Luci soffuse a creare l’atmosfera, un tappeto musicale a sollecitare il relax, sedute morbide per “accompagnare” comodamente una chiacchierata anche ad ora tarda. E tavole allungabili, perfette sia per serate a due sia per cene con molti amici. Senza dimenticare il gioco di forme inattese. Mettere a proprio agio l’ospite è il primo comandamento dell’arte di ricevere. E il secondo è meravigliarlo, che non sarà una regola canonica, ma di certo è principio chiave di una casa “pop”. Ci sono anche gioco e ironia tra i “segreti” di un’abitazione accogliente. Lo sa bene Seletti, che nell’arredo porta piccole o grandi sorprese, che si fanno pure validi spunti per la conversazione. «In Seletti abbiamo un approccio figurativo, cerchiamo di dare origine a oggetti che abbiano una loro specifica identità, spesso sovvertendo le regole e dando una chiave di lettura diversa, inaspettata - dice Stefano Seletti, direttore artistico del design brand - Mi piace pensare che un piatto o una lampada possano suscitare un’emozione, positiva o negativa, incuriosire, stimolare uno scambio». Largo allora a divani a forma di hot dog, poltrone ad hamburger e passerotti in volo a creare piccoli angoli di luce. Gli amanti di soluzioni più “classiche”, non resisteranno a Freeman di Minotti, sistema di sedute con più elementi dalle linee avvolgenti, studiato per innovare lo spazio living con soluzioni “multitasking” per i differenti momenti della giornata.
E modulare e coloratissimo, con spalliere mobili per creare pressoché infinite configurazioni, è anche il divano L’Ego, firmato da Egoitaliano, brand di Macerata che peraltro sarà tra le star di Moacasa, dal 29 alla Fiera di Roma. È difficile non cedere alla tentazione di camminare a piedi nudi sui tappeti della serie Monumenti di Tapis Rouge.
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