Il papà di Emma: Diteci chi non vigilò su quel locale»

Emma Fabini
Emma Fabini
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 7 Dicembre 2019, 14:44

Emma ovunque. Nelle foto incorniciate, nel video realizzato dai compagni di scuola, nelle pagine rilegate da papà Fazio Fabini che ha ricostruito attimo dopo attimo i suoi brevi 14 anni di vita. Emma - «Emmina» - nello sguardo dolce e triste di mamma Angela, le lacrime sempre pronte a rigarle il viso. «Quando ci chiedono se con il senno di poi avremmo mandato Emma alla Lanterna ci sentiamo profondamente offesi - dice papà Fazio - è una domanda che si rivolge a un detenuto, non a due genitori che desiderano solo il meglio per i propri figli. Abbiamo acconsentito a quella serata perché era la festa dei licei. Emma, Sfera Ebbasta lo conosceva di nome e alla Lanterna c’era un dj set, non un concerto. Poche canzoni e via». Emma in soli due mesi di Classico già si era fatta notare dai prof. «Era bravissima in tutte le materie, meritava di essere premiata, meritava una sera di divertimento con le amiche di liceo. Tutto quello che è successo è colpa di chi sapeva che la discoteca non era in condizioni di ospitare queste serate e non ha fatto nulla. È colpa di chi ha dato i permessi senza verificare e ora devono fare nomi e cognomi. Certo, una banda di delinquenti ha spruzzato lo spray. Ma lo aveva già fatto: perché allora solo a Corinaldo sono morti cinque ragazzi e una mamma?».

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