Terna, la decisione sul capolinea dell'elettrodotto Adriatic link si gioca in quattro mosse. Ecco le scelte sul tavolo

La stazione elettrica di Cepagatti: la struttura che nascerà nel Fanese potrebbe somigliare alla gemella abruzzese
La stazione elettrica di Cepagatti: la struttura che nascerà nel Fanese potrebbe somigliare alla gemella abruzzese
di Franco Limido
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:27

ANCONA - La necessità di determinare un sito il più vicino possibile all’esistente stazione elettrica di Fano per limitare la lunghezza del cavo interrato che collegherà la futura stazione di conversione all’attuale stazione elettrica, ma anche aree sufficientemente estese per l’installazione e la messa in esercizio di tutti i dispositivi elettrici e degli impianti tecnologici previsti, un’adeguata viabilità circostante e il corretto profilo architettonico delle infrastrutture. 

La localizzazione della stazione
Questi i principali elementi che Terna ha considerato per individuare le migliori ipotesi localizzative compatibili con la realizzazione della stazione di conversione marchigiana nell’ambito del progetto Adriatic Link.

Terna, sempre nei pressi della stazione elettrica di Fano, aveva inizialmente individuato diverse alternative localizzative che sono risultate non idonee per diversi motivi: alcune si trovavano in aree tutelate dalla Soprintendenza, altre avevano vincoli paesaggistici esistenti, altre ancora erano destinate a espansione industriale o ad attività estrattive. Le due ipotesi localizzative presentate in consultazione pubblica (località Carrara di Fano o Lucrezia di Cartoceto) rappresentano quindi le alternative ritenute più percorribili. Nulla finora è stato stabilito poiché Terna è in una fase di valutazione e le decisioni definitive sono comunque relative a localizzazioni da presentare al Ministero e soggette ad un procedimento autorizzativo. 


I temi del progetto
L’azienda considererà numerosi elementi di carattere progettuale, ambientale e territoriale, derivanti sia dagli ulteriori approfondimenti ancora in corso, sia dagli esiti della consultazione pubblica indetta. In particolare, si terrà conto di due tipi di ambiti per ciascuna localizzazione: il primo riguarderà gli aspetti vincolanti alla realizzazione stessa dell’infrastruttura, il secondo farà riferimento agli elementi che contribuiscono a ipotizzare la soluzione a minor impatto ambientale, territoriale e sociale della futura infrastruttura. Tra gli aspetti vincolanti, verranno valutati quelli già considerati negli studi di pre-fattibilità, quali la presenza di eventuali aree a pericolosità idraulica o di frana, la destinazione d’uso dell’area individuata e la presenza di zone a rischio archeologico o di siti di interesse regionale caratterizzati da terreni potenzialmente contaminati. 


L’impatto sul territorio
Per quanto riguarda l’impatto sul territorio, Terna prenderà in considerazione la conformazione del paesaggio naturale ed il consumo di suolo nei pressi delle aree individuate, la distanza con la stazione elettrica in zona Carrara e quella da abitazioni e nuclei abitativi, la preferibilità di eventuali aree nelle quali sono già presenti infrastrutture della Società, la minimizzazione degli impatti della futura stazione di conversione di carattere visivo e luminoso e quelli sul patrimonio culturale ed architettonico, gli eventuali impatti dell’infrastruttura sui terreni adibiti a coltivazioni, le lunghezze complessive dei cavi in corrente continua e la percorribilità dei cavi lungo la viabilità esistente o pianificata. 


Le osservazioni dei territori
Particolare attenzione sarà in ogni caso dedicata sia alle considerazioni e alle osservazioni pervenute dai territori interessati, sia alle approfondite indagini archeologiche ancora in corso su entrambi i siti, effettuate di concerto con la Soprintendenza delle Marche, ed i cui esiti forniranno ulteriori elementi utili per l’individuazione della soluzione localizzativa ottimale.

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