandissimi benefici che è in grado di generare. E il modo più diretto per lavorare sulle diseguaglianze di genere.

L’OCCASIONE

Noi di Fuori Quota siamo convinte che il lavoro agile sia per le aziende pubbliche e private la grande occasione per un ripensamento profondo del paradigma lavorativo tradizionale; ripensamento che porta con sé maggiore produttività, efficacia e benessere per le persone. Su scala nazionale il lavoro agile è un’imperdibile occasione di rilancio del nostro Paese, che ha tutte le carte per proporsi al mondo intero come miglior luogo in cui lavorare agilmente. Lunedì 28 marzo presentiamo queste nostre riflessioni al ministro del lavoro Andrea Orlando e alla ministra per le Pari Opportunità e la famiglia Elena Bonetti e porremo loro alcune domande (come si costruiscono politiche sociali eque, come si possono aiutare aziende pubbliche e private nel cambiamento, quali risorse nel Pnrr sono state identificate per il lavoro agile) perché insieme alle nostre risposte, si disegni e si dia vita ad un sistema del lavoro che sia complementare agli altri doverosi impegni di tutti i cittadini, evitando di cadere nella trappola della ghettizzazione del ruolo di genere. Tra le novità legislative rilevanti in termini di parità di genere, sono da menzionare inoltre le recenti modifiche al Codice delle Pari Opportunità, in base alle quali tutte le aziende con più di 50 dipendenti dovranno redigere il Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile, tenendo conto di una più articolata definizione di ciò che si intende per discriminazione, ora declinata non solo in termini retributivi ma anche nei percorsi di selezione e di carriera.

Un’altra importante modifica del Codice riguarda l’introduzione della Certificazione della parità di genere, per attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere nelle diverse dimensioni organizzative del lavoro e anche utile, per le aziende che la conseguano, a godere di benefici previdenziali e di premialità nella partecipazione a bandi e nell’acceso a fondi pubblici. Siamo ora in attesa dei decreti che daranno attuazione alla Certificazione e dei regolamenti che ne disciplineranno i criteri di ottenimento. Fuori Quota è un organismo no profit composto da donne board member di società quotate e in posizioni apicali di imprese e istituzioni, unite dal comune impegno di mettere in campo azioni per l’empowerment del talento femminile ed il superamento dell’iniquità della disparità di genere. Usiamo la nostra influenza nei contesti in cui operiamo, organizziamo tavoli di lavoro di esperte in tutti i campi, approfondendo temi attuali, con l’obiettivo di far emergere capacità, esperienza, talento e merito femminili, perché siano guida di cambiamento e trasmissione di valori inclusivi e di rispetto dei diritti per una società più equilibrata e più equa. Partecipiamo regolarmente a discussioni e consultazioni in ambito istituzionale, finalizzate ad interventi normativi per il riequilibrio di genere.

*Presidente e vice presidente di Fuori Quota

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