Superbonus in bilico: «A rischio bandi Erap Marche per mezzo miliardo»

L’allarme del consigliere Bianchini dell’ente regionale per l’abitazione pubblica

Superbonus in bilico: «A rischio bandi Erap Marche per mezzo miliardo»
Superbonus in bilico: «A rischio bandi Erap Marche per mezzo miliardo»
di Luca Patrassi
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Febbraio 2023, 03:10
ANCONA Sos Superbonus. Il decreto n.11 - varato dal Governo lo scorso 16 febbraio - che stoppa la cessione dei crediti e gli sconti in fattura rischia di avere ripercussioni pesanti anche sul fronte dell’edilizia pubblica. A suonare l’allarme è Massimiliano Bianchini, consigliere di amministrazione di Erap Marche: «Il Superbonus va regolamentato e va messo uno stop, ma questo decreto fa di tutta l’erba un fascio ed è stato calato su una realtà esistente, suscitando peraltro la contrarietà degli ordini professionali ed anche di larga parte dell’elettorato di centrodestra. Il Governo non ha ascoltato le parti sociali», attacca Bianchini. Ma cosa sta accadendo nell’ente regionale per l’abitazione pubblica? «L’Erap Marche - fa sapere Bianchini - ha già fatto bandi per eseguire lavori del valore di 500 milioni di euro, divisi in 26 lotti in tutta la regione. La macchina è partita: alcuni lavori stanno finendo come a Jesi, altri hanno firmato i contratti. Il bando Erap prevedeva la modalità di cessione del credito: oggi si rischia il default perché è chiaro che le società chiameranno in causa l’Erap».  


Gli interventi


Senza l’opportunità garantita dal regime agevolato del Superbonus 110%, «questi alloggi popolari non avranno mai i lavori di manutenzione straordinaria - traccia il quadro il consigliere -: lo Stato non li finanzia da 40 anni.

Gli unici, pochi, lavori fatti sono stati quelli finanziati con le magre risorse Erap: nelle Marche questi interventi si sono resi possibili grazie al basso indice di morosità degli inquilini e comunque non si riescono a realizzare grandi investimenti». Peraltro è cronaca di questi giorni la posizione dell’Europa sull’efficientamento del patrimonio immobiliare italiano, anche pubblico. «È alto il rischio di controversie legali con chi sta agendo dopo aver vinto i bandi: si apre uno scenario preoccupante per le imprese e partirà uno scontro tremendo sul fatto che non si può equiparare la famosa villetta con le case popolari, che peraltro mancano». 


Il dettaglio


Colpisce duro Bianchini: «La cosa terrificante, e che mi immagino possa essere chiarita a breve termine, è che di questo decreto non sapeva nulla nessuno». Nelle Marche ci sono 17mila abitazioni popolari, con interventi in corso da un anno e mezzo. «Se Federcasa non avrà una posizione chiara - l’affondo finale - chiederò l’uscita di Erap Marche: quello della carenza di manutenzioni è un problema che diventerà drammatico tra due o tre anni, con case ai limiti della decenza».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA