FALCONARA Storie di ordinaria follia o cronache da Marte. Si potrebbe sintetizzare così ciò che accade al signor Sebastiano Consolo, 72 anni, siciliano di Catania che da vent’anni vive in via Canonico, proprio dietro il castello di Falconara Alta, sede del municipio. Un uomo dignitoso e abituato a sacrificarsi eppure indignato e addolorato per la vicenda di cui, suo malgrado, è diventato kafkiano protagonista. Il settantaduenne è malato di ipertrofia prostatica e di fibrillazione atriale e il entro unico di prenotazione regionale l’appuntamento per la visita presso la clinica urologica dell’ospedale di Torrette al signor Consolo l’ha regolarmente dato anche se tra un anno e mezzo.
La prenotazione
Secondo la prenotazione, Sebastiano Consolo dovrà presentarsi a Torrette alle ore 8,30 di giovedì 21 marzo 2024, vale a dire tra un anno, 3 mesi e 20 giorni o, se preferite, 475 giorni o, se suona meglio, tra 67 settimane e 6 giorni.
La beffa
Adesso la nuova assurdità: «In farmacia, dopo che avevo detto che avevo ancora problemi seri, mi hanno prescritto un’altra impegnativa e hanno fissato un’altra prenotazione, chiedendo di fare la visita ad Ancona perché non ho mezzi di trasporto per raggiungere centri lontani. La ricevuta che Gli è stata recapitata è stata disarmante: «La visita è fissata per il 21 marzo 2024. Un’assurdità. E io continuo a prendere dieci compresse al giorno, continuo a star male e mi sento solo un numero non certo una persona». Sebastiano Consolo aveva cambiato anche il suo stile di vita: non fuma una sigaretta da 10 anni, segue un’alimentazione regolare eppure sta sempre peggio. Ora al danno si aggiunge anche la beffa. «Ho capito solo che devo aspettare di morire, che la mia vita non conta nulla – chiosa deluso e amareggiato il settantaduenne - e che se non hai i soldi probabilmente neppure ti seppelliscono mentre se li hai vai in paradiso. Per la nostra sanità sono solo un numero».