Gli interventi
Senza l’opportunità garantita dal regime agevolato del Superbonus 110%, «questi alloggi popolari non avranno mai i lavori di manutenzione straordinaria - traccia il quadro il consigliere -: lo Stato non li finanzia da 40 anni.
Gli unici, pochi, lavori fatti sono stati quelli finanziati con le magre risorse Erap: nelle Marche questi interventi si sono resi possibili grazie al basso indice di morosità degli inquilini e comunque non si riescono a realizzare grandi investimenti». Peraltro è cronaca di questi giorni la posizione dell’Europa sull’efficientamento del patrimonio immobiliare italiano, anche pubblico. «È alto il rischio di controversie legali con chi sta agendo dopo aver vinto i bandi: si apre uno scenario preoccupante per le imprese e partirà uno scontro tremendo sul fatto che non si può equiparare la famosa villetta con le case popolari, che peraltro mancano».
Il dettaglio
Colpisce duro Bianchini: «La cosa terrificante, e che mi immagino possa essere chiarita a breve termine, è che di questo decreto non sapeva nulla nessuno». Nelle Marche ci sono 17mila abitazioni popolari, con interventi in corso da un anno e mezzo. «Se Federcasa non avrà una posizione chiara - l’affondo finale - chiederò l’uscita di Erap Marche: quello della carenza di manutenzioni è un problema che diventerà drammatico tra due o tre anni, con case ai limiti della decenza».
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