Trattamento economico dei consiglieri
Approvata la proposta di legge

Il consiglio regionale
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Lunedì 24 Novembre 2014, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 16:50
ANCONA - Trattatamento economico dei consiglieri: approvata la proposta di legge.

Via libera definitivo da parte della Commissione Affari istituzionali, presieduta da Paolo Perazzoli, per la proposta di legge sul trattamento economico dei consiglieri regionali. Dopo un primo parere favorevole all’inizio del mese di ottobre, la stessa proposta è stata riesaminata per il necessario adeguamento ad alcuni provvedimenti adottati a livello nazionale ed anche per la discussione di diversi emendamenti.



L’approvazione ha registrato il parere favorevole dei consiglieri Paolo Perazzoli, Rosalba Ortenzi, Gino Traversini, Paolo Eusebi, Franca Romagnoli, Francesco Massi e l’astensione, già espressa in prima istanza, di Enzo di Marangoni. Al centro dell’attenzione misure ritenute prioritarie per porre in essere il contenimento complessivo dei costi che gravano sulla pubblica amministrazione.



Viene abbassata l’indennità di carica dei consiglieri regionali (dovrebbe assestarsi su 6.400 euro mensili lordi) e sarà elevata dal 25 al 50% la decurtazione del compenso mensile di carica per chi ha un reddito da lavoro uguale o superiore del 50% dello stesso compenso. Un’ulteriore modifica riguarda la riduzione e la differenziazione delle indennità di funzione relative ai Presidenti di Giunta e Consiglio, ai componenti dell’Ufficio di Presidenza, agli assessori, ai Presidenti e Vicepresidenti di commissione. Come noto, attraverso la riforma statutaria – approvata dal Consiglio in prima lettura – va a scomparire la figura del Consigliere segretario, mentre le Commissioni passeranno da sei a quattro.



Novità anche per gli apparati di diretta collaborazione dei vertici istituzionali, che verranno ridimensionati, sia per quanto concerne i Gabinetti del Presidente della Giunta e del Consiglio, sia per quanto riguarda le segreterie particolari dei medesimi Presidenti e dei membri dell’Ufficio di Presidenza.



Dalla prossima legislatura, essendo abolito l’istituto del vitalizio, non si effettueranno più le trattenute ad esso connesse e si è reso necessario prevedere una disciplina per l’individuazione del loro ammontare complessivo. Prevista altresì l’applicazione del contributo di solidarietà. Quanto prima la proposta approderà in Consiglio per la discussione generale.



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