Terremoto, ricostruito il 3,7% degli edifici delle Marche, Legnini annuncia altre tre ordinanze

Terremoto, ricostruito il 3,7% degli edifici delle Marche, Legnini annuncia altre tre ordinanze
Terremoto, ricostruito il 3,7% degli edifici delle Marche, Legnini annuncia altre tre ordinanze
di Monia Orazi
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Sabato 31 Ottobre 2020, 08:28

MACERATA - A quattro anni dalla scossa più devastante del sisma del Centro Italia, quel 6.1 del 30 ottobre 2016, sono solamente 1689 gli edifici ricostruiti nelle Marche, pari al 3,75 per cento del totale dei 45mila danneggiati, 3588 in tutto il cratere sismico.

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In totale sono 14.461 le domande di contributo presentate, pari al 20 per cento degli edifici danneggiati nelle quattro regioni.

Di queste 2578 ne sono state presentate nei primi dieci mesi dell’anno.

Si nota una accelerazione, nel ritmo sinora stagnante della ricostruzione, secondo i dati annunciati ieri dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, durante una conferenza stampa online con i rappresentanti dei comitati. Annunciate tre nuove ordinanze per metà novembre, sulla ricostruzione privata, quella pubblica e una per definire il quadro dei poteri straordinari del commissario. 

Cosa è cambiato

«Da oggi apriamo la pagina Facebook dell’ufficio del commissario per incrementare il livello di informazioni e confronto con i cittadini – ha annunciato Legnini – non va confusa con il servizio di assistenza sisma, che fornisce risposte tecniche e giuridiche. Nonostante dati oggettivi che potevano determinare un rallentamento ed in alcune fasi un blocco, riscontriamo dati incoraggianti per la ricostruzione. Sono stati concessi nei primi dieci mesi dell’anno 1870 decreti di contributo, con altrettanti cantieri già in attività o da attivare. Negli ultimi quattro mesi sono stati aperti 900 cantieri, 1044 famiglie che hanno avuto i lavori conclusi, sono rientrate nelle loro case. I dati che danno senso di un ritmo sostenuto, sono relativi al flusso finanziario. Cassa depositi e prestiti ha erogato alle banche e loro alle imprese, 617 milioni di euro, di cui 316 sono solo quelli del 2020. Abbiamo più che raddopiato le erogazioni dei tre anni e mezzo precedenti, nei primi dieci mesi del 2020». Legnini si è poi soffermato su due scadenze importanti, la scadenza del 30 novembre, termine definitivo per chiedere i contributi per i danni lievi e quella compresa tra il 15 ed il 20 dicembre a seconda delle Regioni, entro chi ha un progetto in istruttoria può aderire all’ordinanza 100. Per le 189 pratiche già approvate, sulle 912 già presentate, i tempi medi di approvazione sono risultati di appena 65 giorni, a fronte di una media superiore ad un anno con la vecchia procedura. «Ci attendiamo un’ulteriore accelerazione della ricostruzione in questi ultimi due mesi del 2020 e soprattutto nei mesi successivi, benchè l’incognita dovuta alla recrudescenza della pandemia sia molto pesante», ha aggiunto il commissario. 

Le norme

Delle tre ordinanze una riguarda il quadro dei poteri straordinari del commissario per opere urgenti, caratterizzate da particolari criticità o ricostruzione dei centri storici più colpiti, poteri che potranno essere delegati ai soggetti attuatori, tra i quali gli stessi comuni. Aggregati, divisione del contributo nei condomini, edifici di interesse culturale ed edifici collabenti saranno aspetti disciplinati nell’ordinanza sulla ricostruzione privata. Nuova ordinanza anche per la ricostruzione pubblica, in cui si procederà ad un elenco unico di 1400 opere pubbliche (109 di cui sono stati avviati i lavori), finanziate con 2 miliardi e mezzo di euro, ci saranno anche i fondi per proseguire la raccolta delle macerie pubbliche. Subito dopo si inizierà a lavorare sul testo unico della ricostruzione, confermati fondi del Recovery plan per la ricostruzione. L’ex magistrato di Perugia Fausto Carella si occuperà dei protocolli di legalità nei cantieri, altre venti persone saranno assunte nella struttura del commissario straordinario. 

La solidarietà

E sempre ieri la presidente del Senato Elisabetta Casellati ha scritto sulla pagina Facebbok: « «La pandemia deve far riflettere sulle condizioni di chi con l’emergenza convive da 4 anni. Il 30 ottobre 2016 la scossa di Norcia sconvolse il Centro Italia. Non dimentichiamo chi oltre a combattere il virus, ancora attende la ricostruzione paralizzata dalla burocrazia».

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