Tipicità a Fermo, è la Rinascita: il gusto torna in vetrina nel festival della tradizione

Tipicità a Fermo, è la Rinascita: il gusto torna in vetrina nel festival della tradizione
Tipicità a Fermo, è la Rinascita: il gusto torna in vetrina nel festival della tradizione
di Véronique Angeletti
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Martedì 7 Marzo 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 12:25

ANCONA La Rinascita è lo slogan della 31° edizione di Tipicità Festival in scena al Fermo Forum l’11, 12 e 13 marzo. Forgiato dal direttore Angelo Serri nel corso della conferenza stampa di presentazione ieri nella sede della Regione Marche. Claim ideale per un festival che proprio perché multitasking si è conquistato il patrocinio del Masaf, è considerato “evento imperdibile” nel portale del Ministero del Turismo e potrebbe essere un costituente del “brand” Marche. «Dando un’idea di identità, di appartenenza, “Tipicità” - ha avvalorato l’assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Maria Antonini - evoca benessere e alta qualità della vita e rientra effettivamente tra i drivers considerati ma, intanto, è così rilevante per la promozione che è già allo studio il rafforzamento della collaborazione». 

Non solo vetrina

A conferma che il Festival non è soltanto una vetrina di prodotti ma un testimone intelligente, anzi un incubatore della cultura materiale marchigiana contemporanea.

Ossia di cosa si produce di buono e di bello per tradizioni o per innovazioni nelle Marche. «Anche perché questo concetto - ha ricordato il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro - abbraccia tutto il saper fare, dall’agro-alimentare all’artigianalità, dalle tradizioni al folklore, motivo per cui, la manifestazione non appartiene solo al nostro Comune, quale ente organizzatore, ma alle Marche». 

Il marketing

Un’unicità su cui incalza pure il presidente Francesco Acquaroli. «Tipicità è un’ulteriore importante opportunità di far conoscere il made in Marche e la sua autenticità. Il marketing territoriale, l’idea che riusciamo a costruire della nostra regione, sono fondamentali per creare un valore aggiunto dei prodotti anche nell’immaginario collettivo e una maggiore consapevolezza delle potenzialità del nostro territorio. Su questo stiamo lavorando con risultati tangibili: il trend è positivo e dobbiamo cogliere questa occasione. L’esperienza di Tipicità in questo senso è preziosa. E’ stata tra le prime manifestazioni 30 anni fa ad avere l’intuizione di associare i prodotti tipici all’immagine e alla promozione delle Marche, un binomio vincente». Un sentiment ben percepito come lo si vede dai numeri. Allestiti 10mila mq, in mostra 140 realtà, 11 regioni, cinque delegazioni estere (Tanzania, Olanda, Inghilterra, Sud Africa e Ungheria), divisi in quattro aree espositive: Autokthon (vino), Biocreativi (rapporto uomo-natura), Mercatino e Grand Tour, e in sei aree eventi. In cartellone, 164 momenti tra cui show cooking di una quarantina di chef, pasticceri e pizzaioli. Come partner tre Università, l’Anci, la Camera di Commercio, una ventina di associazioni (comprese quelle di categoria) e come project partner la Bcc Banco Marchigiano. «Un onore e un vanto - ha spiegato il vicepresidente Marco Bindelli -, quella di poter sostenere le eccellenze territoriali e contribuire alla loro crescita»

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