Una visita urologica? Sì, ma a marzo 2024. Il caso scoppia nelle Marche

Una visita urologica? Sì, ma a marzo 2024. Il caso scoppia nelle Marche
Una visita urologica? Sì, ma a marzo 2024. Il caso scoppia nelle Marche
di Gianluca Fenucci
3 Minuti di Lettura
Sabato 3 Dicembre 2022, 03:30

FALCONARA Storie di ordinaria follia o cronache da Marte. Si potrebbe sintetizzare così ciò che accade al signor Sebastiano Consolo, 72 anni, siciliano di Catania che da vent’anni vive in via Canonico, proprio dietro il castello di Falconara Alta, sede del municipio. Un uomo dignitoso e abituato a sacrificarsi eppure indignato e addolorato per la vicenda di cui, suo malgrado, è diventato kafkiano protagonista. Il settantaduenne è malato di ipertrofia prostatica e di fibrillazione atriale e il entro unico di prenotazione regionale l’appuntamento per la visita presso la clinica urologica dell’ospedale di Torrette al signor Consolo l’ha regolarmente dato anche se tra un anno e mezzo.

La prenotazione

Secondo la prenotazione, Sebastiano Consolo dovrà presentarsi a Torrette alle ore 8,30 di giovedì 21 marzo 2024, vale a dire tra un anno, 3 mesi e 20 giorni o, se preferite, 475 giorni o, se suona meglio, tra 67 settimane e 6 giorni.

Se non è un record poco ci manca e ci sarebbe da ironizzare se non si trattasse della salute di un uomo comunque alle prese con patologie serie che, nel tempo, potrebbero aggravarsi irrimediabilmente. «Non mi sono mai lamentato e me la sono sempre cavata da solo – dice Sebastiano Consolo – ho girato il mondo per lavoro, ho fatto il carpentiere per 47 anni ed ho lavorato per la ditta Ubaldi di Ancona in zona Baraccola. Mi sono stabilito a Falconara anche se i miei figli hanno deciso di restare in Sicilia». Da qualche anno la salute è cagionevole e il settantaduenne si è sottoposto a varie visite. «Soffro per problemi legati alla prostata soprattutto – dice Consolo – e mi hanno visitato in passato medici ad Urbino, Jesi, Pesaro, all’Inrca. A Villa Igea ho avuto un colloquio con un medico che però non mi ha neppure visitato: mi ha prescritto medicine eppure la situazione non è migliorata, anzi, è decisamente peggiore visto che mi alzo dal letto con dolori lancinanti anche dieci volte ogni notte. Ed ancora: «Quel medico mi aveva detto che avrei dovuto sottopormi ad un controllo dopo trenta giorni ma ho trovato posto solo dopo 6 mesi.

La beffa

Adesso la nuova assurdità: «In farmacia, dopo che avevo detto che avevo ancora problemi seri, mi hanno prescritto un’altra impegnativa e hanno fissato un’altra prenotazione, chiedendo di fare la visita ad Ancona perché non ho mezzi di trasporto per raggiungere centri lontani. La ricevuta che Gli è stata recapitata è stata disarmante: «La visita è fissata per il 21 marzo 2024. Un’assurdità. E io continuo a prendere dieci compresse al giorno, continuo a star male e mi sento solo un numero non certo una persona». Sebastiano Consolo aveva cambiato anche il suo stile di vita: non fuma una sigaretta da 10 anni, segue un’alimentazione regolare eppure sta sempre peggio. Ora al danno si aggiunge anche la beffa. «Ho capito solo che devo aspettare di morire, che la mia vita non conta nulla – chiosa deluso e amareggiato il settantaduenne - e che se non hai i soldi probabilmente neppure ti seppelliscono mentre se li hai vai in paradiso. Per la nostra sanità sono solo un numero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA