Spacca ringrazia Ucchielli
"Strada di riforme condivisa"

Spacca ringrazia Ucchielli "Strada di riforme condivisa"
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Domenica 2 Marzo 2014, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 16:48
ANCONA - Spacca ha aperto il proprio intervento all'assemblea regionale del Pd ringraziando il segretario uscente del Pd Palmiro Ucchielli. "Con lui - ha detto - stata condivisa larga parte del percorso che ha portato a governare la Regione in questo periodo molto difficile. Ad Ucchielli e a tutta la direzione del partito va dunque il ringraziamento per il lavoro in collaborazione che è stato fatto sin qui. Mi auguro che il nuovo segretario Francesco Comi, che raccoglie il testimone, voglia continuare questa strategia di governo aperto al cambiamento e all'innovazione a cui la regione affida gran parte del proprio futuro".



Sul fronte dei risultati, il governatore ha sottolineato che "se siamo arrivati realizzare in sanità un percorso profondamente riformatore, anche attraverso un'azienda regionale unica sanitaria, modello cui ora guardano molte Regioni tra cui anche la vicina Emilia Romagna, se l'Italia si concentra a progettare Smart city mentre le Marche elaborano già un modello Smart land, se siamo la terza regione 'verdè in Italia, tutto questo è stato merito dell'azione riformatrice ed innovatrice del governo regionale. Di un'azione che ha affrontato coraggiosamente i quattro 'cavalieri dell'Apocalissè, sono orgoglioso".



Globalizzazione, velocità del cambiamento, dematerializzazione e frammentazione sono i quattro cavalieri contro cui le Marche hanno dovuto combattere in questi anni di crisi e recessione. "La globalizzazione è stata affrontata attraverso il dialogo e il confronto, allargando gli orizzonti di riferimento. La velocità del cambiamento è stata interpretata con l'utilizzazione di più intelligenza e riformismo. La dematerializzazione dei processi è stata declinata con investimenti soprattutto in infrastrutture e servizi immateriali. La frammentazione e la devolution, infine, hanno portato il governo regionale a creare nuovi modelli organizzativi, elaborati attraverso un percorso di collaborazione e confronto. Un'organizzazione in rete, architetture di sistema fondate sulla solidarietà istituzionale che rifiuta il modello gerarchico cui si era abituati".
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