Il Giubileo di platino di Queen Elizabeth: cinque cappottini di primavera per sentirsi come lei

Il Giubileo di platino di Queen Elizabeth: cinque cappottini di primavera per sentirsi come lei
di ANNA FRANCO
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Mercoledì 26 Gennaio 2022, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 00:28

Più che una corona può un cappottino. Non fosse altro che un paletot si indossa con meno difficoltà rispetto a un diadema e, soprattutto, si abbina più agevolmente alla vita di tutti i giorni. Per dare un tocco di sangue blu agli outfit si può davvero prendere ispirazione dai look delle teste coronate, sempre impeccabili. C’è un comune denominatore che travalica regni e dinastie: il robe manteau. Quel cappotto leggero, ma in grado di vestire e scaldare, che disegna la silhouette e la accompagna senza tradire mai alcuna incertezza di stile. La decana di tutte le royal è Elisabetta II, con un guardaroba di cappottini in tutte le nuance dell’arcobaleno. «Nella corte inglese vige un protocollo molto rigido – spiega Elisa Motterle, esperta e consulente di galateo internazionale, che da anni si dedica alla divulgazione di etiquette e bon ton – e non è consentito togliere il cappotto in pubblico. Un gesto considerato troppo intimo. Inoltre, e questo vale a prescindere dalle regole di palazzo, la spalla cucita ha un aspetto più formale e da qui possiamo trarre un consiglio per tutti i giorni: un capospalla ci rende più autorevoli, cosa che non succede con una manica raglan più morbida. Inoltre un robe manteau fa un po’ da photoshop, definendo e valorizzando la figura». Riguardo ai colori la sovrana inglese insegna che non esistono limiti posti dall’età, «purché si preferiscano le tinte unite e si evitino le fantasie. Elisabetta II ha preso il gusto per le nuance dalla nonna, ma è anche un modo per essere visibile. La stessa nonna le spiegò che nel corso della sua vita avrebbe incontrato tantissime persone e non ne avrebbe ricordata praticamente nessuna, ma che gli altri si sarebbero rammentati di lei e per rispetto a loro era necessario rendersi visibile. Una scelta d’obbligo anche per questioni di sicurezza».

LA SCELTA

 E noi? Per onorare al meglio il Giubileo di platino- ovvero i 70 anni di regno della sovrana, che cade il 6 febbraio,  via libera ai cappottini nelle tonalità della primavera, come quello che si accosta al punto vita di Kiton, in un cachemire giallo ricco di energia.

DKiton monopetta dal colore del sole 

E parlando di tinte forti, Letizia Ortiz sfoggia spesso look nei toni del rosso, colore della bandiera spagnola. «Lei è sicuramente più fashion, ma quella iberica è una corte meno tradizionalista. Basti pensare che i reali si salutano baciandosi in pubblico: cosa che sarebbe inammissibile a Londra. E Letizia non è di sangue blu, ma una donna indipendente, che aveva già sviluppato un suo stile personale». Per lei e per il suo fisico perfetto sono adatti capispalla con dettagli particolari, ma assertivi, che ricordano il suo ruolo di anchorwoman di tv internazionale, come quello carminio di Giorgio Armani.

Giorgio Armani Una scultura di stile 

Più a nord, «Mathilde del Belgio, per esempio, indossa molto spesso scarpe con dettagli trasparenti»: situazione inconsueta in zona trono. Per lei, che ama capi sartoriali e che alterna cappotti-cappa a paletot lievi ed eleganti potrebbe essere adatta la mantella in mohair viola di Luisa Beccaria.

Luisa Beccaria mantella in mohair

«Le corti del Nord Europa hanno un passo più egualitario. Per esempio, i monarchi danesi accompagnano i loro figli a scuola in bici ogni giorno». E proprio Mary di Danimarca ha uno stile sportivo, comodo, più morbido. Addosso a lei potremmo vedere il giaccone di Zara con collo a cappuccio e cintura in vita.

Zara modello vestaglia

È un modello passepartout per tutte. Ma se si vuole indossare aria di primavera perché non andare oltre il solito cammello? Miu Miu ne propone uno in un rosa confetto che sta bene a tutti gli incarnati e che mette gioia solo a guardarsi allo specchio.

O nelle vetrine.

Miu Miu Un tocco di rosa

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