STAFFOLO - Una variazione del bilancio 2022-2024 in attuazione della Legge regionale 19 maggio 2022 n.12 sugli “Interventi a sostegno delle vittime del dovere e del terrorismo” e il Comune di Staffolo come riferimento regionale per la memoria delle vittime del terrorismo. E’ un passo avanti storico quello compiuto dalla Regione Marche con la delibera firmata ieri dal presidente Francesco Acquaroli che segue l’approvazione all’unanimità della legge sugli interventi a sostegno delle vittime del dovere e del terrorismo, del 19 maggio.
La svolta
La delibera sblocca i finanziamenti e riaccende i riflettori sul piccolo comune di Staffolo, il primo in Italia ad aver realizzato il “Muro della memoria” monumento che cristallizza i nomi delle 381 vittime delle stragi e del terrorismo.
Al Comune di Staffolo andranno 20.000 euro per sostenere le iniziative. «Gli atti terroristici colpiscono il cuore dello Stato e lo Stato siamo noi – dice il sindaco di Staffolo Sauro Ragni –. Abbiamo fortemente voluto, insieme alla famiglia di Domenico Ricci, un monumento a testimonianza del sacrificio, dell’amore per la Patria e del senso del dovere. Per questo abbiamo riportato tutti i nomi tratti dal libro della Presidenza della Repubblica cui c’è un rimando attraverso il QR code posto accanto a ogni nome, per conoscere la sua storia e la data dell’attentato. Un modo per dialogare con i giovani, a cui il monumento è dedicato. Sono contento che grazie al monumento a Staffolo si è creato un movimento di persone desiderose di toccare con mano la storia».
Il sindaco Ragni è fiero di aver messo la faccia in questa missione: «lo rifarei con la stessa convinzione – rimarca – e sono fiero che la Regione Marche ci sostenga anche con un contributo, che forse per noi è pure troppo. Finora abbiamo investito noi: Comune, Associazione nazionale carabinieri, Associazione Domenico Ricci di cui faccio parte e anche privatamente per far sì che i convegni e i momenti dedicati alle scuole riuscissero bene. Oggi anche la Regione ci aiuta riconoscendo, con questa normativa, l’alto valore civile e morale dei caduti nell’adempimento del proprio dovere delle forze armate e forze dell’ordine».
«Le Marche dimostrano ancora una volta una grande sensibilità con un impegno concreto per ricordare tutte le occasioni in un Paese che ha la memoria corta – dice Giovanni Ricci figlio dell’appuntato Domenico Ricci –. A maggior ragione è importante dimostrare che non si dimentica nessuno. Queste iniziative, che grazie al sostegno della Regione saranno incrementate, sono occasione per educare alla legalità oltre che tramandare la memoria». Il prossimo appuntamento con le celebrazioni della memoria il 17 settembre. «Stiamo lavorando anche per trovare un reperto delle stragi di mafia che sia emblematico e di forte impatto visivo», conclude Ragni».