Cyclette trasparente e Pac-man, i pezzi di design che fanno unica la tua casa

Cyclette trasparente e Pac-man, i pezzi di design che fanno unica la tua casa
di Valeria Arnaldi
7 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Gennaio 2023, 10:56 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 19:29

Ecco i pezzi che rendono unica la tua casa.

LO SPORT La Cyclette arreda in trasparenza

Fa bene anche alla casa l’attività sportiva. E ne ridisegna le linee. Basta qualche attrezzo per rinnovare una stanza e, a volte, l’intero ambiente. Tra tapis roulant, bike, Power Station e altro ancora, la linea Personal di Technogym è la premium dell’home fitness, caratterizzata dal design di Antonio Citterio. Le attrezzature non sono concepite solo per allenarsi ma per diventare elementi d’arredo. Teckell conquista con “Ciclotte”, la prima cyclette realizzata con un cristallo trasparente e telaio circolare, in grado di dialogare con qualunque ambiente, come fosse una scultura, ma tutta da vivere. La “palestra in casa” non richiede grandi spazi. Scavolini presenta il sistema“Gym Space”, che arreda l’ambiente bagno in modo funzionale, introducendo una parete dedicata al fitness, senza togliere nulla a comfort e benessere. L’idea è proprio trasformare la casa, ampliandone le potenzialità. Chi ama lo sport, ma preferisce guardarlo e non praticarlo, non rinuncerà alle creazioni di Poltronova ispirate al baseball: la poltrona Joe, a forma di guantone, e il pouf Joe Ball, che ricorda la palla. Disegnata da Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi, prodotta dal 1970, è diventata iconica, presente in alcuni musei nel mondo. E dall’incontro con l’architetto Hussain Harba, recentemente è nata Joe Bloom, ossia la poltrona cult ma con un vestito haute couture dalla fantasia floreale in edizione limitata. E non solo. De Sede Design, per il suo divano “sportivo”, sceglie il guantone da pugilato: ideato nel 1978 dal designer Ueli Berger, ispirandosi alle vittorie di Muhammad Ali, è proposto in una riedizione dal rivestimento bicolore.

ILLUMINAZIONE La lampada effetto sfoglio M'ama Non m'ama

È il mito a farsi musa per la lampada Clizia, progettata dal designer Adriano Rachele per Slamp: Clizia è la ninfa che, ripudiata dall’amato Sole, viene trasformata in girasole.

A celebrare i dieci anni dall’ideazione, la creazione, divenuta un bestseller, oggi è ripensata in versione dorata nell’edizione speciale “Mama non Mama Gold”. Composta da elementi quadrati in materiali riciclabili – Opalflex o Cristalflex – assemblati manualmente a incastro, la lampada rimanda al gioco degli innamorati che chiedono conferme ai petali delle margherite. «Ogni nostra creazione, binomio di decoro e bellezza, possiede il seme creativo del designer che le dà vita e il valore immateriale della ritualità manuale che le dà forma», spiega Luca Mazza, direttore generale di Slamp. E l’oro ne fa un “sole” personale da accendere in casa.

È un volo di uccelli colorati ad animare le lampade della serie “Volières” firmate Mathieu Challières: in sospensione o da tavola, i lavori sono fatti a mano, uno diverso dall’altro. Così, ogni pezzo diventa unico e il soffitto si fa quasi cielo. Le superfici vengono addirittura “scolpite” da “Anodine Wall” di Paolo Castelli, lampada a parete concepita per creare un dipinto con la luce. Ogni elemento in metallo ha la forma di una foglia, realizzata a mano. L’effetto, una ventata autunnale dai riflessi dorati. C’è l’incanto di desideri ancora da esprimere nel lampadario “Dandelion” di Villari: un intreccio di geometrie, in più colori, ispirate ai petali dei denti di leone, compone una forma sferica che unisce luci e diffusori in porcellana e vetro di Murano soffiato a bocca. “Space Lamp” di Arteinmotion è un lampadario creato con un serbatoio di aereo – Alpha Jet del 1973. Nella linea Aeronautica, il brand trae ispirazione dai velivoli, ripensandone diversi elementi, dall’ala trasformata in tavolo al cofano motore usato come libreria.

