Alessia Mancini mescola in un libro ricette e consigli di bellezza: «Per le feste cucinate tutti insieme con amore»

Alessia Mancini mescola in un libro ricette e consigli di bellezza: «Per le feste cucinate tutti insieme con amore»
di Ilaria Ravarino
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 12:04

A quasi trent’anni dal debutto in tv, nella trasmissione Non è la Rai nel 1994, la 44enne Alessia Mancini, nata a Marino e sposata dal 2003 con il collega piemontese Flavio Montrucchio, si reinventa in cucina.

Pubblicato a fine novembre, Il sorriso è l’ingrediente segreto è il primo libro di ricette della showgirl, che alterna piatti semplici e adatti a tutti a consigli di bellezza da realizzare – spesso – con gli stessi ingredienti.

Perché un libro di cucina?

«In famiglia è risaputo che sono brava a cucinare, così ho deciso di provarci. L’amore per la cucina lo devo a nonna Caterina: me la ricordo quando preparava la pasta sfoglia, battendo l’impasto sul tavolo. Era come una musica».

Cucinerebbe anche in tv?

«Sì, mi piacerebbe portare in tv questa nuova versione di me. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo percorso: farei volentieri un cooking show, o un programma alla Detto Fatto, in cui si parli di bellezza, cucina e attualità».

Ha diviso le ricette per mesi: qual è il suo preferito?

«Giugno, perché è il mio compleanno e perché arriva l’estate. Mi piace la cucina estiva, più veloce, semplice e con tante verdure crude da mescolare in mille modi diversi».

Cosa lega le ricette del suo libro?

«Il piacere di mangiare, dall’antipasto al dolce. E la voglia di convivialità: mi piace cucinare per gli altri. È un atto d’amore».

E se è da sola?

«Mi faccio un classico svuotafrigo, insalatona o pasta con gli avanzi. Ma il massimo è la bruschetta col pomodoro e due foglie di basilico».

 Cucina e bellezza vanno d’accordo?

 «Si, sono due modi di volersi bene, è tempo che dedichi a te stessa. Sono coccole. Se ti senti bene con te stessa, sei più bella anche agli occhi degli altri. Spesso infatti mi dicono che trasmetto serenità».

Cibi che fanno belle?

«Quelli da usare per le maschere di bellezza: avocado, limone e olio d’oliva».

La sua beauty routine?

«Non vado mai a letto senza togliere il trucco.

Anche a Capodanno».

Davvero mai successo?

«Mi è capitato, per carità. Ma la mattina dopo mi sono sempre pentita. Un po’ come quando lasci i piatti da lavare nel lavandino». Chi lava i piatti a casa sua? «Mio marito fa la lavastoviglie, principalmente. La carica, ma non so se sia più di aiuto o d’impaccio, visto che ci mette dentro la metà delle cose che ci metto io. Fosse per lui basterebbe caricarla, sciacquare il lavandino e oplà, la cucina è fatta».

A casa chi vince: cucina romana o piemontese?

 «Romana. Amo i risotti e il vitello tonnato, ma non c’è paragone. E dopo tanti anni a Roma anche Flavio apprezza. Gli vengono benissimo carbonara e gricia».

La ricetta che riesce meglio a lei?

«La più semplice, la pasta classica all’italiana, spaghetti col pomodorino fresco a crudo. Piace a tutti, riesce sempre».

Quella che proprio non viene?

«La cheese-cake giapponese. Cerco ancora l’incastro giusto tra minutaggio, temperatura e posizione nel forno. Mi sprofonda. Sempre».

Buone abitudini a tavola?

«Tutte le verdure, purché si consumino nella giusta stagione. Si riduce l’inquinamento e si fa del bene anche al portafoglio: la primizia fuori stagione costa di più».

Cibi tabù?

«Nessuno, bisogna mangiare sempre tutto, anche le patatine fritte. L’organismo deve imparare a lavorare anche sforzandosi un po’, per digerire meglio e non impigrirsi».

La vostra ricetta di Natale?

«Quelle del libro vanno bene tutte. Un consiglio: preparare i pasti per Natale è impegnativo, fatevi aiutare dalla famiglia. Fatelo insieme. Tutti devono godere di questo momento. Noi probabilmente il 25 faremo il brodo di carne, l’abbacchio e la lasagna, oltre al carciofo alla romana che in tavola non manca mai».

Cosa si aspetta sotto l’albero?

«Da tempo non scrivo più la lettera a Babbo Natale. Non desidero mai cose materiali, ho già avuto tanto e raggiunto molti obiettivi».

Pandoro o panettone?

«Sempre stata del clan del pandoro. Ma se il panettone è di livello si può anche fare, dai».

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