La moda di Giulia Bevilacqua: «Blazer da uomo e foulard di seta purché vintage»

L'attrice, ora in tv con la serie Il Patriarca, predilige lo stile androgino e casual

La moda di Giulia Bevilacqua: «Blazer da uomo e foulard di seta purché vintage»
di Veronica Timperi
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 07:32

Androgina e allo stesso tempo sensuale, con un’eleganza innata che bilancia il suo essere ironica e solare.

Giulia Bevilacqua, romana classe 1979, è un’attrice poliedrica, proprio come il suo stile nel privato. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha mosso i primi passi nel campo dei videoclip musicali, per poi approdare alla Tv in Un medico in famiglia 3, La Omicidi, Grandi Domani e Distretto di polizia, serie che le dà una grande popolarità. Il primo ruolo come co-protagonista è arrivato nel film Cardiofitness per la regia di Fabio Tagliavia. L’abbiamo vista anche ne I Fuoriclasse 2, in Tutta colpa di Freud, in È arrivata la felicità e nel film I Moschettieri del re - La penultima Missione. Nel 2022 è tornata protagonista nella commedia tutta al femminile Tre sorelle, ne Il principe di Roma e nella fiction Più forti del destino. Dal 14 aprile è in televisione nella serie Il Patriarca, di e con Claudio Amendola. Nel 2023 la vedremo anche nel film Una Mamma all’Improvviso e in prima serata Raiuno nel progetto Il Metodo Fenoglio con Alessio Boni.

Qual è il suo rapporto con la moda?

«È la mia seconda passione. Mi piace e la seguo ma non ne sono schiava. Sono anche un amante del vintage e adoro andare a scovare pezzi iconici di altri anni, dargli un’altra vita e avere dei look unici e speciali».

Tiene in ordine il suo guardaroba?

«Tendenzialmente sì. Le mie amiche che spesso attingono al mio caos ordinato mi dicono sempre che meriterei un armadio migliore, perché è tutto pigiato, stretto stretto».

Si è mai regalata momenti di shopping sfrenato?

«Lo facevo più prima, quando non avevo i figli. Ora mi capita più di farlo per loro».

Oggi che è mamma, quindi niente?

«Adesso se mi prende la voglia di shopping, come dicevo prima, vado nei miei negozietti vintage di riferimento e torno a casa con dei bottini non indifferenti».

Per un’attrice è importante essere sempre à la page o è bene avere un proprio stile?

«Si può essere entrambe le cose nello stesso momento.

Anzi credo sia indispensabile avere un proprio stile anche rimanendo alla moda».

Ecco, e qual è il suo?

«Mi piace uno stile un po’ androgino, prediligo nella vita i pantaloni e i blazer da uomo, ma mi piace anche cambiare, assecondare il mio umore e i miei stati d’animo».

Come le piace vestire?

«Casual ma con la mia impronta. Mischiare generi, rimanendo sempre il più possibile sobria, elegante».

Si sente più sensuale o goffa?

«Decisamente più goffa. Trovo che la goffaggine e la naturalezza possono essere una forma potente di sensualità inconsapevole».

Attualmente quali sono i capi e gli accessori chiave del suo guardaroba?

«Una camicia di jeans, i vestitini svolazzanti, meglio se floreali, le giacche strutturate, e i texani».

Cosa non manca mai nella sua borsa?

«Un foulard di seta o una bandana di cotone. Sono un passepartout che uso in svariati modi: da sciarpina, a fascia per i capelli, fino a trasformarli in top»

Ha uno stilista di riferimento?

«Più di uno direi, e ognuno ha un suo stile specifico e una sua peculiarità. Adoro l’eleganza senza fronzoli di Giorgio Armani, il romanticismo di Alberta Ferretti, il tocco boho chic di Isabel Marant e la sostenibilità raffinata espressa dalle creazioni di Stella McCartney».

Ha un porta fortuna?

«La collanina d’oro con ciondolo del battesimo di mio papà. Lo porto sempre, non me ne separo mai».

Scarpe: alte o basse?

«Basse nella vita di tutti i giorni perché i miei ritmi sono abbastanza sostenuti, ma a volte il tacco è indispensabile e fa sempre la sua figura».

Che parte del corpo le piace valorizzare?

«Le gambe. Come posso cerco di enfatizzarle con capi che slancino e ne mostrino la linea».

C’è un abito nel suo guardaroba che usa nelle giornate no?

«Non è esattamente un abito ma un look, composto da un jeans di Comptoir des Cotonniers e una camicia bianca».

C’è qualche accessorio o capo a cui è particolarmente legata?

«Al mio vestito di 18 anni, ma anche a tutti quelli che mi disegnava e cuciva mia madre, sempre stata una grande appassionata di moda come me».

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