Omicron, l'ira della mamma della minore rientrata dal Sudafrica: «Basta sciacalli, ho diritto a riabbracciare mia figlia»

Il laboratorio di Virologia dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona
Il laboratorio di Virologia dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona
di Giulia Sancricca
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Venerdì 10 Dicembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 08:47

TOLENTINO - «Mia figlia sta bene e non ha sintomi. Siamo in isolamento e abbiamo rispettato i protocolli». A parlare è la mamma della minore di Tolentino che, di ritorno dal Sudafrica, è risultata positiva con sequenziamento collegato alla variante Omicron. La notizia della prima marchigiana ad aver contratto la variante sudafricana era stata resa nota mercoledì scorso dalla Regione Lazio, a seguito del tampone effettuato sulla minore scesa a Fiumicino da un volo dell’Ethiopian Airlines, insieme a suo fratello. Non appena si è diffusa l’informazione, però, per la famiglia non c’è stata tregua.

Il percorso passo dopo passo
Anche per questo la donna chiarisce, punto per punto, come è avvenuto l’arrivo dei suoi figli in Italia. «I bambini - dice - vivono e studiano in Sudafrica con il padre e vengono in Italia ogni tre mesi per il ricongiungimento familiare con me, che vivo a Tolentino, stessa città dove anche loro hanno la residenza.

Per questo motivo gli è stato permesso di rientrare in Italia». Secondo quanto previsto dal decreto del ministro della Salute Roberto Speranza del 26 novembre scorso, sono infatti vietati i rientri dal Sudafrica, ad eccezione fatta per coloro che erano residenti in Italia prima dell’emanazione del decreto. 


La risposta alle voci
«Siamo stati accusati di aver usufruito di voli abusivi o di aver eluso i controlli - confida - e questo è inammissibile. Anche se non ci sono voli diretti, i residenti possono rientrare transitando per altri scali. Nello specifico, i miei figli sono passati per Addis Abeba (Etiopia) per poi arrivare a Fiumicino. Hanno effettuato un tampone, risultato negativo, 72 ore prima del volo e un altro all’arrivo in Italia. Lunedì scorso, dopo averli presi all’aeroporto di Fiumicino, siamo tornati a casa e ci siamo messi in quarantena come prevedono i protocolli. Mentre eravamo in isolamento è arrivato l’esito positivo del tampone di mia figlia». 


L’ira del genitore
La donna ci tiene, quindi, a specificare che, dall’aeroporto, i due minori sono arrivati direttamente a casa e si sono messi in isolamento. Il chiarimento arriva in risposta agli attacchi che hanno ricevuto. «Basta sciacalli, anziché comprendere i nostri sacrifici e ritenere corretto che tornino dalla mamma per Natale, abbiamo dovuto sentire di tutto. “Era meglio se restavano in Sudafrica” hanno scritto. Credo di avere il diritto di trascorrere le feste con loro. Nel periodo peggiore della pandemia sono stata un anno senza vederli perché non c’era alcun modo per raggiungerli». Poi c’è l’altro lato della medaglia: «Per fortuna - confida - sono stati tanti anche coloro che ci hanno espresso solidarietà e affetto».


Le raccomandazioni del sindaco
Nel frattempo il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, invita tutti alla calma ed alla prudenza. «La famiglia è molto collaborativa - dice - . Noi, come Comune, in pieno accordo con l’Asur, ci siamo messi subito a disposizione dei tre in quarantena». L’Asur in ogni caso, per non trascurare nessun tipo di tracciamento, ha disposto il tracciamento anche per i familiari della minore positiva ed il secondo tampone è stato processato all’ospedale di Torrette, dove questa mattina sarà effettuato il sequenziamento dai medici del laboratorio di Virologia, diretto dal professor Stefano Menzo. In giornata è attesa la conferma sulla variante Omicron che è stata sequenziata in prima battuta dall’Istituto Spallanzani di Roma. 

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