SCENOGRAFIE In salotto il pannello ornamentale

Sedersi nel cuore di una rosa appena fiorita, accomodarsi tra le piume colorate di una ruota di pavone o magari stendersi accanto a un orso. Sono piccoli e grandi incanti a rivivere nelle proposte di design. “Moonlight Garden” è il pannello ornamentale di Alchymia: un albero dorato, a lieve rilievo e con finitura metallizzata bronzo su fondo blu, crea una sorta di Eden da salotto, impreziosendo l’ambiente con atmosfere da favola. Note romantiche per Edra, che conquista con “Rose”, seduta in velluto a forma di rosa con petali imbottiti a mano. E lo stesso brand seduce con il divano “Pack”: la base rimanda a una banchina di ghiaccio, lo schienale, rivestito in pelliccia ecologica, è un orso sdraiato sul fianco. Sembra un trono la seduta “Pavone” di Visionnaire, che dell’animale intende richiamare bellezza, eleganza, colori e solennità. La natura si fa “musa” da più punti di vista. Il rivestimento, infatti, è in tessuto a basso impatto ambientale, secondo la filosofia dell’azienda che nella tutela del patrimonio naturale ha la sua fonte di ispirazione e impegno. È un classico ma, per paradosso, sempre innovativo “Spun” di Magis, che riprende le forme di una trottola, sula quale accomodarsi, per creare l’illusione di un monumentale gioco abbandonato sul pavimento. Sicis, con “Amaretto Art Edition”, ripensa la sua seduta ispirata al tradizionale biscotto, regalandole motivi realizzati in mosaico artistico e poi trasferiti su tessuto. Ispirati a differenti correnti artistiche sono nati trenta modelli unici nelle versioni Dripping, Matis, Pure e Amapolas. Guardano all’arte di Koloman Moser, che fu tra i fondatori della Secessione viennese, i tendaggi e i tessuti, in bianco e nero, realizzati da Backhausen, in una speciale edizione concepita proprio per celebrare la visione dell’artista austriaco. Di forma in forma, tra pannelli, tessuti, sedute, un salotto che pare uscito da un quadro.

TAPPETI Intrecci manuali tra messaggi e idee-scultura

Intrecciati manualmente, eccezionalmente bruciati, a volte sculture: i tappeti diventano opere d’arte. Loredana Longo firma per Seletti i Burnt Carpets, dove a farsi decoro sono segni di bruciatura. O meglio, frasi scritte bruciando parti del tappeto stesso, a sottolineare il peso delle parole. «Tutto parte dal fuoco che muta la materia – spiega Longo – Ho bruciato decine di frasi di politici occidentali su tappeti orientali, da questa tensione nasce un pensiero, un non luogo che diventa uno spazio casalingo, un’opera che si possa vivere anche calpestandola, perché l’arte deve essere viva». In questa collezione, a essere state “bruciate” sono frasi di Antonio Guterres, Barack Obama, Edward M. Kennedy e Donald Tusk. Qeeboo, invece, “gioca” con le forme, sagomando i tappeti per delineare figure di orsi, coccodrilli e altri animali riletti in chiave pop, nelle creazioni di Marco Oggian: per portare le suggestioni di una fauna fiabesca in casa e anche un poco di avventura. Da salotto, s’intende. Forme naturali, sottolineate dai contrasti di colore, richiamano fiori, spore, spugne nelle creazioni dell’illustratrice Minni Havas per la finlandese Finarte, fondata nel 1985 da Eija Rasinmaki, pioniera dei tappeti intrecciati. E pezzi unici taftati – lavorati a mano ma non annodati – sono quelli di Fornasetti. Qui l’arte incontra anche la storia del design: “Peccato originale” è un decoro della produzione di Piero Fornasetti degli anni Cinquanta. Ha una doppia anima – e funzione – “Odi et Amo”, in pura seta di bamboo taftata a mano da esperti artigiani, proposto da Sitap Carpet Couture Italia in edizione limitata: a forma di cuore anatomico, si può usare come tappeto e come arazzo.

VIDEOGIOCHI Il ritorno di Pac-man è in salotto

Una creatura sferica gialla. Una serie di “puntini” da mangiare, nonché qualche frutto da prendere come bonus. E quattro fantasmini, rigorosamente da evitare. Era il 1980 e nei bar e nelle sale giochi arrivava il videogame nipponico “Pac-Man”, poi diventato cult. «Eravamo al posto giusto al momento giusto, col gioco giusto», disse poi Thomas Nieman, vicepresidente del marketing della Midway Games, che distribuì il gioco in Occidente. E quel “posto” pare essere giusto ancora oggi. A oltre quarant’anni dall’esordio, “Pac-Man” esce dalle sale giochi ed entra in casa, anche in primo piano nei salotti. La Cabinet Arcade Midway Legacy consente di rivivere le atmosfere degli anni Ottanta e Novanta, nei lunghi pomeriggi trascorsi davanti allo schermo. E “Pac-Man” non è l’unico gioco disponibile. Il cabinato, infatti, consente di mettersi alla prova con dodici tra i giochi più popolari di quegli anni, come “Galaxian”, con le suggestioni fantascientifiche delle sue navicelle aliene, e “Dig Dug” – gli avversari si sconfiggono, scavando cunicoli nel terreno – e altri ancora. Il risultato è una sala giochi in miniatura, con tanto di grafiche del tempo. Varie le modalità di gioco: in piedi o seduti. Una vera attrazione, che consente di ingannare il tempo e di fare un salto nel passato, ma che sa anche farsi piacevole oggetto di conversazione.

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