Poche prime dosi prenotate: 1 su 3 a settembre senza scudo. Solo 34mila persone in lista d'attesa, ecco tutti i numeri

Il centro di vaccinazione ad Ancona
Il centro di vaccinazione ad Ancona
di Andrea Taffi
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Domenica 18 Luglio 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 08:48

ANCONA - Non ci siamo. E non ci siamo di tanto, non per una questione di poco. Il Corriere Adriatico è in grado di aprire l’agenda delle prenotazioni delle prime dosi del vaccino, provincia per provincia nella regione Marche. Per mostrare numeri alla mano, oggi 18 luglio, quale sia la situazione reale della vaccinazione dopo l’immenso sforzo fatto dalla Asur per allestire la macchina degli hub vaccinale. 

Le notizie e le tendenze
Le notizie confermano le tendenze annunciate: l’iniziale corsa al vaccino si è trasformata in una timida passeggiata.

Se prima c’è una folla in attesa, adesso si parla di mosche bianche. E la folla, quella fuori dai radar senza vaccino, resta a guardare in tribuna. Tecnicamente, tra oggi e il 31 agosto ci sono 34mila prime dosi prenotate (oltre al completamento del ciclo per chi deve fare la seconda): nel momento in cui state leggendo questo articolo sono 579mila i non vaccinati. Se si esclusono i 34mila prenotati, ne restano 545mila nella nebbia.

Una quota enorme, che diminuirà certamente visto che la campagna va avanti e gli hub non si toccano fino alla fine di agosto. Ma abbiamo perso almeno due marce nell’iter verso l’obiettivo dell’immunità di gregge. L’assessore regionale Saltamartini ha spiegato proprio venerdì mattina che secondo le sue stime dovremmo arrivare a un milione di vaccinati entro fine mese e che a settembre dovrebbero essere 300mila i non protetti (quindi guariti o vaccinati). Lo stato attuale è abbastanza differente perchè all’interno dei 545mila mancanti ci sono i 114mila bambini tra 0-9 anni. Quindi il target dell’immunità di gregge, gli over 12, in questo momento ha oltre 400mila caselle vuote. 


Le prenotazioni sui territori
Se fissiamo il giorno di oggi come data zero si può vedere come Macerata guidi il drappello delle province con 17mila prenotazioni, Ancona segue a quota 10mila e Pesaro a quota 5000. Molto, molto più indietro ci sono Ascoli e Fermo con 700 prenotazioni a testa. In controluce, cioè dagli slot disponibili, si può vedere come - e soprattutto dove - le prenotazioni siano latitanti. A Fermo ci sono 34mila slot aperti da qui alla fine di agosto, ad Ascoli 19mila. Poi segue la provincia di Pesaro con 16mila slot disponibili , 13mila Ancona e 8000 scarsi a Macerata. La data spartiacque è quella del 13 agosto: da quel momento in poi nelle Marche i vaccini prenotati sono solo poche decine.

Ci sono giorni in cui in tutte le Marche sono stati fissati 20/30 appuntamenti, diversi giorni in cui non c’è nessuno prenotato. Dalle agende non emerge il dato sui richiami che dal 15 luglio in poi saranno 257mila circa. Da qui il totale che potrebbe scaturire a fine agosto di popolazione immunizzata: circa 950mila persone, un milione - come dice Saltamartini - sperando che da qui in avanti anche altri indecisi si convincano. 


Lo studio delle contromisure
A ognuno le sue riflessioni, alla Asur quelle relative alla macchina della prevenzione. Ritrovarsi con 90mila slot liberi, infatti, è un problema piuttosto serio alla luce dell’obiettivo che l’assessore regionale Filippo Saltamartini aveva fissato. Il tema di una condotta più aggressiva verso chi non si vaccina viene soppesato dalla Regione e dai manager sanitari delle aziende da ormai da tre settimane. Si era parlato di camper davanti ai locali, di fare il tampone a chi si andava a vaccinare. La pallina sembra essersi fermata da lunedì scorso sulla possibilità di creare dei camper attrezzati che si rechino nei paesi dove ci sono le adesioni più basse per avviare la vaccinazione itinerante.

Tecnicamente ci sono tutti i tempi per poter vaccinare almeno 200 mila persone entro metà settembre. Ma bisogna partire subito. Per questo l’assessorato regionale di Saltamartini ha deciso di rompere il ghiaccio e di partire. Per questo motivo è stata coinvolta la protezione civile e dal 27/28 luglio tutto il personale che rimane precettato e inutilizzato negli hub dovrà continuare la campagna vaccinare direttamente nei Comuni.

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