Vinitaly, i vignaioli marchigiani
sotto i riflettori a Casa Coldiretti

Vinitaly, i vignaioli marchigiani sotto i riflettori a Casa Coldiretti
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Sabato 6 Aprile 2019, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 15:11
VERONA - Un poker di produttori scelti per rappresentare le Marche del buon bere all'interno di Casa Coldiretti, il grande stand allestito di fronte all'ingresso principale Cangrande della Fiera di Verona. Dai grandi autoctoni alla scelta bio fino agli under 25 nei 4 giorni di manifestazione, al via domani (domenica 7 aprile) ci sarà la possibilità per i vini delle province di Ancona, Macerata e Ascoli, scelti per l'occasione, di raccontare la regione in un bicchiere. Degustazioni con abbinamento di piatti elaborati dagli agrichef di Coldiretti. Ecco il programma:

Domenica 7

Spazio ai vini da vitigni autoctoni per mettere in luce la grande biodiversità vitivinicola nazionale, uno dei principali valori del vino made in Italy, particolarmente apprezzato anche sui mercati esteri. Saranno presenti, dall'ascolano, la tenuta Cocci Grifoni diRipatransone con l'Offida Pecorino Docg Colle Vecchio 2014. A rappresentare la provincia di Ancona, ecco Renato Romagnoli con la sua Lacrima di Morro d'Alba Superiore.

Lunedì 8

La scena è dedicata a vini biologici e biodinamici. Produttori sostenibili, particolarmente apprezzati all'estero, come il maceratese Saputi che, da Colmurano, presenterà il suo Colli Maceratesi doc Ribona 2018. Il biologico nelle Marche, secondo gli ultimi dati Sinab, è crescito come terreni del 9,5% andando a concorrere al primato nazionale che vede le Marche come la regione più green d'Italia per densità di aziende biologiche. 

lunedì 9 

Il futuro è nelle mani dei giovani. Tanti hanno riscoperto la campagna e per questo Casa Coldiretti ha deciso di ospitare la “Zeta generation wines & co”: incontro con produttori giovanissimi del vino. Under 25 come Edoardo dottori che proporrà il suo Collebianco 2017, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico doc.

All'interno di Casa Coldiretti anche incontri e mostre come quella dedicata alle Terre del Vino: un padiglione nel verde per conoscere, vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche e irripetibili. E anche qui le Marche, con 21 filiere tra doc, docg e igp, un valore di 82 milioni di euro e un export cresciuto negli ultimi 10 anni del 38%, possono ben farsi valere. 
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