Tampon tax, l'Iva sugli assorbenti resta al 22%. Bocciato l'emendamento alla Camera

Assorbenti: l'Iva resta al 22%. La Camera dei Deputati boccia l'emendamento per abbassarla
Assorbenti: l'Iva resta al 22%. La Camera dei Deputati boccia l'emendamento per abbassarla
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Giovedì 16 Maggio 2019, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 11:56

Tampon tax: niente da fare. L'Iva sugli assorbenti resta al 22%. A deciderlo la presidente pentastellata della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, Carla Ruocco. Motivo: la riduzione della tassa al 10 o al 5% è troppo onerosa e al momento non ci sono le coperture.

L'emendamento che proponeva l'abbassamento dell'Iva sugli assorbenti era firmato Pd, ed era contenuto nel decreto sulla Semplificazione Fiscale, discusso alla Camera martedì scorso. 

 


Secondo quanto ha affermato in aula la presidente della commissione Bilancio Carla Ruocco, per trovare le coperture alla 'Tampon tax' ci sarebbero voluti tra i 221 e i 300 milioni di euro. Una spesa che, evidentemente, la maggioranza e il Governo non sono interessati a fronteggiare in questo momento. 
 

«Altro che governo del popolo. Quando si tratta di approvare leggi per cancellare vere e proprie ingiustizie sociali, Lega e Cinque Stelle si tirano indietro e si dimostrano lontani dai problemi delle persone». A dichiararlo Silvia Roggiani, Partito Democratico, che ha proseguito «I prodotti per l'igiene delle donne, così come quelli per gli uomini, non possono essere considerati beni di lusso, e la battaglia perché diventino beni di prima necessità dovrebbe unire tutti, al di là del colore politico».

Una volta appresa la notizia, su Twitter tantissimi utenti hanno espresso rabbia e perplessità riguardo la decisione della maggioranza.
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Negli altri paesi -  Se in Italia gli assorbenti rientrano ancora nella fascia dei beni considerati di lusso - di cui cioè si potrebbe fare a meno - in molti paesi vicini non è così. Il Regno Unito ha diminuito la tampon tax dal 17,5% al 5% mentre in Irlanda e in Canada è stata del tutto abolita. In Francia, dopo diverse proteste e manifestazioni, la tassa è stata portata dal 20 al 5,5% mentre in PortogalloOlanda Belgio è al 6%.

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