Spaziano, Uil Marche: «Docenti senza cattedra, la scuola riparte nel caos»

Spaziano, Uil Marche: «Docenti senza cattedra, la scuola riparte nel caos»
Spaziano, Uil Marche: «Docenti senza cattedra, la scuola riparte nel caos»
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Martedì 13 Settembre 2022, 16:59

ANCONA  - «L’algoritmo per le assegnazioni ha mostrato tutte le sue falle e il risultato è che oggi, alla vigilia del primo giorno di scuola, assistiamo ancora a una situazione di caos». Non usa mezzi termini Antonio Spaziano, segretario generale della Uil Scuola Marche che evidenzia il malcontento diffuso dei docenti. «L'Ufficio Scolastico di Pesaro - denuncia - poco dopo la pubblicazione ha annullato il decreto perché c'erano errori nelle assegnazioni. Il sistema continua a rivelarsi farraginoso e fallimentare perché anche dove non presenta errori tecnici, purtroppo, è talmente complesso che inevitabilmente induce gli aspiranti docenti in errore. Oltre alla farraginosità del sistema si aggiunge che gli Uffici Scolastici hanno reso note le disponibilità dei posti soltanto il 6 settembre, mentre la procedura di scelta delle sedi si è conclusa il 16 agosto (quindi con oltre 20 giorni di ritardo e a piattaforma chiusa). Tanti docenti si sono trovati senza cattedra».

Il concorso straordinario bis

«Sempre il 6 settembre – aggiunge Spaziano - gli stessi docenti hanno appreso degli oltre 130 posti destinati al concorso straordinario bis - avviato a metà giugno e per il quale il Ministero dell'Istruzione ha millantato la sua conclusione entro il 31 agosto - sono stati detratti da quelle disponibilità e restituiti alle scuole per farne dei contratti con clausola rescissoria in attesa di concludere la procedura concorsuale, forse, entro dicembre e assumere i legittimi titolari».

Intanto, al solito, nessuno pensa agli studenti e al diritto alla continuità didattica. Così, per ogni posto messo a concorso ci saranno due scuole che perderanno il diritto alla continuità didattica. L’una perché il docente assunto con clausola rescissoria dovrà lasciare il posto al legittimo titolare; l’altra perché il docente vincitore di concorso dovrà lasciare l’incarico a tempo determinato assunto in questi giorni per prendere servizio nella nuova scuola di titolarità. «Una confusione che contagia anche le altre componenti scolastiche – conclude Spaziano – perché in tutto questo non si considera il carico di lavoro e lo stress a cui sono sottoposte le segreterie delle scuole, ancora in parte scoperte perché mancano in servizio tanti assistenti amministrativi».

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