ANCONA «Non è vero che la Regione non si è mossa, per quanto di sua competenza, sulla vicenda dei voli di continuità territoriale e non è vero che non ci sono stati contatti con il Ministero». Arriva a strettissimo giro di posta la replica di Palazzo Raffaello al j’accuse del senatore uscente Mauro Coltorti sui voli per Roma, Milano e Napoli ancora fuori dai radar del Sanzio. Un caso di ordinaria burocrazia - sollevato ieri dal Corriere Adriatico - che vede l’aeroporto regionale orfano dei collegamenti con gli hub nazionali a quasi un anno di distanza dalla Finanziaria 2022 con cui si dava l’ok alla misura da 9 milioni di euro in tre anni per attivarli. Per il senatore pentastellato, la causa di questa dilatazione dei tempi è stato il mancato pressing del governatore Francesco Acquaroli - che ha fin qui tenuto per sé la delega all’aeroporto - sul ministero alle Infrastrutture. Ma la Regione, per voce del vicepresidente Mirco Carloni - che dalla prossima settimana siederà tra i banchi del Parlamento - rispedisce l’accusa al mittente.
La posizione
«Coltorti parla senza sapere, lanciando un’accusa infondata nei confronti della Regione e del presidente Acquaroli - la difesa di Carloni -.