Confronto sindacati-Regione: «In bus studenti tutti seduti e uno steward che controlli». Un decalogo per i trasporti

Confronto sindacati-Regione: «In bus studenti tutti seduti e uno steward che controlli». Un decalogo per i trasporti
Confronto sindacati-Regione: «In bus studenti tutti seduti e uno steward che controlli». Un decalogo per i trasporti
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 08:17

ANCONA - Il decalogo dei sindacati per un trasporto pubblico locale a prova di Covid in vista della riapertura delle scuole. Le segreterie regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa-Cisal e Ugl hanno stilato un documento con cui chiedono linee guida ad hoc per «il buon funzionamento del servizio», andando oltre le direttive dettate dal Cts. A partire dalla capienza dei mezzi: nel servizio extraurbano, per esempio, le sigle chiedono che siano «tutti seduti e nessuno in piedi, per agevolare il controllo dello steward e garantire distanziamento», mentre in quello urbano il coefficiente massimo di riempimento dovrebbe arrivare al «60 - 70% da libretto di circolazione». Dato inferiore all’80% previsto invece dalle linee guida nazionali.

 
Le richieste
Tra le altre richieste, il potenziamento del servizio di tpl nelle ore di punta, «con eventuale rimodulazione degli orari di ingresso e di uscita dalle scuole e dagli uffici pubblici», corse dedicate ed esclusive solo per studenti, risorse aggiuntive dedicate esclusivamente al trasporto pubblico locale e «l’utilizzo di steward a terra e a bordo nelle ore di maggiore affluenza per garantire la sicurezza degli utenti trasportati, il corretto utilizzo delle mascherine e la giusta capienza». Inoltre, si chiede che «l’utilizzo della porta anteriore possa essere consentito solo se il posto guida è isolato dal resto degli utenti con cabina protettiva idonea. Nei mezzi che ne sono sprovvisti si utilizzeranno solo le porte posteriori, mettendo una catenella dietro le prime due file di sedili». Il documento si conclude con un appello alla «sinergia reale tra vettori operanti sul territorio sotto la supervisione della Regione, dei Prefetti, ed in collaborazione con le scriventi organizzazioni sindacali attraverso un tavolo permanente a partire dal 20 settembre». Dal canto suo, la Regione fa notare come, a questo punto, «il tema dei temi riguardi più che altro i controlli – osserva l’assessore ai Trasporti Guido Castelli –, ovvero gli steward che metteremo in campo forti di una norma che ha chiarito come le risorse per i servizi aggiuntivi possano essere anche utilizzate per assumere provvisoriamente questa tipologia di personale. Stiamo facendo proprio in queste ore la ricognizione, da trasmettere poi al ministero dei Trasporti, per capire quale sia il numero ragionevole di steward che dovrà coadiuvare la polizia municipale e gli ausiliari del traffico». Per il resto, nessuna deviazione dal tracciato: «seguiremo le linee guida elaborate dal governo e validate dal Cts. Ci stiamo muovendo, come il resto delle Regioni, nell’aderire a quelle prescrizioni, tenendo tavoli prefettizi: ce ne sono stati già due ad Ancona e stiamo sviluppando la seconda tornata anche in tutte le altre province. La situazione è gestibile e non ci sono particolari criticità».

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