Montappone sbanca il SuperEnalotto, vinti oltre 156 milioni con 2 euro. Da paese del cappello a capitale della fortuna e dà la caccia al Paperone

La festa davanti alla tabaccheria ricevitoria di Montappone dove è stata giocata la schedina da oltre 156 milioni di euro
La festa davanti alla tabaccheria ricevitoria di Montappone dove è stata giocata la schedina da oltre 156 milioni di euro
di Roberto Rotili e Andrea Taffi
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Domenica 23 Maggio 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 09:05

ANCONA - Il destino deve avere un’agenda se consegna in un’area di crisi complessa la quarta vincita record di tutti i tempi in Italia: ieri sera un sei al Superenalotto ha scaricato un jackpot da 156.294.151,36 nella provincia di Fermo, sud delle Marche, grazie a una schedina da due euro, di quelle che si giocano per caso tra il resto del caffè e la coda dell’occhio alla cassa su grattini e tagliandi in libertà. 

 
Il borgo sotto i riflettori 
Benvenuti allora a Montappone, 1.600 anime, medio Fermano al confine con la provincia di Macerata, fino a ieri famoso per una fitta rete di imprese artigianali che producono cappelli nel cuore del ben più celebre distretto calzaturiero che coinvolge tutti i comuni della zona interagendo con quello della pelletteria.

Da oggi diventerà ufficialmente il paese della fortuna dopo il colpo grosso realizzato nella tabaccheria-alimentari Tulliani Serio. Sono da poco passare le 21.10 quando le agenzie battono la notizia della clamorosa vincita. Per gli amanti della cabala i numeri vincenti sono 1-7-37-43-63-81 (Numero jolly: 34, numero Superstar: 26), per gli amanti delle storie, invece, ci sono solo le parole del gestore della tabaccheria che non crede ai suo occhi. Giammario Mennecozzi, 52 anni, genero del titolare ultraottantenne, due figlie e alle spalle 50 anni di attività famigliare sempre dietro alla cassa in via Roma, una delle strade principali del borgo. Sorride e pensa subito a una persona che magari ne aveva bisogno. «E chi è di questi tempi che non ne ha bisogno?». 


Una notte da leoni 
Nella tabaccheria si è fatto festa grandissima. «L’abbiamo saputo appena ora da Internet - dice una delle figlie di Giammario - ancora non ci crediamo» aggiunge emozionata e poi ci passa il papà che arriva quasi trafelato mentre nell’ambiente si sente aria di festa eccezionale. L’avete combinata grossa. «Eh.. abbiamo combinato una bella cosa – ribatte, anche lui emozionato Giammario - siamo felici, è una bella cosa che ripaga di tanto lavoro, se la merita il vincitore, ce la meritiamo anche noi dopo tanti anni di sacrifici e di serio lavoro». 


La rivendita del centro 
Giammario racconta che la rivendita tabacchi ha fatto la storia del paese: «Sono quasi 50anni che c’è questa attività, da almeno 21 anni il lotto. È intestata a mio suocero perché è lui prima che ci lavorava e ancora prima gli alimentari erano del padre». Attività semplici ma piene di cose, botteghe di paese dove generazioni si sono passate il testimone al servizio della gente, della piccola comunità del paese. «Non sapevamo nulla della vincita- racconta ancora - abbiamo chiuso l’attività e ce ne siamo tornati tranquilli a casa. Non ci arrivano la comunicazioni delle vincite la sera. L’avrei scoperto domani mattina alla riapertura, alle 7. Doveva essere un sabato sera tranquillo in casa invece eccoci qui e sarà una serata davvero lunga». 


Il pensiero al vincitore 
Insomma, chi ha vinto? Un operaio, una casalinga, un ragazzo. «Sinceramente non so nemmeno come sia avvenuta la vincita, il tipo di schedina. È una schedina da 2 euro? Ah che fortuna... certo, sarei stato più contento se avesse vinto un sistema, quella somma sarebbe andata a più persone. Ma va bene pure cosi. Una cosa però la vorrei dire... speriamo si ricordi anche di noi» e ride con l’aria felice di chi ha è stato messaggero di un dono della dea fortuna. La vincita di Montappone arriva dritta nella top five di tutti i tempi, sempre e solo con il jackpot del Superenalotto: le spetta il quarto posto dietro il botto di Lodi dove nell’agosto del 2019 finirono 209milioni di euro e quello di ottobre 2010, dove un sistema giocato tra la Lombardia e il Lazio consegnò a una settantina di giocatori 177 milioni. Al terzo posto invece una vincita a Vibo Valentia nell’ottobre del 2016: 163milioni di euro. Nelle Marche siamo distanti anni luce, invece dalle vincite maggiori degli ultimi 20 anni: si ricorda una vincita da 10 milioni a Fermo nell’agosto del duemila e diversi premi da cinque milioni, molti dei quali con i Gratta e Vinci.
 

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