Passerina e Pecorino da record:
triennio d'oro nella grande distribuzione

Passerina e Pecorino da record: triennio d'oro nella grande distribuzione
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Venerdì 6 Aprile 2018, 12:51
Le Marche del vino non sono solo Verdicchio. Anzi. Altri bianchi stanno facendo parlare di loro, sono quelli del sud della regione, quelli più giovani come storia e come riscoperta da parte dei vignaioli e poi dai consumatori. Passerina e Pecorino confermano un trend estremamente positivo, anzi visti i numeri degli ultimi tre anni nella grande distribuzione il trend può essere definito straordinario.

Tre anni d’oro
Negli ultimi tre anni infatti, stando ai risultati dell’istituto di ricerca Iri, nella gdo la Passerina ha fatto registrare un +92% mentre il Pecorino si è “accontentato” di un +55%. Evidente la soddisfazione del Consorzio vini piceni anche in prospettiva Vinitaly. «Quest’anno a Vinitaly festeggiamo i 50 anni del Rosso Piceno, la denominazione più estesa dei vini rossi marchigiani - ha detto il presidente del Consorzio vini piceni, Giorgio Savini -, ma non perdiamo di vista la crescita dei nostri bianchi autoctoni, con un’indagine Nomisma sui vini italiani di tendenza e un focus sulle regioni a maggior vocazione biologica. Due plus che l’area del Piceno ha fatto propri in questi anni». Secondo l’approfondimento curato da Nomisma-Wine Monitor, anche nel 2017 si conferma un incremento in doppia cifra sia della Passerina (+15%) che del Pecorino (+10,5%) per un posizionamento di tutto rilievo anche sul fronte del prezzo medio, con valori quasi doppi rispetto al complesso dei vini bianchi in Gdo (5,2 e 5,5 euro/litro i prezzi di Passerina e Pecorino, contro la media-bianchi a 3 euro/litro).

Il resto d’Italia
Sugli scaffali della grande distribuzione il 2018 vede in aumento la schiera dei vini a denominazione, di quelli a marchio del distributore e i tipici delle regioni, con uve autoctone. Tuttavia i principali buyer vino, che parteciperanno all’evento Gdo Buyers’ Club organizzato da Veronafiere per Vinitaly, esprimono preoccupazione per un aumento dei prezzi dovuto alla cattiva vendemmia del 2017, mediamente in calo del 21% da Nord a Sud, secondo dati Ue. Oltre ai marchigiani vanno forte anche il Chianti toscano, il Vermentino della Sardegna, il Gewurztraminer del Trentino Alto Adige, Pignoletto dall’Emilia Romagna e il Primitivo dalla Puglia, e chiaramente l’immancabile Prosecco, che così doppia anche i grandi risultati all’estero
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