Il cielo è luminoso sopra le Marche: le stelle Michelin salgono a 11. New entry "Il Tiglio" e "La Gioconda"

Il cielo è luminoso sopra le Marche: le stelle Michelin salgono a 11. New entry "Il Tiglio" e "La Gioconda"
Il cielo è luminoso sopra le Marche: le stelle Michelin salgono a 11. New entry "Il Tiglio" e "La Gioconda"
di Véronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Novembre 2022, 02:35

ANCONA  Da ieri sera, il cielo della ristorazione marchigiana è ancora più luminoso. Nella galassia dei 385 ristoranti della guida Michelin Italia 2023, ci sono due marchigiani. Uno a monte, Il Tiglio dello chef Enrico Mazzaroni a Montemonaco e uno a mare, il Dalla Gioconda a Gabicce Monte guidato dallo chef Davide Di Fabio. Locale che per la sua sostenibilità regala alla nostra regione la sua prima stella verde. Una 68esima edizione ricca di conferme e di sorprese. Tra i ristoranti che, nel gergo Michelin,  «valgono il viaggio» c’è il senigalliese Mauro Uliassi che, tuttavia, non divide più l’Olimpo delle 3 Stelle con altri 11 chef ma 12. Il 2023 segna l’entrata di Villa Crespi capitanata dallo chef Antonino Cannavacciuolo.


Le conferme


Per gli anonimi ispettori, è «la cucina unica che merita il viaggio» e quindi le 2 Stelle sono di nuovo tutte dell’enfant terrible Moreno Cedroni e La Madonnina del Pescatore di Marzocca di Senigallia. Mentre 1 Stella - ossia «la cucina di grande qualità che merita la tappa» - è di nuovo assegnata ad Andreina (Loreto) e allo chef Errico Recanati, al Nostrano (Pesaro) e a Stefano Ciotti. A Porto San Giorgio confermata una Stella a L’Arcade e Sergeev Nikita, ed al Retroscena, con gli chef Pierpaolo Ferracuti e Richard Abouzaki. E così il firmamento marchigiano si illumina di 11 stelle. «Questa Selezione 2023 abbraccia ristoranti stellati guidati da chef con profili diversi tra loro.

Un nuovo record per la Penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali» ha commentato Gwendal Poullennec, il direttore internazionale delle Guide Michelin. Che così ricorda che le stelle premiano quello che c’è nel piatto, non l’atmosfera ed è un riconoscimento del talento, dell’impegno e del sacrificio di questi chef.

La felicità di Mazzaroni

«Tocco con un dito la felicità» spiega al telefono Enrico Mazzaroni. «Un traguardo che condivido con tutti i miei collaboratori». È ben consapevole che la sua stella ha un valore importante per il suo paese incastonato nel Parco dei Monti Sibillini. «Mette al centro dell’attenzione la frazione di Isola di San Biagio che non conta più di 20 abitanti». Come è consapevole che è la prima volta in assoluto che la Stella Michelin viene assegnata all’Ascolano. Coincidenza: anche Dalla Gioconda a Gabicce Monte si trova in un Parco, quello del San Bartolo. «Questa stella – confida lo chef Davide Di Fabio – è un punto di arrivo di una lunga esperienza attraverso cui ho costruito la mia professionalità (ha affiancato il 3 stelle Massimo Bottura di Osteria Francescana per 16 anni, ndr) e il punto di partenza di un nuovo progetto a cui applicare nuovi criteri condivisi nella visione dei proprietari Stefano Bizzari e sua moglie Allegra». Proprietari che hanno davvero accumulato stelle. Hanno incamerato la stella Michelin con la location di Gabicce e pure con L’Osteria del Viandante a Rubiera (e con ambedue ricevuto la stella verde). «Stella - precisa lo chef Di Fabio – che premia l’idea di sostenibilità della ristrutturazione e l’organizzazione quotidiana in cui facciamo scelte concrete come il plastic free». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA