A Camerino il punto sul post sisma con il commissario Legnini. Ricostruzione privata, stanziati soltanto 6 dei 18 miliardi previsti

L'assemblea dell'Anci con i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto del 2016
L'assemblea dell'Anci con i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto del 2016
di Monia Orazi
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Mercoledì 27 Ottobre 2021, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 08:34

CAMERINO - Un tavolo congiunto di lavoro per non fermare la ricostruzione. È la proposta lanciata ieri dall’Anci al convegno “Il sisma 2016 del Centro Italia, cinque anni dopo” nell’auditorium Benedetto XIII di Camerino. Un tavolo formato dal commissario Giovanni Legnini, da Fabrizio Curcio capo nazionale della Protezione civile, dai referenti del dipartimento “Casa Italia” e Anci anche per coordinare i fondi del Pnrr, destinati ai comuni terremotati.

Tre le richieste avanzate dall’Associazione nazionale dei comuni quella di prorogare fino al 2024 la durata dello stato di emergenza e della struttura commissariale, in modo da poter programmare gli interventi previsti, come pure la stabilizzazione delle 500 persone in servizio negli uffici ricostruzione e nei comuni. 

 
Il momento più toccante
La fotografia di paesi distrutti, ma anche dei primi cantieri sono stati affidati ad un reportage nelle quattro regioni colpite presentato durante la mattinata, mentre il dossier Anci ha delineato l’intervento normativo dell’Associazione dei comuni ricordando la grande gara solidale con il milione di euro raccolti per i progetti Anci Crowd. Il commissario Legnini non ha nascosto le ombre che hanno seguito i vari step della ricostruzione: «Ci sono elementi di rischio, dovuti in questa fase all’aumento dei prezzi dei materiali edili ed al numero esiguo di imprese attive sul territorio, anche per la concorrenza del superbonus 110% sul resto del territorio nazionale.

La gran parte del lavoro è ancora davanti a noi». E ci sarebbero almeno due gradi di problemi da risolvere per la ricostruzione di quasi 50 mila edifici nel cratere, con altre opere e chiese, per una spesa stimata complessiva di oltre 25 miliardi di euro. «Il primo è il rifinanziamento della ricostruzione privata, visto che a fronte di 18 miliardi ce ne sono 6 stanziati nel bilancio pubblico, che in realtà diventano 4 al netto di interessi e attualizzazioni, ormai quasi del tutto impegnati. E poi occorre una proroga del superbonus al 110%, e per qualche anno». 


Il pressing
Ha fatto sentire la sua voce con un messaggio scritto, il presidente nazionale Anci Antonio De Caro: «Nell’ultimo anno sono state tante le decisioni prese e gli atti firmati che si sono trasformati nella possibilità per i sindaci di avviare cantieri, liberare siti distrutti e restituire a migliaia di cittadini dignità e fiducia. Ora dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione provando a individuare nuove risorse necessarie a sostenere la ricostruzione e a rafforzare i presidi di sicurezza sui territori». Ha aggiunto Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona e presidente Anci Marche: «La filiera istituzionale adesso funziona e, paradossalmente, ora il problema è il reperimento di imprese che possano lavorare alla ricostruzione perché con gli incentivi ecobonus il comparto dell’edilizia è oberato di lavoro». Dopo aver sottolineato come grazie alla semplificazione legislativa attuata da Legnini, siano stati superati i colli di bottiglia della ricostruzione, il presidente Francesco Acquaroli, accompagnato dall’assessore Guido Castelli, ha riflettuto sulle criticità ancora esistenti: «Le domande presentate sono ancora basse, rispetto alle risorse disponibili, evidenziando un segnale che preoccupa sull’effettiva volontà di rientro nei territori. Il destino della nostra regione si lega inesorabilmente alla forza, alla velocità e alla credibilità della ricostruzione».


L’obiettivo
Il governatore ha sottolineato che il rientro nei territori, « passa anche attraverso gli investimenti infrastrutturali e immateriali, attraverso una digitalizzazione che porti i servizi nell’entroterra. Chiediamo che la filiera istituzionale coinvolga i rappresentanti dei territori nella fase della programmazione delle risorse». A fare gli onori di casa, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, sono intervenuti anche il rettore Unicam Claudio Pettinari ed il sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi.

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